Assemblea antimilitarista – Massenzatico, 12 febbraio – documento conclusivo
L’Assemblea Antimilitarista riunita a Massenzatico (Reggio Emilia) il 12 febbraio, a conclusione di un approfondito confronto sulla guerra e sulle politiche militariste, in Italia come a livello globale, ha deciso di impegnarsi sulle seguenti iniziative e campagne.
– Si individua nelle giornate del 24 e 25 febbraio, primo anniversario dell’attacco russo all’Ucraina, un momento importante della lotta alla guerra e a chi la arma. Un tassello del fronte di lotta alla guerra nella sua saldatura con la questione sociale (spese militari, carovita, etc.) e nell’opposizione all’imperialismo italiano (missioni militari all’estero). In questo senso l’Assemblea Antimilitarista lancia un appello per queste giornate, sostenendo in particolare le manifestazioni antimilitariste lanciate nelle diverse località (Niscemi, Torino, Pisa, Livorno…).
– Impegno a lanciare una campagna a favore di disertori, obiettori, oppositori e disfattisti alla guerra in Russia e Ucraina. Si decide di sostenerli con una raccolta fondi, che sarà, insieme al tema dell’accoglienza, al centro della campagna. Si individua come questione centrale nella campagna l’apertura delle frontiere.
– Ripresa della campagna contro l’ENI e contro le missioni militari italiane all’estero dopo i convegni di Milano e Gela e la manifestazione di Milano. L’intensificazione dello scontro in Ucraina non ha certo fatto sparire la guerra da altre aree del mondo. Anzi, la proiezione neocoloniale dell’Italia, nel continente africano e non solo, continua a crescere proprio in rapporto all’intensificarsi delle tensioni globali in nome della “autonomia energetica”. Le missioni in Niger, Libia, Golfo di Guinea, Qatar e Mozambico sono solo alcuni degli esempi. Si decide di realizzare in tempi brevi un manifesto e materiali informativi.
– Conferma la centralità della lotta contro le basi militari e poligoni, dalla Sicilia al Friuli alla Toscana. Per questo l’Assemblea si impegna in particolare a sostenere le iniziative di base contro i poligoni in Friuli, che negli ultimi mesi stanno crescendo. Prosegue inoltre l’appoggio alle iniziative del “Movimento No MUOS” e del “Movimento No Base né a Coltano né altrove”.
– Riconoscendo nella produzione bellica e nel mercato degli armamenti uno dei nodi centrali del militarismo, si decide di organizzare una Manifestazione nazionale contro La città delle armi e l’acceleratore di innovazione della NATO a Torino a novembre, in occasione della mostra mercato dell’industria aerospaziale di guerra (Aerospace and Defence Meeting)
– Nella crescente militarizzazione della società, si ritiene importante articolare delle campagne contro la militarizzazione del territorio, contro la militarizzazione delle scuole, dell’università e della formazione in genere, contro la guerra ai migranti sulle frontiere.
– Riconoscendo la necessità di una riflessione sull’evoluzione degli scenari di guerra nella crisi globale delle potenze, si decide di sollecitare lo scambio di articoli, analisi, documenti, in vista di un
possibile convegno di approfondimento sul tema.
L’incontro si conclude fissando il prossimo appuntamento dell’Assemblea Antimilitarista per il 6 maggio a Pordenone. Si rinnova l’invito a creare assemblee antimilitariste sui territori dove non siano già attive.
Assemblea Antimilitarista
Massenzatico, 12 febbraio 2023