Come preannunciato nei numeri scorsi di Umanità Nova, alcune migliaia di persone hanno partecipato al corteo contro la prevista apertura del CPR in via Corelli. L’iniziativa è stata una delle tappe della rete NOCPR milanese per contrastare la riapertura del lager (la struttura era già stata CPT e CIE). Anche in questa occasione vi è stata una presenza organizzata dalla Federazione Anarchica Milanese con un visibile spezzone rossonero, volantinaggio e diffusione di UN. Allo spezzone hanno partecipato alcune decine di compagni e compagne soprattutto locali ma con il rinforzo di piccole delegazioni da altre città. La manifestazione si è conclusa a poche centinaia di metri dall’entrata della struttura blindata da numerose camionette di polizia e carabinieri. Qui è stata simbolicamente chiusa la strada con una rete con appeso uno striscione che denunciava le varie responsabilità politiche che stanno dietro il CPR. La concomitanza con la giornata internazionale di azioni in solidarietà con il Rojava ha fatto sì che il corteo fosse quasi solo “milanese” (ma anche qui erano numerose le bandiere curde). Un altro elemento che ha sicuramente pesato sulla riuscita numerica è stato il cambio di governo che ha fatto sì che le componenti più moderate non siano scese in piazza. In ogni caso la lotta contro tutti i lager per migranti continua, qualsiasi sia il governo in carica.
Un compagno