Siamo difronte ad un attacco permanente e continuo contro il territorio della Valle Bormida e delle sue risorse naturali. Queste aggressioni al nostro territorio vengono portati avanti dalle multinazionali dei rifiuti e dai politici incompetenti e irresponsabili che si prestano a favorire interessi che non hanno niente a che vedere con la realtà dei nostro territorio, grazie al posto che occupano. Andiamo per gradi: la Riccoboni insiste nel voler fare una discarica a Sezzadio, in Cascina Borio, usando la cava per stoccare 1.700.000 mc. di rifiuti tossici e nocivi che comprometterebbero irrimediabilmente la nostra falda acquifera. In questa operazione una gran parte di responsabilità cade sul Presidente della Provincia di Alessandria che non ha saputo ne voluto difendere il territorio che amministra. La Valle Bormida non accetterà mai questa logica dei politici politicanti, che svendono il territorio per consegnarlo ai privati, che lo usano per pura logica di profitto, sapendo perfettamente che le loro attività distruggerebbero l’economia e l’agricoltura della Valle Bormida e tutti i danni che questo tipo di attività arrecherebbero alla salute dei cittadini. A questi politici non gli sono bastati centodiciassette anni di inquinamento della Valle Bormida con l’Acna di Cengio. Sono talmente arroganti che non esitano a dare il loro sostegno per l’uso di gran parte delle cave della provincia di Alessandria per stoccare lo smarino del Terzo Valico. Oggi tutti sappiamo che tale smarino contiene un’alta percentuale di amianto. Ora noi pensiamo che nessuno possa cancellare dalla memoria i danni e le migliaia di morti di Casale Monferrato a causa di questo maledetta amianto. La Valle Bormida continua ad essere aggredita dall’Acna di Cengio. Quel sito che è stato chiuso nel duemila e doveva essere bonificato dall’Enel Sidial, che ha speso in quindici anni 61.000.000 euro, solo per decolorare il percolato tossico nocivo e cancerogeno, che continua ad uscire da quella maledetta industria. Oggi vengono con la faccia tosta a chiedere una proroga di altri 15 anni e inoltre un autorizzazione per prelevare dal fiume Bormida 300 litri di acqua al secondo,t utto in funzione di continuare a decolorare il percolato. Si può ipotizzare probabilmente che hanno intenzione di portare altri rifiuti da fuori (terre di bonifica, rifiuti chimici) per lavarli all’interno dell’Acna di Cengio. Oggi è chiaro che non hanno nessuna intenzione di bonificarlo, al contrario, con questa lavorazione finiranno di uccidere definitivamente il fiume Bormida. Tutto questo non possiamo accettarlo! In quattro anni di lotta e resistenza abbiamo creato i Comitati di Base che oggi sono l’unica organizzazione dei cittadini che difendono le risorse fondamentali del territorio. Abbiamo deciso di scendere in piazza perché siamo gli unici che non sono disposti a fare dei compromessi sulla salute dei cittadini e tanto meno non faremmo compromessi sulle nostre falde acquifere. Non accerteremmo mai che le cave vengano usate come discarica dello smarino del Terzo Valico. La Valle Bormida non si piega ne si spezza. La nostra sarà una grande manifestazione che ha come obbiettivo unificare e rilanciare tutto il movimento che si batte contro il Terzo Valico e l’uso delle cave. Non accetteremmo mai di essere una pattumiera e cacceremo via anche i politici corrotti che vogliono consegnare il nostro territorio ai trafficanti dei rifiuti e a quelli del Terzo Valico. Noi, i libertari, negli anni novanta abbiamo dato un grande contributo di lotta per chiudere l’Acna di Cengio e come allora siamo presenti in questa lotta con i Comitati di Base fondati da un libertario. Quindi la nostra lotta continua e anche adesso siamo all’altezza per guidare questa battaglia e siamo sicuri che, come abbiamo fatto in questi quattro anni, che sconfiggeremmo le multinazionali dei rifiuti e il Terzo Valico.
Comitati di Base della Valle Bormida - Urbano