Processo “Renata”: sentenza di primo grado

Giovedì 5 dicembre si è tenuta a Trento la seconda e ultima udienza di primo grado del processo per l’operazione repressiva denominata “Renata” per la quale erano sotto accusa sette anarchic* della zona.

Sono cadute le accuse di associazione sovversiva con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico nonché le aggravanti di terrorismo per coloro ai quali non veniva contestato l’ associativo. Sono però state emesse condanne per reati specifici (produzione di documenti falsi, danneggiamento, violazione della legge sulle armi).  Poza è stato condannato a due anni e sei mesi; Agnese e Stecco a due anni; Rupert a un anno e nove mesi; Sasha e Nico a un anno e dieci mesi; Giulio è stato assolto e liberato il giorno stesso.

Nei giorni successivi, non essendoci il reato associativo, la procura ha disposto per tutti e tutte l’obbligo di dimora nei comuni in cui hanno scontato i domiciliari, con rientro notturno dalle 22 alle 6:30. Discorso diverso per Stecco, che per ora rimane in carcere a Ferrara a scontare una pena definitiva riguardante un altro processo, e che in teoria sarà sottoposto all’obbligo di dimora quando verrà scarcerato.

Come per la prima udienza si è tenuto un presidio solidale dentro e fuori il tribunale.

Un compagno

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