Ho dato al vento quel che pareva grido,
la vita.
Ho urlato al vento quel che pareva sogno,
l’anarchia.
Muovo i primi passi d’un bambino stanco,
che vive nel dono del vento.
Cristian Augusto Grosso L’ovest all’orientale, Catartica Edizioni, Sassari, marzo 2023, pagg 104 euro 12,50
Cristian ha vent’anni. Lo vedi alle iniziative libertarie – per Cospito o per l’indipendentismo sardo, contro le servitù militari o l’alternanza scuola-lavoro -    con la bandiera nera dell’anarchia. Nera con la A cerchiata bianca e tutti sanno che cosa è perché da 150 anni ci sono anarchici in Sardegna “dae Turre a Casteddu” da Porto Torres a Cagliari .
Cristian è un anarchico che a 16 anni scriveva di anarchia e a 18 aveva già pubblicato Le vene, l’anima. Il sangue, l’anarchia, non solo poesie ma un saggio sull’anarchismo nonviolento che ha creato discussione tra i compagni non solo sardi. Ed è arrivato all’anarchia dalla musica e dalla poesia, ascoltando i testi di quel De Andrè catalano, Pino Piras, dichiaratamente libertario, morto giovane ma che ha lasciato una cultura risaputa in quel di Alghero. E Cristian è catalano di Alghero, di quell’isola culturale e linguistica nell’isola grande della Sardegna.
Qui ritroviamo poesie d’umore esplosivo ed ancora un saggio sulla rivoluzione con una foga d’amore che puoi immaginare … “Alla fine siamo caduti sopra il fieno”. C’è la natura , osservata come descrivere un   momento di pausa e di ascolto della vita, di Eliseo Reclus e c’è    la distruzione creativa di Bakunin. Il riferimento del pensiero è a Kropotkin, una delle sue prime letture, prima ancora di Malatesta.
Ha trovato un giovane editore Catartica  di Sassari che da subito ha creduto in lui, mettendolo nella collana “I diari della motocicletta” facendo riferimento alla Poderosa del Che. La Sardegna ha una moltitudine di piccole case editrici che non lasciano disperdere la produzione sia tradizionale – la millenaria memoria orale testarda e dignitosa, familiare e grandemente femminile dell’interno – sia quella creativa e non solo cartacea. È una fortuna quale terreno di identità e autonomia che davvero si respira nell’isola, ma che fatica a svilupparsi in autogestione e indipendenza possibile , visto che in tutta la regione ci sono appena un milione e mezzo di abitanti, l’acqua non manca, due terzi del terreno è incolto e 35.000 ettari sono sporcati dall’occupazione militare italiana. Cristian si è posto negli scritti anche questo problema dell’autogestione condividendo un pezzo di strada coi compagni indipendentisti sardi e questo, volutamente, crea un’altra discussione che è bene coinvolga tutti.
Antonio LombardoÂ
Per chi volesse contattare l’auotore e/o l’editore:
Cristian Augusto Grosso    E mail : cristianaugustogrosso@gmail.com
Edizioni Catartica      E mail: catarticaedizioni@gmail.com