Cominciamo con un gioco: scopriamo insieme il più nascosto segreto della storia umana – il plurimillenario complotto dell’acqua.
“Chiari, fresche, dolci acque… fermi tutte e tutti! L’idea che l’acqua sia benefica, anzi indispensabile alla vita, è un tragico inganno, un meccanismo con cui nascosti esseri superiori e malvagi ci controllano da sempre, impedendoci l’immortalità. Infatti gli esseri umani muoiono da sempre di moltissime malattie diverse che, però, hanno un aspetto comune: tutte le persone morte, durante la loro vita, hanno ingerito in vari modi e continuamente dell’acqua. È evidente allora che l’acqua è una sostanza che causa, a più o meno lungo andare secondo i casi e la costituzione di ciascun* di noi, le diverse malattie ed alla fine la morte. Anche chi muore piccolissimo o addirittura non riesce nemmeno a nascere ha assorbito la venefica sostanza attraverso la placenta materna!
Ai tempi degli Antichi Astronauti, è chiaro, deve essersi verificato uno scontro tra noi homo sapiens e questi esseri extraterrestri, entrambi immortali, uno scontro in cui siamo stati sconfitti. Dovendosene questi andare per la maggior parte e volendo impedire che noi potessimo creargli problemi in futuro, ci hanno condizionato a bere questo veleno trasparente ed inodore, costringendoci alla mortalità. Quelli che di loro sono restati in mezzo a noi, poiché erano dei mutaforma, si sono resi indistinguibili dai normali esseri umani e controllano da sempre le fonti idriche, creando intorno all’acqua un continuo martellamento pubblicitario prima tramite la poesia e le arti classiche, oggi attraverso i nuovi media. Adesso li troviamo ai vertici delle multinazionali dell’acqua: ci sembrano uomini come noi ma sono degli schifosi mutaforma!
C’è chi, inconsciamente, ha capito il tragico inganno ma crede di salvarsi bevendo vino, birra, infusi vari: illusi! In ognuna di queste bevande si nasconde il veleno, anzi sono stati gli stessi schifosi mutaforma di cui sopra ad inventarle per ingannare anche chi cominciava ad intuire la pericolosità dell’acqua, nascondendola nella sua forma pura. Non solo: l’acqua è pericolosa anche sul breve e brevissimo periodo, in quanto è il veicolo perfetto per ogni genere di contaminazione biologica e biochimica. Virus, batteri e veleni di vario genere che poi agiranno sul nostro corpo che, di per sé, le contrasterebbe senza problemi ma la tremenda acqua impedisce ad esso di mettere efficacemente in atto le sue difese. Anche quando il nostro corpo le incontra non diluite, comunque questo ha ingerito la venefica sostanza per anni ed anni, portandolo alla morte anche nei casi di elettrocuzione, gassificazione, ecc.
È ora che l’umanità reagisca all’inganno e riacquisisca il ruolo che le spetta tra le specie immortali, cui è stato estromessa da questa plurimillenaria congiura contro l’homo sapiens della Terra. Rifiutiamoci di bere acqua, in ogni sua forma! Attacchiamo le multinazionali dell’acqua, che ci vendono il loro prodotto asserendo che è indispensabile alla vita! Sabotiamo tutti i servizi idrici: l’“acqua del sindaco” è altrettanto venefica e, ai vertici delle aziende idriche, anche lì sicuramente ci saranno i mutaforma o degli umani venduti al millenario nemico! Rifiutiamoci di credere alle falsità della scienza, evidentemente anch’essa controllata dalle multinazionali dell’acqua e dai servizi idrici! I sintomi della sete non sono un segnale di morte ma dell’inizio del processo di disintossicazione – chi di noi ha infatti mai visto un uomo morire di sete? Nessuno, è solo un racconto fittizio, nato e mantenuto in piedi dalla propagande dei mutaforma! NO WATER!”
Usciamo dal gioco e domandiamoci perché, viste le tante bufale che girano dentro e fuori la rete, molte delle quali non hanno niente da invidiare alla nostra invenzione di un complotto dell’acqua, questa non esiste e l’ho dovuta inventare al volo. Non certo per la sua mancanza di coerenza logica e di fondatezza fattuale: come abbiamo già detto molte famose e tuttora attuali bufale sono altrettanto incoerenti ed infondate – si pensi solo alle tesi di QAnon.[1] Piuttosto, crediamo, per un motivo, per così dire, “evoluzionistico”: se mai qualcuno l’avesse presa sul serio sarebbe morto entro pochi giorni e la bufala sarebbe morta con lui e con quelli che l’avrebbero seguito nella follia, interrompendone brutalmente il meccanismo di trasmissione.[2] Quindi, una delle caratteristiche delle bufale deve essere quella di non creare sul breve/medio periodo od in maniera non immediatamente visibile danni a chi la propaganda e/o di crearne solo a terzi: quest’ultima cosa di solito avviene per le bufale del potere a danno dei dominati, la prima, quando viene creduta e propagandata da una parte dei dominati.
Intendiamoci bene: i complotti esistono davvero, sono una parte integrante e ben documentata della storia degli umani in quanto, da sempre, sono uno strumento di potere molto usato delle classi dominanti contro le classi dominate. Persino i vari gruppi internazionali di “scettici”, tradizionalmente ed ammirevolmente impegnati a smascherare fake news, paranormale e pseudoscienze, dopo un periodo in cui si erano appiattiti sulla teoria di Karl Popper, del tutto refrattaria ai dati empirici della storia umana, per cui i complotti erano necessariamente e senza eccezione destinati al fallimento,[3] attualmente si stanno riallineando alla conoscenza fattuale.[4] Il problema però è un altro: inventare continuamente “complotti” del tutto infondati è un perfetto meccanismo per permettere ai complotti veri di riuscire, in quanto la controinformazione in merito cadrebbe nel discredito generale. In altri termini, i “gomblottisti” sono dei servi sciocchi del potere.
Vediamo un esempio concreto, legato alle varie teorie del complotto intorno all’attuale pandemia (si sarebbe trattato di un virus creato in laboratorio[5] che sarebbe stato creato ad arte dagli Stati Uniti per colpire la Cina o dalla Cina per colpire il resto del mondo, i vaccini allora in fase di studio sarebbero stati un’arma per diminuire la popolazione e/o per controllare il mondo, ecc.) ed all’idea, molto diffusa all’inizio ed ancora di fatto in parte ancora presente, che le nazioni autoritarie avevano maggiori capacità di reazione e di difesa delle proprie popolazioni rispetto alle nazioni con diritti civili molto più sviluppati. Apparentemente si trattava di idee magari bislacche e/o non particolarmente fondate ma comunque nate spontaneamente: invece no.
Il 10 giugno 2020, infatti, l’Unione Europea denunciava come “soggetti esterni e alcuni paesi terzi, in particolare Russia e Cina, hanno avviato nell’UE, nel suo vicinato e nel resto del mondo operazioni di influenza mirate e campagne di disinformazione incentrate sulla Covid-19, con l’intento di boicottare il dibattito democratico, esacerbare la polarizzazione sociale e migliorare la propria immagine nel contesto della pandemia.”[6] Il potere, quando gli conviene, dice anche la verità: in effetti il rapporto/denuncia appare su questo punto ben documentato e difficile da smentire. Detto questo, la nostra opinione critica sull’Unione Europea non si muove di una virgola: quello che conta qui è che i servizi di disinformazione russi e cinesi hanno usato i “gomplottisti” come agenti di diffusione delle loro fake news.
Insomma, i “gomplottisti” che credevano di denunciare un complotto in realtà inesistente erano usati come agenti di un complotto autentico. La storia dei vaccini, tra l’altro, sembra anch’essa iniziata a partire da siti vicino al governo russo: il Journal of New Eastern Outloock, l’Oriental Review, News Front e Rebel Inside. Il che, di per sé, non significa che sia falsa – ripetiamo, il potere quando gli conviene dice anche la verità – lo è per dati oggettivi, legati alle nostre conoscenze scientifiche attuali.[7] Il che però porta alle stesse conclusioni riguardo al ruolo che i servizi internazionali – tutti – possono affidare in varie circostanze a creduloni inconsapevoli.
Giunti a questo punto e data per scontata la buona fede di chi crede nelle bufale che propaganda, come distinguere il vero dal falso ed evitare di diventare servi sciocchi del potere? La strada è una sola: controllare con attenzione la coerenza e la fondatezza di qualsiasi notizia prima di ripeterla acriticamente.
Ricercare la fondatezza di una notizia è però un’operazione complessa. In alcuni casi possediamo le competenze per giudicare, in altri termini siamo in grado di capire direttamente se la notizia supera il vaglio di determinate ed appurate conoscenze scientifiche in merito, indipendentemente dalla sua fonte – le fonti “autorevoli” del potere ed i “gomplottisti” fanno a gara nel diffondere bufale. Altre volte invece no e, anzi, questi casi sono la grande maggioranza: se dovessimo fare l’elenco delle discipline in cui non siamo competenti dovremmo citare le voci scientifiche, in senso lato, di Wikipedia. In alcune magari potremmo essere ferrati, nel 99% sicuramente no. Compiuta questa sana operazione di umiltà – senza cioè pretendere di saperne quanto e magari più di chi studia determinate cose in maniera scientifica da una vita – che fare allora?
A questo punto la questione diventa quella degli “esperti”, che è un’altra questione assai scivolosa: come fare a capire se ci possiamo fidare di essi se non possediamo in prima persona le loro competenze? Per affrontare la questione cominciamo con l’elencare e commentare le classiche “sei domande d’oro” da porsi in casi come questi.
Domanda n. 1: Chi è/sono? È la domanda preliminare da porsi: se ci dicono “la scienza dice che”, “gli esperti sono concordi”, “la letteratura in merito afferma che”, ecc. – brutto segno: ci si nasconde dietro soggetti indeterminati. È la domanda fondamentale anche perché permette di porre quelle che seguono.
Domanda n. 2: Ma è legittima la sua/loro disciplina? Ok, è vero che Galileo aveva ragione da solo contro tutto il resto del pianeta proponendo la novella scienza sperimentale; un’occhiata al fatto se la disciplina che è professata superi un minimo di vaglio di legittimità scientifica corrente non fa però mai male. Poi si può anche decidere che si tratta del novello Galileo ma sempre meglio sapere che non sapere questo genere di cose, soprattutto se non si hanno proprio competenze in merito.
Domanda n. 3: È/sono davvero un/degli esperto/i? È sempre il caso di controllare se la/le persona/e cui vogliamo rivolgerci siano effettivamente esperti nel campo.
Domanda n. 4: È/sono esperto/i proprio nella specializzazione che mi interessa? Le discipline teoriche o pratiche, specie oggi, hanno vari campi di specializzazione. Lui magari è un bravissimo avvocato ma è specializzato in diritto penale e mi sta dando consigli in una polemica condominiale, per la quale avrei bisogno di un avvocato specializzato in questa specifica branca.
Domanda n. 5: C’è consenso tra gli esperti in ciò che mi interessa? Ok, resta sempre vero che Galileo aveva ragione da solo contro tutto il resto del pianeta ma un’occhiata al fatto se l’esperto in questione è concorde con molti altri vale sempre la pena di darla. Poi si può di nuovo decidere che si tratta del novello Galileo ma, di nuovo, sempre meglio sapere che non sapere, soprattutto, ripetiamo, se non si hanno proprio competenze in merito.
Domanda n. 6: Potrebbe avere interesse a mentire? Insomma, indagando sul crollo inaspettato ed improvviso di un palazzo, sto certo a sentire anche le ragioni dell’ingegnere che lo ha progettato; devo però tenere sempre presente il fatto che potrebbe stare mentendomi per nascondere una sua eventuale colpa.
Riflettiamo su quest’ultimo punto, visto che è tirato molto spesso in ballo – in maniera però spesso impropria. Si cita cioè il fatto che le istituzioni scientifiche sono finanziate dai governi e/o dalle big corporations, per cui i loro membri sono spinti in vari modi a veicolare informazioni false utili ai loro finanziatori: il che è vero e ci sono vari casi conclamati. Ad esempio determinate ricerche sui (non) danni del tabacco[8] o, perché no, quella famigerata sul rapporto tra autismo e vaccini[9] che viene citata a sproposito da alcuni No Vax, non solo perché dimostratasi oggettivamente falsa ma anche perché era una ricerca a favore di un tipo di vaccinazione contro un’altra (quella monovalente contro le polivalenti).
Non bisogna però dimenticare che la comunità dei ricercatori effettivamente esperti su di un qualunque campo con un minimo di rilevanza è vastissima: in mezzo a loro ci sono, in maniera più o meno proporzionale al resto della società, oppositori militanti dello stato presente delle cose – dunque anche dei governi e delle big corporations. Anche fra gli altri non compresi in questa categoria, però, troviamo comunque amici, parenti, affetti legati in qualche modo a quella che può essere la nostra comunità politica, religiosa, culturale, ecc. Se vediamo che anche loro tendenzialmente concordano con l’opinione generale è allora assai probabile che essa sia vera, dato che in questo caso l’interesse a mentire appare molto ma molto basso.
Detto questo ed avendoci fatto le domande di cui sopra siamo sicuri? Al 100% no; al 99% sì. L’alternativa è quella di fidarci delle nostre opinioni soggettive che, se divergono da quelle degli effettivi esperti in un determinato campo, al 99% sono sbagliate, con in più il rischio di agire come pedine inconsapevoli di giochi più grandi di noi, in cui conoscere la realtà effettiva delle cose è l’unico strumento che può salvarci. La verità – e non solo in questo caso – è l’arma dei deboli, delle classi dominate che solo da questo possono partire per non essere più tali.
Enrico Voccia
NOTE
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/QAnon .
[2] https://medicinaonline.co/2017/03/16/si-puo-vivere-senza-bere-acqua-per-quanto-tempo/ .
[3] Vedi ad esempio POPPER, Karl Raimund, La Società Aperta e i Suoi Nemici, vol. II, Roma, Armando, 1973-1974, pp. 125-129.
[4] Si veda per esempio la posizione in merito di Massimo Polidoro, segretario del CICAP – Centro Italiano per il Controllo della Affermazioni sulle Pseudoscienze, come si può trovare, oltre che nei suoi testi, in vari interventi nel suo canale youtube (https://www.youtube.com/c/MassimoPolidoroOfficial/featured). A mio avviso il cambiamento di prospettiva è dovuto in larga parte all’aver dovuto fare i conti concretamente con vari complotti, perfettamente riusciti, della destra repubblicana negli Stati Uniti legati al trumpismo nella sua fase ascendente.
[5] Ipotesi smentita, nonostante le incomprensioni da parte di alcuni, dalla stessa oramai celebre e recente puntata di Presa Diretta, che si limita a dire che il virus si sarebbe originato in un’altra regione della Cina e sarebbe stato portato a Wuhan per essere studiato in laboratorio e di lì sfuggito all’esterno. Comunque anche quest’ipotesi è relativamente debole: la Cina come il resto del mondo industrializzato è anch’essa coperta da un reticolo di vie di comunicazione d’ogni genere, per cui il virus potrebbe essere arrivato a Wuhan anche in altri modi, nonostante la località remota in cui si sarebbe sviluppato. D’altronde, per sapere che in quella determinata grotta c’era una colonia di pipistrelli malati qualche essere umano ci deve pur essere entrato in contatto e questi poi con altri, i quali tutti non sono restati certo fermi all’interno della provincia ma si sono mossi per tutto il paese; Wuhan, infine, è un punto di attrazione notevole dei flussi di movimento interno delle persone in Cina. Inoltre, proprio perché il punto di origine è decisamente meno affollato di Wuhan, anche il fatto che la malattia si sia sviluppata lì potrebbe essere spiegato in questo modo.
[6] https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?qid=1591873061977&uri=CELEX%3A52020JC0008 . Il testo citato contiene le seguenti note: “La banca dati pubblica di www.EUvsDisinfo.eu raccoglie oltre 500 esempi di disinformazione a favore del Cremlino, mentre il SEAE descrive le attività degli Stati terzi nelle sue relazioni pubbliche di analisi.” (sulla Russia) e “Cfr. ad esempio https://euvsdisinfo.eu/eeas-special-report-update-short-assessment-of-narratives-and-disinformation-around-the-covid19-pandemic-updated-23-april-18-may/ ” (sulla Cina).
[7] http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/archivioFakeNewsVaccinazioni.jsp .
[8] https://www.linkiesta.it/2019/11/tabacco-scienza-ricerche-fumo-america/ .
[9] https://www.saluteinternazionale.info/2010/09/mmr-e-autismo-la-truffa-svelata/ .