Una delle ultime frontiere dello sfruttamento capitalistico è data dalla cosiddetta gig economy (“economia dei lavoretti”) definita dalla Treccani come “Modello economico basato sul lavoro a chiamata, occasionale e temporaneo, e non sulle prestazioni lavorative stabili e continuative, caratterizzate da maggiori garanzie contrattuali”.[1] Come esempi tipici possiamo citare gli autisti di Uber ed i riders (ciclofattorini) che ci portano a…
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