Secondo quando riportato dai maggiori quotidiani tedeschi nei primi giorni dell’anno, tra la notte del 31 Dicembre e il 1 Gennaio, a Colonia (Germania), alcune donne sono state vittime di molestie da parte di quegli individui etichettati, da una certa stampa e dalle istituzioni tedesche, come “poveri migranti scappati dalla guerra e dalla povertà, accolti per essere integrati nella grande macchina industriale tedesca.” (1)
A causa di questo, è scoppiata un’enorme bagarre che ha visto in prima fila i conservatori e i destroidi tedeschi: un esempio lo troviamo col Nationaldemokratische Partei Deutschlands che partecipa all’evento indetto dal Pegida (Patriotische Europäer gegen Islamisierung des Abendlandes) per il 9 Gennaio 2016 per una manifestazione “gegen die Islamisierung des Abendlandes.” (2)
Nella pagina facebook del NPD di Colonia, vengono riportate dichiarazioni come queste:
“Die Ereignisse von Köln haben uns alle schockiert und sind eine der Folgen der ungehinderten Masseneinwanderung, vor der wir als NPD schon seit Jahren warnen. Deutsche Frauen werden in unseren Städten wie Freiwild gejagt und die etablierten Politversager haben keine andere Lösung, als den Frauen zu raten demnächst doch besser „eine Armlänge“ Abstand zu Fremden zu halten. Dies ist eine Verhöhnung der Opfer und bezeichnend für die Zustände in unserem Land[…]” (3)
(Traduzione: “Gli avvenimenti di Köln (Colonia) ci hanno scioccato e sono una delle conseguenze dell’illimitata massa d’immigrazione, di cui noi, del NPD, avvisiamo da anni.
Le donne tedesche saranno cacciate come libera selvaggina e il fallimento politico non ha altre soluzioni che consigliare alle stesse, in un prossimo futuro, di tenersi a debita distanza dallo straniero. Questa è una derisione della vittima e il contrassegno delle condizioni nel nostro paese.”)
D’altronde, cosa ci si poteva aspettare dal NPD e dal Pegida? Era chiaro e lampante che ne avrebbero approfittato: alla fin fine parliamo di gruppi che supportano a piene mani una cultura tipicamente repressiva, stupratrice, reazionaria e chi più ne ha, più ne metta.
La manifestazione viene riportata dal giornale Taz (4), che teme che ciò porti ad un aumento di episodi razzisti contro i migranti in Germania, i quali vengono dipinti come “islamizzatori della società tedesca” e “stupratori.”
Questa retorica che individua i migranti come capri espiatori, viene svelata in un’intervista ad Armin Nassehi, professore di sociologia alla Ludwig-Maximilians-Universität München. In essa, Nassehi afferma che l’immigrazione è un processo che ha delle problematiche e differenze culturali. Esse, però, sono state tenute sotto il tappetto per la paura e mai analizzate e affrontate veramente, causando varie conseguenze -come vere e proprie bande di migranti.
La soluzione che egli auspica è l’apertura a questi discorsi ed organizzare le persone in contesti in cui possano determinare la propria vita, rendendoli attivi nelle loro scelte. (5)
Sessismo e razzismo in un manifesto della Repubblica Sociale Italiana
Equazioni quali “migranti=stupro” o “migranti=imposizione culturale,” appartengono a costruzioni sociali della paura, ovvero a deformazioni nate in contrapposizione alla politica del multiculturalismo -quella stessa politica che promuove rappresentazioni monolitiche ed elitarie delle minoranze, oscurando la disuguaglianza razziale e classista e sostenendo forme di dominio in risposta alla resistenza contro le forze dominanti quali lo Stato e il Capitale.
Questa contrapposizione apparente va a collegarsi con il controllo sociale ed economico da parte di enti fondati sullo Stato di Diritto e sulla mercificazione del materiale vivente e non vivente.
Il controllo sociale, a sua volta, presenta delle contraddizioni e mancanze abbastanza notevoli.
Un esempio lo troviamo, sempre nel contesto tedesco, con l’articolo 177 del codice penale tedesco: “Sexuelle Nötigung; Vergewaltigung” (trad: “Coercizione Sessuale; Stupro”), “Dreizehnter Abschnitt Straftaten gegen die sexuelle Selbstbestimmung” (trad: Sezione XIII, Reati contro l’autodeterminazione sessuale) (6), dove l’autore della violenza “approfitta di una situazione in cui la vittima dell’azione sia indifesa” o “si congiunge carnalmente con la vittima, oppure compie nei suoi confronti o fa da lei compiere nei propri confronti analoghi atti sessuali, che siano per la vittima particolarmente umilianti, in particolare quando siano connessi con una penetrazione corporale (violenza corporale).”
Le problematiche di questa legge sono la mancata contemplazione della molestia sessuale, il limite dell’umiliazione e, soprattutto, la prova che deve esibire la vittima all’atto che subisce una violenza carnale.
A causa di tutte queste problematiche, gli autori non vengono condannati.
Le vittime di violenze sessuali sono alte: basti vedere uno studio del 2004 dal titolo “Lebenssituation, Sicherheit und Gesundheit von Frauen in Deutschland” (trad: La vita, la sicurezza e la salute delle donne in Germania) (7) dove, su 10.000 intervistate, quasi il 13% ha dichiarato di aver subito una violenza sessuale.
Eppure le denunce sono basse a causa di questa legge di difficile applicazione.
Ed è per questo che gli/le anarchic* pensano ad operare attraverso il cambiamento rivoluzionario nelle strutture di base della società e non attraverso le istituzioni e le sue leggi: ciò si traduce nello sfidare, erodere ed eventualmente abolire o distruggere i regimi di dominio -compreso lo Stato, i sistemi di produzione capitalista, la famiglia patriarcale, la gerarchia e il binarismo eteronormativo.
Vi è bisogno di creazioni di gruppi e potenziamenti di quelli già esistenti per fare un lavoro teorico intersezionale negli ambiti degli studi sociali, degli studi di genere e degli studi economici, coinvolgendo non solo i/le migrant* ma tutt* quant*, in quanto siamo vittime, consapevoli o meno, della dominazione eteronormata.
Sarà possibile ciò?
LaHyena
Note
(1) http://www.huffingtonpost.it/2015/09/17/merkel-auto-rifugiati_n_8151150.html
(2) Contro l’islamizzazione dell’occidente. Evento: https://www.facebook.com/events/1503897676417026/
(3) https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1571513959736027&id=1444235549130536
(4) http://www.taz.de/Pegida-Hooligans-Pro-NRW-und-Co/!5267859/
(5 )http://www.taz.de/Soziologe-ueber-die-Uebergriffe-in-Koeln/!5263616/
(6) http://www.gesetze-im-internet.de/stgb/__177.html
(7) http://www.bmfsfj.de/RedaktionBMFSFJ/Abteilung4/Pdf-Anlagen/langfassung-studie-frauen-teil-eins,property=pdf,bereich=bmfsfj,sprache=de,rwb=true.pdf