Dopo 134 giorni di fiera resistenza e difesa. Gli uomini, le donne e i loro combattenti, con il supporto e la solidarietà di milioni di persone nel mondo, hanno finalmente sconfitto il feroce attacco dell’ISIS e hanno liberato la loro città, Kobane.
Questa non è stata una sconfitta dell’ISIS e del suo sogno di stabilire un Califatto islamico. Ma ha distrutto il sogno dell’alleato dell’ISIS, cioè dell’attuale governo turco, di rinascita di un impero neo-ottomano.
L’attacco a Kobane è stata una guerra per delega lanciata dall’ISIS ha nome dei regimi della regione e altri contro il valoroso popolo di Kobane e l’Autonomia Democrarica[del Rojava n.d.r.] (DSA, Democratic Self-Administration).
Questa guerra ha avuto un grande impatto, sociale e psicologico, sulla popolazione di Kobane, incluse quelle persone che hanno lasciato la città per rifugiarsi nella regione adiacente.
La guerra non è ancora finita. L’ISIS continua a minacciare e intimidire i villaggi attorni Kobane con le loro spaventose missioni e la propaganda. Ovviamente, questa minaccia rimarrà fino a che non sarà completamente sradicato dalla regione.
Noi siamo adesso nella seconda fase della resistenza, in cui bisogna affrontare le conseguenze della guerra. Ripulire il territorio da mine, bombe inesplose e esplosivi. Ovviamente, questa operazione non può essere effettuata dalla popolazione di Kobane. Ciò necessita di supporto tecnico e di esperienza.
Per ricostruire Kobane: la popolazione di questa città ha bisogno di solidarietà internazionale dalla maggioranza della popolazione mondiale per salvare l’Autonomia Democratica. Questo è l’unico modo per salvare là la rivoluzione. Chiedere alle istituzioni finanziarie internazionali e alle grandi multinazionali aiuti per la ricostruzione della città non è l’opzione migliore. In realtà, come insegna la storia, questo approccio sarebbe il modo migliore per distruggere del tutto la rivoluzione.
Alcune indicazioni per la solidarietà internazionale e il supporto nella ricostruzione del Rojava:
-Formare comitati ed associazioni per raccogliere denaro, materiali da costruzione e strumenti per ripulire l’ambiente, specialmente a Kobane.
-Aprire conti bancari per donazioni e contributi controllati dai gruppi di solidarietà con il Rojava nelle città e nei paesi.
-Formare differenti gruppi e comitati nelle città di ogni paese dove sia possibile raccogliere ogni materiale necessario alla ricostruzione del Rojava. Garantire che ogni cosa che è stata raccolta venga trasferita in modo sicuro e velocemente nel Rojava. Stabilire dei depositi ai confini del Kurdistan in Iraq, Turchia e Iran nell’attesa di consegnarli attraverso l’apertura di un corrdoio umanitario.
-Raccogliere medicine e materiali d’ospedale per tutti e tre i cantoni del Rojava: Efrin, Kobane e Jezire.
-Costruire scuole, ospedali, campi da gioco e luoghi specializzati nel recupero fisico e psicologico delle vittime della guerra e dei rifugiati.
-Provvedere ad una linea telefonica e Internet indipendente per i tre Cantoni per non usare più quelle dei paesi vicini. Le linee telefoniche e Internet non devono essere più sotto il loro controllo.
-Permettere ai volontari che possono aiutare fisicamente epsicologicamente di andare lì per partecipare direttamente al supporto alla popolazione e aiutare inoltre nella ricostruzione di Kobane e di tutto il Rojava,
-Ogni passo che si farà dovrà essere fatto in consultazione con la popolazione locale del Rojava coinvolta nelle Comuni e con il resto dei gruppi locali con il coordinamento dei menbri della DSA, che devono essere quelli che prendono le decisioni.
-Noi vediamo la partecipazione e la solidarietà con il Rojava come un naturale e pratico dovere anarchico. Noi speriamo che queste indicazioni e altro siano messe in pratica da altri compagni. Noi crediamo che questo lavoro pratico non deve essere solo in relazione al Rojava, ma deve essere preso in considerazione in ogni parte nel mondo, specialmente nei luoghi distrutti dalla guerra. Ciò mette in evidenza come gli anarchici lavorano nella ricostruzione della società in ogni aspetto della vita.
Noi crediamo che niente sia perfetto e immune dalla critica, così anche questi suggerimenti. Noi speriamo che questi suggerimenti creino dibattito e discussione tra tutti i compagni anarchici. Ci teniamo anche a sottolineare non riguardano solamente Kobane/Rojava perchè c’è la possibilità di trovarsi di fronte alla stessa necessità in altre parti del mondo nel futuro prossimo.
Kurdistan Anarchist Forum (KAF)
4th Feb 2015