In ricordo di Giovanni Stiffoni (1974-2024)

Uno storico innamorato di Rio e dell’Anarchia

Ci uniamo al cordoglio della famiglia, delle compagne e dei compagni di Rio de Janeiro per la prematura e improvvisa scomparsa, il 6 novembre 2024 all’età di cinquant’anni, di Giovanni Stiffoni. Originario di Milano e cittadino del mondo, Giovanni era un fervente attivista anarchico, ricercatore e storico di raffinate qualità, uomo di spirito libero, viaggiatore e allegro affabulatore, che aveva trovato a Rio negli ultimi dieci anni della sua vita un luogo dove sentirsi a casa.

Persona sensibile, molta cara e stimata da tutti, ha vissuto coltivando i suoi amori: per la sua compagna di vita, per la ricerca e per l’attivismo libertario. Prima di trasferirsi definitivamente in Brasile aveva passato una quindicina d’anni, per studio e lavoro tra la Francia e la Spagna. Innamorato di Rio e dell’anarchia aveva progettato di rimanervi per proseguire la sua carriera di docente universitario. Aveva partecipato alle grandi mobilitazioni popolari del 2013-2014.

Nel 2012 conseguiva il dottorato in Storia e Civiltà Moderna e Contemporanea all’Università di Bordeaux con una tesi, poi pubblicata, su «Camillo Berneri (1897-1937). Mythes, racines et réalités d’un intellectuel anarchiste

La ricerca lo aveva portato a frequentare diversi archivi anarchici italiani e spagnoli, in particolare l’Archivio Famiglia Berneri-Aurelio Chessa a Reggio Emilia, e l’Archivo de la Guerra Civil a Salamanca. È stato docente di Lingua e Storia italiana nelle università di Nizza, Bordeaux e Malaga. A Rio de Janeiro, come docente-ricercatore è stato professore di Storia Contemporanea alle università statali di Rio (Unirio) e di Niterói (UFF). Attualmente stava svolgendo una ricerca di post-dottorato alla Universidade Statale di Rio de Janeiro (UERJ) sui rapporti fra anarchici italiani emigrati in Brasile nei primi del ‘900 e le comunità locali.

Come attivista aveva fatto parte della disciolta Liga Anarchica di Rio e frequentava attualmente i locali gruppi anarchici. Era uno dei curatori più attivi dell’Instituto de Estudos Libertários [ https://ielibertarios.wordpress.com/inicio/ ].

Sempre presente nelle riunioni e negli incontri dei militanti, così come negli ambiti di studio e di ricerca, vi infondeva buonumore ed empatia. Poliglotta, era instancabile traduttore di conferenze, articoli e lezioni dal francese e dall’italiano in portoghese. Con Giovanni si perde uno studioso e un compagno bravo e gentile, un “militante della causa anarchica”, amato per la sua “allegria coinvolgente”.

(a cura di C.R e G.S.)

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