Report della manifestazione NO PASARAN! del 14 settembre ad Atene

Sabato 14 settembre si è svolta con grande partecipazione la manifestazione contro l’occupazione della polizia e delle mafie della droga in Exarcheia (quartiere di Atene ndt), contro il pogrom de@ rifugiat@ e de@ immigrat@ e il loro allontanamento dal quartiere, contro la repressione degli squat, degli spazi auto-organizzati di lotta e per la resistenza sociale e di classe. Questa dimostrazione segna il completamento di una serie di mobilitazioni all’interno della più ampia campagna lanciata dall’assemblea NO PASARAN!, alla quale stiamo partecipando insieme allo squat K * Vox, gli squat di immigrat@ e rifugiat@ Notara 26 e Spirou Trikoupi 17 – uno degli squat che sono stati sfrattati -, lo spazio sociale antiautoritario anarchico Antipnoia, lo spazio sociale auto-organizzato di Galatsi Stegastro, Class Coutnerattack (gruppo di anarchic@ e comunist@), il collettivo anarchico di studenti Arodamos e compagn@ individual@. Molt@ compagn@ e collettivi dalla Grecia e sul piano internazionale hanno risposto a questa campagna e hanno organizzato molte azioni di solidarietà e mobilitazioni.

Oltre settemila persone in lotta, anarchic@ e antiautoritar@ hanno risposto all’appello di NO PASARAN! Supportato anche da molte altri appelli di collettivi politici, sociali e di classe, tra cui l’invito dei sindacati di base ad organizzare un blocco comune, e a riempire le strade del centro di Atene. Durante la dimostrazione, abbiamo distribuito molti volantini e gridato slogan come “Nessun passo indietro, nessuna sottomissione, schiacciamo la repressione per le strade“, “Tutti nelle strade e nelle piazze, Polizia e mafie della droga fuori da Exarcheia“, “Noi stiamo insieme agli immigrati, contro la repressione di poliziotti e mafie “,” La solidarietà è l’arma del popolo, guerra alla guerra dei padroni “,” La destra è dalla parte della reazione, non dalla parte dei sottomessi e degli ultimi ” , “Guerra contro la polizia e le mafie della droga, non permetteremo che le piazze si trasformino in macelli” e slogan relativi alla commemorazione dei sei anni dall’omicidio di Pavlos Fyssas da parte dei nazisti di Golden Dawn. Il gran numero di manifestanti, le dinamiche e l’impulso della mobilitazione, è una risposta sorprendente all’operazione repressiva dello stato ma anche alla propaganda ideologica dei media che tentano di isolare e criminalizzare coloro che non si sottomettono e continuano a resistere contro i piani antisociali e repressivi dello stato e della capitale.

Subito dopo la fine della manifestazione in piazza Exarcheia, lo Stato ha scatenato, come risposta, un brutale attacco della polizia antisommossa arrivata dalle strade vicine, colpendo violentemente e soffocando con gas lacrimogeni molte persone che avevano partecipato alla manifestazione o stavano arrivando. Durante questo attacco quattro giovani sono stati arrestati in modo casuale e, successivamente, denunciati con accuse per fatti inventati e non sostanziali. La cospirazione che è stata messa in scena contro di loro è una palese attacco alle ragioni politiche della manifestazione, nel tentativo di terrorizzare chi lotta e invertire l’ondata di solidarietà sociale e di classe che è stata espressa. Se credono di poter intimidire e reprimere la resistenza, si sbagliano.

La grande mobilitazione del 14 settembre è un risultato prezioso per il movimento in futuro, una barricata per la difesa collettiva degli spazi autogestiti e della popolazione, della lotta e della resistenza sociale e di classe in generale. Ma è anche un primo passo verso la direzione dell’organizzazione del nostro contrattacco sociale e di classe, per il rovesciamento del mondo dell’autorità, per la Rivoluzione sociale, per l’anarchia e il comunismo libertario.

LA SOLIDARIETÀ VINCERÀ!
CONTRO LA CAMPAGNA REPRESSIVA DELLO STATO
NESSUNA RESA, NESSUNA TREGUA!

NO PASARAN!

Lelas Karagianni 37

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