Sono state effettuate alcune interviste random a persone in vari paesi del mondo, persone non formalmente appartenenti a schieramenti politici o sindacali, di varia età ed estrazione sociale. Le interviste sono state fatte tramite una piattaforma di messaggistica random chiamata Kik. Le domande poste sono quattro con varie possibilità di scelta, in funzione della propensione dell’intervistato di rispondere si o no, oppure di argomentare le risposte in modo più ampio e discorsivo.
Quali sono le misure prese dal governo per gestire l’emergenza Covid-19?
1. blocco parziale delle attività?
2. blocco totale delle attività?
A livello economico, quali sono le misure adottate dal governo?
1. Aiuti alle famiglie?
2. Sostegno al reddito per le persone che perdono il lavoro?
3. Aiuto per gli acquisti alimentari?
4. Social card?
Come reagiscono le persone all’emergenza Covid-19?
1. Qualche episodio di disordini nei supermercati?
2. Le persone hanno adottano una qualche forma di aiuto a livello di comunità?
Come vivi la situazione?
1. Hai paura?
2. Sei fiducioso in un epilogo positivo di questa situazione?
3. Come immagini il “giorno dopo la crisi”?
a. Torneremo ad una vita normale?
b. Il mondo non sarà più lo stesso?
c. Qualcosa deve essere cambiato nell’economia globale?
Le interviste sono in forma anonima, viene riportata la sola nazionalità dell’intervistato. Le risposte sono state di vario genere, ma lo scopo principale era quello di stimolare una considerazione generale sulla situazione emergenziale, tentando di far emergere nell’intervistato qualche spunto riflessivo circa la fase e le eventuali relazione tra la crisi COVID-19 e il modello di sviluppo che sta guidando l’economia mondiale.
Russia
Fino alla settimana scorsa le misure erano queste: a chiunque torna dai paesi a rischio viene misurata la febbre. Se ha sintomi viene ricoverato, in caso contrario deve osservare una quarantena di 14 giorni indicando alle autorità il domicilio in cui si metterà in autoisolamento. In teoria durante la quarantena dovrebbero fargli delle visite mediche e controlli per verificare il rispetto della quarantena. I residenti che hanno sintomi influenzali devono chiamare il dottore e non andare a farsi visitare. All’occorrenza vengono condotti in ospedale per visite ed esami. Chi ha sintomi ed è entrato in contatto con persone tornate dai paesi a rischio viene messo in quarantena in ospedale a prescindere da stati sintomatici o meno e gli viene fatto il test per il coronavirus.
Oltre a questo molte aziende, tra cui la mia, hanno introdotto misure di prevenzione e igiene (mantenere le distanze, disinfettare maniglie, scrivanie, tavoli… lavarsi le mani spesso, turni in mensa, niente riunioni, mascherine, ecc.). La scorsa settimana Putin ha fatto un discorso alla nazione in cui ha annunciato che questa settimana sarebbe stata non lavorativa, cioè in sostanza tutte le aziende, tranne quelle che lavorano a ciclo continuo o in settori fondamentali (alimentari, farmaceutica, energia, ecc.), devono considerare la settimana in corso come una settimana di ferie pagate e aggiuntive (non vanno a diminuire il monte ferie accumulato) per tutti i lavoratori. Quindi stop alle aziende non essenziali. Oltre a ciò a Mosca e in molte regioni del paese, a seconda del numero dei contagi, hanno introdotto l’obbligo di osservare l’isolamento in casa, più o meno come in Italia. Molto facile che queste misure verranno prorogate, ma ad oggi ancora non si sa.
Il governo ha annunciato che verranno prese le seguenti misure a sostegno di famiglie e imprese:
- fino a fine anno i giorni di malattia saranno pagati basandosi su non meno del salario minimo mensile;
- i sussidi di disoccupazione vengono alzati fino al livello del salario minimo mensile, cioè da 8.000 a 12.000 rubli circa;
- per famiglie e società unipersonali che hanno perso oltre il 30% del loro reddito viene prevista la possibilità di congelare mutui e ipoteche;
- alle piccole e medie imprese (elenco in preparazione) sarà concesso di congelare il pagamento di tutte le tasse tranne la NDS (l’IVA in Russia ndr) per 6 mesi, i debiti contratti e saranno per loro congelate per 6 mesi le procedure di fallimento;
- le cosiddette “spese sociali” (contributi pensione, contributi sanitari, ecc.) che le piccole e medie imprese pagano sugli stipendi passeranno dall’aliquota 30% al 15% sulla parte di stipendio che supera il salario minimo mensile. Questa misura sarà di carattere permanente e non temporaneo;
- la tassa su redditi e dividendi che entrano in Russia dai paradisi fiscali viene alzata al 15 per cento;
- viene introdotta una tassa del 13% sui profitti da investimenti (azioni, obbligazioni, ecc.) che superano il valore di 1.000.000 di rubli.
Le reazioni della gente all’epidemia, o almeno delle persone con cui ho a che fare io, fino al discorso di Putin per la maggioranza si mostravano indifferenti; dopo il discorso di Putin in molti si sono alquanto sensibilizzati. Io non ho mai visto casini in negozi e supermercati. Quando ho telefonato per avere informazioni su cosa fare in caso di quarantena per chi ritorna dai paesi a rischio mi hanno detto che ci sono dei volontari che possono andare a fare la spesa per te.
Non sono spaventato per la malattia in sé. Penso che presto o tardi l’epidemia finirà come sono finite tutte le epidemie prima di questa. Secondo me, alla fine di questa epidemia, il mondo non tornerà quello di prima, anche se non saprei esattamente come. Spero che sarà una buona occasione affinché ci sia una rivalutazione di quelle che devono essere le priorità in generale (banalmente: pensare di più agli investimenti nella sanità pubblica e meno agli utili e ai dividendi delle multinazionali), ma temo che sarà una pia illusione. Ci sono rischi concreti e già sta succedendo, tipo in Ungheria, che alcuni governi ne approfittino per rafforzare l’autorità statale a spese della democrazia. Un grosso punto di domanda è come ne uscirà l’Unione Europea, se dovesse risultare chiara la tendenza di mettere sempre e comunque il business davanti a tutto, anche alle emergenze umanitarie all’interno dei suoi stati (membri ndr), darà un sostegno enorme ai movimenti populisti e sovranisti e agli occhi di sempre più persone la sua esistenza e/o appartenenza sarà sempre meno giustificata. Comunque è sicuro che ci aspetta un’altra crisi economica bella tosta.
In generale penso che i cambiamenti, come quelli che sta portando questa epidemia non sono male in sé, quando le cose cambiano anche noi dobbiamo cambiare. Come, non lo so: sta a ognuno di noi capirlo.
USA (California)
In California si sta procedendo per fasi successive, da una chiusura parziale si è arrivati ad una chiusura forzata di molte attività, rimangono ancora aperte solo quelle per le esigenze di base come farmacie, negozi di alimentari, distributori di benzina e alcuni ristoranti sono aperti ma solo per la consegna a domicilio.
A partire dal 1° aprile avremo un coprifuoco nel senso che nessuno può star fuori a meno che non sia per un’emergenza o per motivi di lavoro. Il governo invierà assegni da 1.200 dollari a tutti i cittadini che sono stati licenziati a causa del tempo di quarantena (aiuti in caso di aiuti e legge sulla sicurezza economica). Inoltre, possiamo chiedere aiuto alla banca alimentare e richiedere aiuto per generi alimentari.
Ci sono programmi per aiutare le famiglie a basso reddito o bisognose di cibo o denaro, questo sostegno è rivolto anche agli adulti di età superiore ai 60 anni.
Alcune attività governative e non governative continuano a pagare ai propri dipendenti lo stipendio regolare, ma alcune aziende non aiutano o non pagano nulla ai propri dipendenti. Le amministrazioni pubbliche che inviano assegni e le banche alimentari sono aperte per le persone che ne hanno bisogno. Ci sono carte EBT, il trasferimento elettronico di benefici è un sistema che consente ai dipartimenti di welfare statali di erogare benefici tramite una carta di pagamento codificata magneticamente, utilizzata negli Stati Uniti. Ha iniziato le sue operazioni nel 2004. Il pagamento mensile EBT medio è di 125 dollari per partecipante. Oppure SNAP il Programma di assistenza nutrizionale supplementare, meglio noto come food stamp.
La maggior parte delle persone qui in California sta seguendo le linee guida del Coronavirus per l’America del presidente Trump sul rimanere a casa e su come mantenersi al sicuro, lavarsi le mani per 20 secondi, mantenere la distanza dalle altre persone (6 piedi), ecc. Le cose non sono assolutamente le stesse dall’inizio di Covid-19, le persone hanno difficoltà a trovare alcuni dei prodotti di base per questa quarantena come carta igienica, tovaglioli, disinfettante per le mani, salviette disinfettanti e alcuni dei prodotti alimentari come uova, latte, riso, fagioli e pasta. Di conseguenza i negozi dovevano adottare degli accorgimenti, tra cui la pubblicazione all’ingresso di quanti prodotti di base possono essere acquistati per famiglia. Ad esempio, in alcuni negozi non è consentito acquistare più di un gallone di latte, si può comporare solo una dozzina di uova, una confezione di carta igienica con 8 rotoli, una confezione di salviette con 5 sacchetti piccoli.
Non ho sentito nulla di alcun aiuto nella mia comunità. Nel mio piccolo cerco di mantenere la calma e di non stressarmi pensando che questa brutta situazione passerà presto o tardi, e cercando anche di rimanere positivo per non cadere nella depressione, so che questo è l’unico modo per sbarazzarsi di questo virus, stando a casa. Ho un po’ paura ma sto cercando di non concentrarmi su quello che sta succedendo.
Cerco di rimanere positiva pensando che supereremo questa crisi seguendo le linee guida e seguiremo gli ordini di blocco o arresto per la propria sicurezza. Immagino che le persone riprenderanno le loro vite insieme, torneranno alle loro routine e forse le persone saranno più consapevoli dell’igiene, penso che le persone saranno più diligenti con le buone pratiche igieniche.
Penso che torneremo alla vita normale. Ma spero che le persone diventino più consapevoli del nostro pianeta, spero che diventeremo più sostenitori dell’ambiente, più eco-compatibili. Penso che il governo dovrebbe avere un budget sufficiente per aiutare tutte le persone per quanto riguarda la razza, o lo stato della migrazione, in America il presidente Trump non invierà aiuti di soccorso (1.200 assegni) a persone o famiglie illegali e secondo me è davvero ingiusto perché pagano anche le tasse e per questo motivo e altro ancora devono essere sostenute.
A cura di J.R.