L’ex Pavan è un’area verde incastrata tra le case di via Frausin nel popoloso rione di San Giacomo a Trieste.
L’area era composta da una struttura a bordo strada lasciata in stato di abbandono da circa vent’anni, da un grande giardino con alberi ad alto fusto, un bel prato e un campo da basket coperto.
L’area è stata più volte ristrutturata, con soldi pubblici, nel 2003 e nel 2014, senza però toccare l’edificio in cui fino agli inizi degli anni duemila c’era una osteria che si chiamava Pavan.
L’edificio abbattuto risale al 1835, era uno tra i più antichi del rione ed è a tutt’oggi inserito nel catalogo dei beni di pregio seppur declassato dalla sovrintendenza che alcuni anni fa ha tolto i vincoli.
Fino a dicembre 2023, il giardino e il campo da basket, venivano regolarmente utilizzati come giardino e palestra all’aperto dalle scuole slovene dell’infanzia, medie e elementari, e in generale l’area, data in gestione (un po’ problematica nell’ultimo periodo) dal comune all’Auser, era a disposizione delle associazioni di quartiere che ne facevano richiesta.
Uno dei lati dell’area confina con una palestra, anch’essa di proprietà comunale, gestita da anni dall’Associazione sportiva Artistica 81: una associazione di ginnastica artistica privata che raramente ne ha concesso l’uso alle scuole del circondario, nonostante la loro cronica carenza di spazi; si sa che la concessione alla Artistica 81 da parte del comune di Trieste è a fronte di un pagamento annuale che si aggira sui 180/190€.
All’Artistica 81 serviva uno spazio che fosse adatto ad ospitare gare di ginnastica artistica di un certo livello.
A questo punto arrivano i soldi del PNRR per la costruzione di un impianto sportivo polivalente certificato CONI che prevede l’abbattimento dell’edificio storico, degli alberi secolari e l’eliminazione del giardino.
Il progetto dell’impianto sportivo, che non è ancora stato presentato alla cittadinanza nella sua forma definitiva e di cui si conoscono solo indiscrezioni generali, prevederebbe una capienza, nelle competizioni, di circa 200 persone le quali dovrebbero poter raggiungere il futuro palazzetto inserito in un’area densamente abitata. Il progetto di costruzione è legato ad una variante urbanistica del Piano Regolatore Generale Comunale che non è ancora stata presentata alla Circoscrizione (al momento della stesura di queste note) e che secondo quello che si poteva desumere dai documenti per l’abbattimento dell’ex Pavan, avrebbe dovuto esservi collegata in quanto le carte parlavano di un progetto di “abbattimento e ricostruzione” che è una formula giuridicamente fissata che lega e giustifica l’abbattimento con la ricostruzione e ciò che ad essa è collegato.
La diffida inviata al Comune il 27 marzo dal Comitato Insieme per San Giacomo è riuscita a far rimandare i lavori di demolizione a dopo il ponte pasquale. La mattina del 2 aprile un compagno sale sulla ruspa riuscendo a ritardare di un altro giorno la demolizione. Grande l’attenzione mediatica e la solidarietà. Il giorno successivo sono iniziati i lavori e a nulla è servito il coinvolgimento della forestale per la presenza di un nido con piccoli di gabbianella. In tre giorni hanno tirato giù l’intero edificio e il campo coperto di basket.
Una compagna del Germinal