Messe da parte le ridicole mitologie celtiche e la secessione del nord, fumo negli occhi per le torme leghiste durante il periodo Bossiano della Lega, il nuovo corso di Salvini si caratterizza per una virata verso la destra più becera e razzista nel tentativo di seguire le orme del Front National di Marine Le Pen, ma senza che, per il momento, si sia verificata quella travolgente crescita che il suo leader si aspettava.
Nei fatti, la Lega di Salvini è però riuscita a stringere alleanze elettorali con i partitini della destra (Fratelli d’Italia ecc.) e con Casa Pound, cosa che le ha consentito di raggiungere alcune vittorie locali nelle elezioni comunali della scorsa primavera.
Inoltre, lo spostamento verso posizioni sempre più a destra della Lega sta creando terreno fertile per nuove alleanze che è opportuno non sottostimare; con l’avallo leghista, gruppi fascisti o addirittura filo nazisti – sotto le consuete mentite spoglie – stanno guadagnando libertà di azione utilizzando come copertura pseudo associazioni culturali o sportive.
Una tattica che in Lombardia è già stata più volte utilizzata in passato, soprattutto in un territorio come il varesotto dove i gruppi neo fascisti camuffati da associazioni culturali, identitarie e pseudo ecologiche prosperano da tempo, seppure in ristretti ambiti locali.
In tempi recenti però costoro hanno alzato la testa per crearsi spazi dove la collusione o la poca avvedutezza delle amministrazioni comunali gliene hanno offerto la possibilità.
Ricordiamo infatti il recente convegno nazionale di Casa Pound, svoltosi in quel di Cardano al Campo (Va) per la dabbenaggine (?) della amministrazione comunale di centro sinistra, per non parlare inoltre del raduno nazionale di Forza Nuova, che viene ormai regolarmente ospitato a Cantù grazie alla gentile ospitalità offerta “in nome della libertà di espressione” dal comune governato da una lista civica di centro sinistra.
A riprova di come il nuovo corso leghista stia producendo i suoi effetti nefasti ecco l’esempio di Saronno, cittadina di 40.000 abitanti situata nel basso varesotto dove la Lega, appoggiata da FdI-AN e da due liste civiche minori (una delle quali con chiare connotazioni di destra estrema ed identitaria), è riuscita, per la prima volta nella storia cittadina, ad esprimere un blocco elettorale che le ha permesso di prevalere nel ballottaggio, superando di poco il Partito Democratico che aveva governato la città dal 2010.
Alla fine di settembre si scopre infatti che il Comune ha concesso il suo patrocinio ad un corso di autodifesa per donne che inizierà il prossimo 15 Novembre e verrà tenuto in una struttura comunale dalla associazione “Wolf of the ring” la quale, come denunciato pubblicamente dalle sezioni ANPI di Saronno, Caronno Pertusella e Seprio, è collegata a “Lealtà e azione” di Milano, ovvero ad un ben noto gruppo politico che è legato agli Hammerskins.
“A monte di tutto vi è la comunità degli Hammerskin, diffusa nei diversi Continenti, che si richiama, nei simboli e nell’ideologia, al nazismo e presenta una forte caratterizzazione razzista (negli USA è esplicito il richiamo al Ku Klux Klan) – si legge nel documento dell’ANPI“.
Le tre sezioni ANPI hanno chiesto ufficialmente al Comune di revocare il patrocinio, ricevendo in prima battuta una risposta non da parte del sindaco Alessandro Fagioli, bensì dal capogruppo della Lega nel Consiglio comunale: richiesta non accolta in quanto si tratta di una associazione sportiva regolarmente iscritta al CONI, come se l’appartenenza al CONI costituisse di per sé un più che sufficiente lasciapassare.
In particolare, “ … L’attività amministrativa del Comune non si può basare su scelte politiche di parte, perchè seguiamo il principio costituzionale della Libertà di opinione. Il Comune non può sostituirsi all’autorità giudiziaria per dichiarare senza un processo che un’associazione sportiva sia colpevole addirittura di rifondare il partito nazionale fascista. Il Comune non è asservito a un’ideologia di Partito, come altri sono abituati a fare. Il Comune non favorisce nè le associazioni di sinistra nè quelle di destra.”
E, dulcis in fundo:
“Sono passati 70 anni dalla fine della guerra, ma non c’è ancora pace tra gli opposti estremismi di destra e di sinistra. Questa guerra intestina tra opposte ideologie dilania le nostre comunità locali facendo litigare le famiglie tra loro, i genitori contro i figli e viceversa. Non ci può essere pace, né progresso, né benessere fintanto che le nostre comunità sono divise al proprio interno e gli interessi ideologici di partito prevalgono sul benessere della comunità locale. La Lega Nord vuole ristabilire quella Pace Sociale che nel nostro paese manca da sempre”.
In poche parole, il consueto ciarpame che tenta di giustificare un atteggiamento pienamente connivente e che è stato poi ripreso successivamente dagli altri esponenti della maggioranza nel Consiglio comunale: “Si tratta solo di una manifestazione sportiva”.
Se quella che dovrebbe iniziare il 15 novembre viene spacciata come una semplice manifestazione sportiva, non poteva certo mancare anche il lato diciamo così “culturale” della vicenda, che affronta un tema di stringente attualità.
Infatti, in un auditorium comunale il 5 novembre si è tenuto un convegno intitolato “Maschio e femmina li creò, verità e menzogne sull’ideologia gender” organizzato da Fratelli d’Italia e … dal “Dipartimento famiglia Bran.co Onlus”, proprio quella associazione Bran.co (Branca Comunitaria Onlus) (http://www.bran-co.it/) che ospita nel suo sito la “Wolf of the ring” ovvero la associazione curatrice del corso di autodifesa per le donne patrocinato dal Comune di Saronno.
Strane coincidenze ? Apparentamenti del tutto casuali ?
Non crediamo.
Per contrastare l’ennesimo “sdoganamento” messo in atto dalla Lega e contro la sua “pace sociale”, l’antifascismo saronnese (e non solo saronnese) si sta organizzando con volantinaggi, una serata cui parteciperà Saverio Ferrari (Osservatorio democratico sulle nuove destre) e con un presidio/manifestazione che si svolgerà il prossimo 15 Novembre, in concomitanza con l’inizio della sedicente manifestazione sportiva.
Come inizio, venerdì 23 ottobre, durante una seduta del consiglio comunale un gruppo di antifascisti ha distribuito volantini sui quali appariva l’immagine di una scatola di fagioli, con l’etichetta verde, con un grande fagiolo con la fascia da sindaco e l’elmetto da nazista ed accanto altri due piccoli fagioli con le svastiche mentre domenica 1 Novembre un banchetto informativo è stato tenuto nella principale piazza della cittadina.
Aspettiamo il 15 novembre.
L’osservatore lombardo