Il movimento operaio anarchico del Bangladesh ha meno di cinque anni, nato dalle ceneri del marxismo-leninismo fallito. L’autore di questo articolo ricorda il periodo antecedente nella storia del Bangladesh dove il marxismo-leninismo deteneva l’egemonia. Questo fu un tempo di profonda fede e affetto per il pensiero di Marx, Engels, Lenin, Stalin, Mao Tsetung e Trotsky. Da quanto ne sa l’autore, nessuno nel movimento conosceva l’anarchismo come ideologia politica fino a non molto tempo fa. Abbiamo riverito i ritratti appesi dei leader marxisti, abbiamo studiato i loro libri e abbiamo integrato le loro idee nella nostra vita quotidiana. Il nostro scopo nella vita era di diventare rivoluzionari socialisti.
Eravamo così fervidi nelle nostre convinzioni per un mondo migliore che abbiamo preferito i libri ai vestiti, la carta al cibo. Il movimento socialista era già attivo in Bangladesh quando la mia generazione passò dallo studio del socialismo all’impegno per lo sviluppo del movimento socialista di massa. A Dhaka, la capitale, abbiamo contribuito nella disseminazione di documentazione pro-Soviet, ci siamo uniti alle organizzazioni studentesche e abbiamo partecipato alle discussioni. Abbiamo spiegato il socialismo alle persone, ai lavoratori, dalle fabbriche ai campi. Il nostro percorso è stato guidato dalla scienza e dalla libertà di espressione e abbiamo diffuso le nostre idee senza imporci agli altri. Ma abbiamo affrontato il rifiuto pubblico e la morte nei nostri sforzi.
Siamo stati chiamati atei e screanzati, quando abbiamo parlato nelle aree dominate dall’islamismo. Non siamo stati semplicemente denunciati, molti di noi sono stati uccisi. La nostra lotta è segnata dal sangue. Abbiamo perso molti dei nostri compagni. E sebbene gli apparati oppressivi ci hanno torturati e uccisi, abbiamo proseguito imperterriti con il sogno della rivoluzione in mente, proseguendo passo passo per fare la rivoluzione. Il nostro lavoro ha aumentato il numero di organizzazioni socialiste e di sostenitori in città e villaggi. Questi corpi erano contro la tirannia dell’oppressione, contro la dittatura militare nazionale e contro l’imperialismo.
Nei primi anni ‘80, siamo stati in grado di conoscere l’Unione Sovietica e la natura e le contraddizioni autoritarie della Cina. Non credevamo che questa fosse la verità, che il socialismo “scientifico” potesse essere falso. Piuttosto, credevamo che questa fosse propaganda imperialista e della CIA. Il conseguente collasso dell’Unione Sovietica e la rottura della statua di Lenin hanno notevolmente scioccato tutti noi. Insieme al blocco orientale, i paesi socialisti del mondo sono cambiati. Si stanno allontanando dal socialismo e hanno apertamente abbracciato la ristrutturazione dei capitalisti.
Ciò ha prodotto uno shock tremendo nel pensiero del nostro movimento. Rileggiamo il marxismo più e più volte, i suoi fondamenti. Ma niente di questo ci ha aiutato per capire meglio il fallimento del “socialismo”. Ci siamo, tuttavia, interessati ai rivoluzionari che hanno criticato il marxismo-leninismo. Questo ci ha portato a leggere le opere di molti anarchici, come Mikhail Bakunin, William Godwin, PJ Proudhon, Peter Kropotkin, Emma Goldman, Errico Malatesta, Alexander Berkman, Max Stirner, Élisée Reclus e Noam Chomsky. I loro scritti però non li avevamo in forma stampata né in bengalese. Per cui il nostro mezzo di apprendimento è stato attraverso la lettura di testi anarchici attraverso internet in lingue straniere.
Nel 2012, molti di noi ex marxisti abbiamo acquisito una chiara idea di anarco-sindacalismo dai nostri continui studi su internet. Sono stato coinvolto nelle lotte dei lavoratori del tè dal 2000, eravamo tra i lavoratori del tè, amici stretti, e tra i politici che per primi hanno introdotto pratiche anarcosindacaliste attraverso lo sviluppo del Consiglio dei lavoratori del tè. Questo consiglio non portava il nome di alcuna specifica dottrina o partito. Perché persistevano antiche vie autoritarie, era necessaria una chiara articolazione dell’anarchismo e un raggruppamento lungo i principi anarchici. Di conseguenza, il 1 ° maggio 2014, molti militanti hanno formato un comitato composto da ventitré membri di quelli impegnati nei principi dell’anarco-sindacalismo. Questo comitato ha promosso lo sviluppo delle organizzazioni anarcosindacaliste attraverso 52 sedi in Bangladesh oggi.
Attualmente stiamo ricevendo aiuto dalla Federazione anarco-sindacalista australiana per migliorare la nostra organizzazione. Con il loro aiuto, stiamo anche cercando di diventare membri dell’IWA-AIT.
Cerchiamo solidarietà da sorelle e fratelli in tutto il mondo. Vogliamo lavorare insieme a tutti.
AKM Shihab
basfsylhet@gmail.com
Sylhet, Bangladesh
June 2018.
NOTE: please see in detail of Bangladesh Anarcho- Syndicalist Federation – (BASF) ‘s Aims, Principles and Statutes : http://libcom.org/library/bangladesh-anarcho-syndicalist-federation-basf-s-aims-principles-statutes
http://libcom.org/library/growth-anarcho-syndicalism-bangladesh
traduzione a cura di Andres