Il 2 e 3 novembre l’Assemblea antimilitarista fiorentina insieme all’ associazione La via per la pace, ha organizzato una due giorni antimilitarista, presso la casa del popolo “25 aprile” a Firenze.
Una mostra sul tema resterà esposta per i due giorni nei locali della casa del popolo.
L’azione comune delle due realtà di base e autonome ha creato un intenso dibattito fra realtà politicamente diverse, ma praticanti un metodo comune: la ricerca della pace non può essere solo con appelli ai potenti del mondo, ai mediatori anche se coinvolti direttamente in guerre di aggressione, agli stati, alle istituzioni locali, anzi…
È determinante dare primaria importanza all’interlocutore, individuo, cittadino e far leva sulla sua umanità e volontà di partecipazione, per proporgli di fare azioni che rientrano nei poteri di tutti, senza bisogno di fare gli eroi.
Se si tratta di lavoratori impegnati nella filiera delle armi, progettazione, costruzione, logistica, è necessario porsi collettivamente il tema del rifiuto-obiezione, della conversione produttiva, perché è disumano essere complici indifferenti di uccisioni e distruzioni.
Se si tratta di giovani, donne e uomini, dovranno anche loro riflettere insieme su una, sempre più vicina, leva obbligatoria che li costringerà a entrare in una dinamica bellica, dove la loro vita sarà in mano a un comandante inappellabile che, in quanto riservisti e non professionisti, li considererà carne da macello.
Obiettori, renitenti, disertori, sono il pericolo principale per i guerrafondai e il loro numero importante rende le guerre meno praticabili, nei modi e nei tempi.
La pratica antimilitarista contro ogni strumento di guerra ha bisogno di diffondere il messaggio di pacifismo attivo su ogni territorio occupato da caserme, fabbriche, basi, poligoni di tiro, ecc.; e anche chi continua a sperare nelle istituzioni delegandole a far cessare il fuoco, sedersi a un tavolo, riformare gli eserciti come li descrivono i militari quando vanno nelle scuole a imbonire i giovani, dovrà vedere nell’utopia antimilitarista una pratica concreta per arrivare e conservare la pace nel mondo.
La due giorni di Firenze vedrà due dibattiti. Uno il 2 novembre alle ore 17 sulla pratica antimilitarista, l’altro il 3 novembre alle ore 11 con i lavoratori già impegnati a ostacolare la logistica dei sistemi d’arma: portuali di Genova e di Livorno, ferrovieri e scienziati contro la guerra.
Vincenzo Mordini