Solidali con Irene e Sergio di Messina e con Alfonso di Catania, contro chi vuole chiudere la bocca al dissenso
La Federazione Anarchica Siciliana è a fianco dei compagni Irene e Sergio, militanti del Teatro Pinelli di Messina, e riconosciuti attivisti NO MUOS e di tante altre battaglie, attualmente uno agli arresti domiciliari, l’altra sottoposta all’obbligo di firma, rei soltanto di avere espresso solidarietà ad una protesta, una delle tante che quotidianamente interessano la loro città, devastata da mafie, interessi economici e dal disastro sociale costruito dai partiti politici e dalle lobby che da anni governano direttamente o per interposta persona. Rei di avere protestato contro le farneticazioni di un consigliere comunale che invoca psichiatria e repressione contro chi disturba il “decoro urbano”.
Se è grave l’intervento delle forze dell’ordine per spegnere una delle tante iniziative spontanee da parte di cittadini stanchi di subire sulla propria pelle le conseguenze dell’arroganza del potere,
ancora più grave è il provvedimento della magistratura, confermato mercoledì in udienza per direttissima, che i provvedimenti verso i due compagni come fossero due criminali, rinviando al 18 settembre l’udienza.
Irene e Sergio, assieme ai loro compagni, hanno, ancora una volta scelto di stare con chi subisce gli effetti della crisi, con chi viene maltrattato dalla politica, con chi non se la sente più di limitarsi a subire ma ha deciso di protestare. Per questo un tribunale dello Stato li ha ritenuti pericolosi, impedendogli di circolare, in una città dove fior di farabutti, leccaculi, ladroni d’ogni risma, circolano invece liberamente.
Gli anarchici sono vicini ai due compagni colpiti dalla repressione, e sono a fianco di Alfonso Distefano, aggredito fisicamente da fascisti e razzisti a Palagonia mentre denunciava il malaffare del CARA di Mineo, sempre più convinti che non saranno una sentenza, una denuncia, un poliziotto, un politico perbenista, un fascista, un razzista o un’opinione pubblica qualunquista manipolata dalla stampa di regime, a tarpare le ali e a chiudere la bocca a chi ogni giorno vive e pratica scelte di libertà e di resistenza.
Federazione Anarchica Siciliana
4 settembre 2015