Pochi lettori sanno che una parte dei diffusori di Umanità Nova ricevono i pacchi del giornale tramite corriere e sono settimane che queste spedizioni subiscono pesanti ritardi. Per molti clienti della Fedex-Tnt questo viene considerato un mero disservizio, ma non per noi.
Ci troviamo infatti di fronte a uno sciopero come non capitava da tempo. Un vero e proprio blocco da parte dei lavoratori della logistica che ha visto il suo apice nella giornata del 1° febbraio nella sede di Piacenza quando alle 21:30 sono intervenuti quaranta agenti in tenuta antisommossa che dopo aver intimato ai lavoratori di sciogliere il blocco hanno iniziato a lanciare lacrimogeni e a caricare il presidio.
Anche se ci sono stati numerosi feriti e intossicati, i lavoratori hanno resistito e il presidio è rimasto anche grazie al supporto di altri lavoratori provenienti da altri magazzini, pronti a dare la propria fattiva solidarietà. Lo sciopero che vede l’Italia in prima linea ma che coinvolge tutta Europa è provocato dal fatto che, come spiega Daniele, referente Si-Cobas di Torino, la multinazionale Fedex-Tnt ha deciso di non tenere fede agli impegni presi con il sindacato quando ha rilevato la Tnt, ad esempio il premio di risultato per il 2020 e per il 2021 ma, soprattutto, contro l’annuncio di circa 6000 esuberi in tutta Europa. “I licenziamenti sembrano essere prerogativa di Fedex a livello europeo e l’azienda non vuole trattare con il sindacato, per questo i lavoratori hanno aperto la stato di agitazione”.
Siamo solidali con i lavoratori della logistica e con chi seguirà il loro esempio per difendere i propri diritti. Anche se Draghi è riuscito solo con un battito di ciglia a ridurre lo spread ci auguriamo che non riuscirà a spegnere le lotte e le manifestazioni di una primavera che si annuncia calda e alla quale noi, con il nostro giornale, saremo pronti e pronte a dare risalto e slancio. Piena solidarietà, quindi, e anche noi ci uniamo allo slogan: “Chi tocca uno/a tocca tutti e tutte.”
Redazione e Amministrazione di UN