Né fiera delle armi né criminalizzazione della protesta

Il Secretariado Permanente del Comité Confederal della Confederación General del Trabajo ha emesso un comunicato dove si informa che tra “il 17 e il 19 maggio 2023 si è tenuta a Madrid la Fiera Internazionale della Difesa e Sicurezza della Spagna, FEINDEF 2023. Si tratta di una fiera semestrale che si tiene per la terza volta nella capitale dello Stato spagnolo.

Una fiera delle armi con 40.000 mq di spazio espositivo in cui gli oltre 450 espositori hanno potuto vendere le loro novità a più di 100 delegazioni straniere: hanno firmato contratti milionari per fare affari con distruzione e morte, con controllo dei confini e delle popolazioni. E ancora una volta il movimento antimilitarista ha convocato, attraverso Desarma Madrid, diverse mobilitazioni, in quei giorni, per protestare contro la celebrazione della nuova edizione di FEINDEF.”

Il 18 maggio – ci informa il comunicato – alle ore 11 circa, un gruppo di attivisti ha svolto un’azione di protesta pacifica e non violenta, ai cancelli del quartiere fieristico IFEMA di Madrid, dove si è svolta la Fiera delle armi. Una ventina di persone tra di età compresa tra i 20 e i 70 anni, hanno cercato di esporre dei pannelli di legno con la scritta “Basta vendere armi” con loghi antimilitaristi. L’ingresso all’IFEMA è stato transennato da un forte dispositivo di polizia composto da tre furgoni della polizia con agenti pesantemente armati.

L’azione della polizia è stata assolutamente sproporzionata, caricando duramente fin dal primo momento le persone che vi si erano radunate. Che ha impedito l’esposizione dei pannelli di legno. Ma era possibile esporre uno striscione con lo slogan “La guerra inizia qui, fermiamola qui”. L’azione della polizia ha causato ferite di varia entità a diverse persone. Una di loro ha subito un taglio molto grave al dito, per il quale è stata trasferita al pronto soccorso dell’Hospital de La Paz di Madrid. Infortunio dal quale si riprende favorevolmente.

La protesta è durata poco meno di un’ora, in cui sono stati scanditi slogan come “No alla guerra”, “La guerra inizia qui, fermiamola qui” e “I signori della guerra non sono i benvenuti”. Successivamente, 18 persone sono state trasferite alla stazione di polizia di Hortaleza. E dopo le relative perquisizioni e identificazioni, sono stati rilasciati. Dalla denuncia ricevuta risultava che 16 di loro erano stati trasferiti in Questura per proporre una sanzione e 4 di loro per prevenire la commissione di un reato

Mentre si svolgeva la protesta ai cancelli dell’IFEMA, all’interno della Fiera delle Armi c’erano l’Ambasciatore degli Stati Uniti e il Ministro dell’Interno Fernando Grande Marlaska. Presumibilmente questa azione non è stata di loro gradimento, il che spiegherebbe in gran parte l’azione sproporzionata della polizia.

Tra le compagne oggetto di rappresaglia c’erano attiviste e militanti dell’Assemblea Antimilitarista di Madrid, MOC Bilbao, Alternativa Antimilitarista MOC Canarias, Women in Black Madrid, Yayoflautas Madrid, Ecologists in Action Madrid, Desarma Madrid, CSO La Enredadera, CNT Comarcal Sur e CGT Zona Sud. Uno dei detenuti era il segretario di Azione Sociale della CGT di MCLMEX.

La CGT esprime il pieno sostegno e la solidarietà a tutte le compagne antimilitariste alle quali è stata impedita l’azione di protesta contro la Fiera delle Armi e trasmettere l’augurio di pronta guarigione alla compagna ferita dall’azione della polizia. Oltre ad aderire a tutte le azioni che il Movimento Antimilitarista chiede per rispondere a questa sproporzionata aggressione contro il diritto di protestare.

In un contesto internazionale di guerra, crisi economica e aumento dei budget militari in tutta Europa e nello Stato spagnolo in particolare, azioni come quelle del 18 maggio davanti all’aberrante FEINDEF sono un importante segno di impegno per la pace, contro tutte le guerre, contro tutti i blocchi, contro l’affare della morte.

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