Corteo del 1 Maggio 2018 Stoccolma: la giornata inizia al monumento dedicato ai compagni caduti nelle brigate internazionali in spagna durante la rivoluzione – un enorme mano di granito rosso. Sono presenti la gioventù del partito socialdemocratico, vari partiti marxisti svedesi (vaenster partiet, partito comunista svedese) e degli immigrati (partito comunista iraniano, venezuelano, cubano, sederisti peruviani). Presente delegazione ANPI-Stoccolma (sono i figli di alcuni partigiani italiani). È presente la SAC, storico sindacato libertario e rivoluzionario, una cinquantina di persone. Gli interventi da parte della maggior parte degli oratori sono stati prevalentemente commemorativi tranne quello della SAC che ha collegata l’esperienza spagnola con l’attualità della lotta antifascista, visto che il futuro è abbastanza fosco anche a queste latitudini: infatti il partito xenofobo e legato alla destra extraparlamentare Sverige Demokraterna secondo alcuni previsioni potrebbe diventare il secondo partito di Svezia nelle elezioni di settembre. Del tutto assente la presenza anarchica specifica. Incontro un compagno che mi dice che gli anarchici quest’anno hanno boicottato la commemorazione ufficiale per fare qualcosa d’altro e che comunque l’appuntamento è nella piazza principale della città di lì a poco. Ci spostiamo a Sergel Torg e lì troviamo il concentramento anarchico: si tratta di alcune centinaia di persone che aumenta di consistenza con l’arrivo dei compagni sindacalisti della SAC e dei curdi. Alla fine un corteo di circa cinquecento anarchici ed una cinquantina di compagni curdi inizia la marcia. Alla testa si trovano le bandiere storiche della SAC e subito dopo quelle gialle verdi e rosse curde e delle unità combattenti YPG e dell’Antifascist International Tabur (AIT). Poi i vari spezzoni SAC, la SUF (gioventù anarchica sindacalista), sanità, postaltelegrafonici, trasporti, ricerca e università, le diverse sezioni locali (LS), e poi blocco anarcofemminista, occupanti di case, Cyklopen, il Network Anarchico di Stoccolma (SAN) etc. Il corteo attraversa il centro della città per confluire nella piazza centrale della città vecchia. Su un vecchio camion microfono libero e si alternano vari interventi. La sorpresa arriva però alla fine quando si chiude la manifestazione autorizzata. Come precedentemente concordato il passaparola della SAN in piazza mette in moto un centinaio di anarchici che escono dalla piazza in corteo e si dirigono al monumento che ricorda la rivoluzione spagnola continuando in maniera non autorizzata il 1° Maggio anarchico. Non ci sono incidenti, la polizia impreparata all’improvvisata manifestazione lascia stare.
Gli interventi degli anarchici sono molto partecipati, molti fanno riferimento al Rojava. Il più seguito degli interventi è proprio di una compagna della SAN e lo riporto qui di seguito poichè è il manifesto di questa nuova organizzazioine anarchica cittadina:
“L’anarchia è una società egualitaria, una società libera fondata sull’associazione volontaria tra umani. È solo libertà di amare chi si vuole, libertà di vivere senza dover vendere il proprio lavoro. Una società veramente libera non potrà mai essere costruita sul capitalismo, sul potere statale o altri tipi di relazioni non egualitarie.
L’Anarchia è diverse cose; Un metodo che possiamo usare oggi stesso, un movimento storico, una libreria di idee per costruire il futuro, e di modi differenti per fare le cose. La strada per l’Anarchia passa attraverso un processo dove differenti forme di autorità vengono rimpiazzate da strutture orizzontali e collaborazioni solidali. Questo processo può subire rallentamenti o improvvise accelerazioni, può essere violento o meno. Usando le parole dell’anarchica americana Lucy Parsons, ‘Noi siamo pronti a lavorare per la pace a qualsiasi prezzo, tranne quello della libertà’.
L’Anarchismo è un modo non gerarchico per organizzare la società ed i rapporti con gli altri viventi non umani con i quali condividiamo il pianeta. Una società anarchica dovrebbe essere una rete orizzontale fatta di tanti nodi che si aiutano l’un l’altro, che cambiando ed adattandosi rendono in questo modo la rete più forte, vitale e resiliente. L’Anarchismo è adattamento. Questo cambiamento dinamico deve venire dal basso, da tutti quelli che quotidianamente sono limitati nel realizzare le proprie potenzialità ed autostima perché oppressi – dal loro lavoro, dalla mancanza di lavoro, dai confini delle nazioni, dai pregiudizi e da molto altro ancora.
Gli anarchici sono presenti in molti più luoghi di quanto comunemente si pensi. Le nostre idee si sviluppano, le nostre organizzazioni cambiano per adattarsi a tempi e contesti diversi. Un edificio residenziale, un sindacato, una città, un posto di lavoro possono funzionare anarchicamente (e lo hanno fatto in passato e lo fanno ora).
Gli anarchici sono stati anche una parte importante del movimento operaio in tutto il mondo, specialmente nella prima metà del 20 ° secolo. Vogliamo continuare questa tradizione, organizzando sia i nostri gruppi esistenti sia la nostra società futura sui principi chiave della partecipazione volontaria, dell’autogoverno, dell’auto-responsabilità, della solidarietà, della democrazia diretta, dell’anti-fascismo e del mutuo appoggio.
Le persone possono fare quasi tutto, sia cose molto buone sia molto cattive. Come anarchici, crediamo che le persone siano soprattutto capaci di prendersi cura di se stessi e degli altri senza coercizione, violenza e rapporti di potere ineguali, cioè: crediamo nelle persone.
Non dobbiamo più tollerare governi, capitalisti, estremisti religiosi e altri che sfruttano la nostra esistenza collettiva, le nostre opere e l’ambiente dicendoci che noi non siamo capaci, che non possiamo vivere senza di loro, che le persone sono intrinsecamente cattive e che abbiamo bisogno di loro per proteggerci da noi stessi.
Gli anarchici credono in te, nelle nostre comunità e nel nostro potenziale in quanto persone che cambiano – perché siamo sempre in cambiamento, insieme e da soli – per rendere il mondo un posto migliore, in tempo reale. Unisciti a noi in questo importante lavoro: è necessario ora più che mai.”
La SAN nasce un anno fa: anagraficamente l’età media dei sui membri è sui 25-30 anni, la maggioranza dei compagni ha vent’anni ma esiste un nucleo di compagni storici di oltre cinquant’anni. L’interazione tra diverse generazioni è facilitata dalla struttura dell’organizzazione. La SAN è composta da individualità anarchiche che militano in diverse organizzazioni e gruppi di movimento: libreria anarchica A-Info, SUF, il Collettivo che ogni anno organizza la fiera del libro anarchico di Stoccolma (A-Bokmassa), SAC, croce nera anarchica (CNA). I compagni che partecipano alla rete si incontrano 4 volte all’ anno in riunioni plenarie dove si organizzano le scadenze (come quella del 1° Maggio) si fornisce appoggio mutuo alle iniziative dei singoli gruppi. Fino ad oggi la rete non ha avuto un ruolo ideologico di sintesi ma piuttosto di supporto e aiuto reciproco. Alcune informazioni sono disponibili ai seguenti link:
https://www.facebook.com/sthlm.A.network/
https://www.facebook.com/sthlmbookfair/?hc_ref=ARQ9one1sSmxKMnh2TGlzRWpW1eY2oWIFih3PEwaIeEy84MUoDzInP6ipI7jjtW7o40
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