La debacle della propaganda antirussa

L’Unione Europea prosegue nella sua stretta sui canali non ufficiali di informazione su internet. [1] Le misure hanno ancora un notevole margine di ambiguità: si va dall’intimidazione nei confronti dei gestori delle piattaforme, sino all’istituzione di un “gruppo di verificatori” delle informazioni diffuse su internet. L’iniziativa della Commissione Europea è corredata dalla “notizia” (una “fake”?) secondo cui la maggioranza della…

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