Contro tutti gli Stati
Contro tutti gli eserciti
Contro tutte le guerre!
È tra una fragorosa scampanata e l’altra dell’imponente duomo di Novara che prende vita a piazza delle Erbe il partecipato presidio antimilitarista tenutosi in concomitanza con la manifestazione nazionale No Muos a Niscemi. Un occasione importante per esprimere solidarietà a chi è intento a resistere all’installazione delle antenne assassine made by USA e NATO in Sicilia, ma anche per ribadire a chiare lettere l’opposizione, senza se e senza ma, all’incalzante militarizzazione sociale, partendo dal paese in cui viviamo. Un’opposizione che passa in maniera inevitabile dal netto rifiuto di ogni campagna bellica intrapresa dalle truppe tricolori all’estero, e mascherata ipocritamente di intenti umanitari; oltre che della scomoda presenza di uomini in divisa nei quartieri delle nostre città, consentita da oramai 10 anni dalla cosiddetta operazione “Strade Sicure”. Una ferma accusa viene avanzata nei confronti delle esorbitanti spese militari del bel paese (siamo oramai giunti a quota 68 milioni di euro al giorno!) che sempre più insistentemente tolgono il respiro a servizi sociali quali sanità, scuola, trasporti, ecc. Si denuncia la presenza delle fabbriche di morte sparse per l’Italia – vedi Alenia con i droni da combattimento e i suoi cacciabombardieri Eurofighter, oppure gli stabilimenti Lockheed Martin a Cameri a due passi da Novara, dove si assemblano le ali degli F-35. Impossibile poi non citare le esercitazioni di guerra in basi e poligoni di tiro, le frontiere chiuse della fortezza Europa e i migranti destinati a morire nel Mediterraneo o sui valichi alpini, in fuga dalla miseria e da quelle stesse guerre che il governo italiano conduce o finanzia.
Il presidio, situato in un largo cono d’ombra di una splendida giornata di sole, si è munito di banchetto informativo, di variegati elementi performativi e di impianto audio, il quale ha permesso l’alternarsi di alcuni interventi al microfono e di un buon repertorio musicale a tema. Numerosi i curiosi e gli interessati che si sono man mano avvicinati al concentramento, qualcuno manifestando pure il proprio personale sostegno alla causa. L’iniziativa si è infine conclusa con una rassegna di canti della tradizione anarchica e antimilitarista, stornelli popolari e versi di protesta, il tutto eseguito dal vivo con il dolce accompagnamento della chitarra acustica e l’incontenibile trasporto dei compagn* e di alcuni dei presenti.
L’incaricat*