Erdogan assassino‭!

‬In occasione delle giornate di solidarietà internazionale con la resistenza alla violenza di Stato del governo turco in Kurdistan e in sostegno alle esperienze di autogoverno sotto attacco militare,‭ ‬anche a Torino si sono svolte numerose iniziative.‭

Nel pomeriggio di sabato‭ ‬31‭ ‬ottobre un corteo aperto dagli striscioni della comunità curda torinese da Porta Palazzo,‭ ‬attraversando le vie del centro ha raggiunto la centralissima piazza Castello.‭
‬La notte precedente scritte,‭ ‬striscioni e vernice su un bombardiere hanno denunciato la complicità di Finmeccanica,‭ ‬il colosso dell’industria bellica italiana,‭ ‬con il governo turco.‭

Su‭ ‬indymedia Svizzera è comparso un comunicato corredato da foto che vi riportiamo di seguito.‭
‬“Venerdì‭ ‬30‭ ‬ottobre su uno dei tanti monumenti militaristi di piazza Castello è stato appeso lo striscione‭ “‬Erdogan assassino.‭ ‬Finmeccanica complice‭”‬.‭

In serata sui muri della Microtecnica,‭ ‬è comparsa la scritta‭ “‬Chiudere le fabbriche di morte‭”‬.‭
‬Nella notte sulla rotonda nei pressi dello stabilimento Alenia di corso Marche a Torino è stato affisso uno striscione con la scritta‭ “‬Erdogan assassino.‭ ‬Finmeccanica complice‭”‬.‭ ‬Il bombardiere AMX che si trova al centro della rotonda come monumento alle produzioni di guerra è stato imbrattato con vernice rosa e nera.‭

Il colosso armiero italiano Finmeccanica,‭ ‬di cui fa parte l’Alenia,‭ ‬fornisce da decenni aerei da guerra ed elicotteri,‭ ‬che in questi mesi l’esercito turco sta usando nella repressione delle esperienze di autogoverno nel Bakur,‭ ‬il Kurdistan turco.‭
‬Striscioni e vernice sono un piccolo segno di concreta solidarietà ed appoggio alla lotta delle popolazioni del Bakur,‭ ‬del Rojava e delle montagne del Kurdistan iracheno per un mondo senza frontiere,‭ ‬né stati,‭ ‬dove le comunità locali si autogovernino.‭

Finmeccanica e governo italiano sono complici dei massacri del governo turco.‭
‬Le fabbriche di morte sono a due passi dalle nostre case.‭
‬Quelle fabbriche vanno chiuse.‭
‬Solidarietà a chi resiste alla violenza dello Stato Turco‭!
‬Antimilitaristi‭”

Il‭ ‬24‭ ‬luglio le forze di sicurezza turche danno il via ad una vastissima operazione militare antiterrorismo,‭ ‬l’obiettivo dichiarato è l’ISIS,‭ ‬ma in realtà la repressione di abbatte con estrema durezza sia sugli attivisti politici sia sulla popolazione civile kurda.‭ ‬In poco più di due mesi sono oltre‭ ‬100‭ ‬i civili‭ (‬uomini,‭ ‬donne,‭ ‬anziani e bambini‭) ‬uccisi dalle forze speciali turche,‭ ‬numerose città sono state sottoposte al coprifuoco,‭ ‬polizia e militari assediano,‭ ‬torturano e massacrano la in un crescendo di orrori.‭

Le barbarie contro i civili vanno avanti anche oggi in un silenzio assordante.‭
‬Inoltre quasi‭ ‬3000‭ ‬persone sono state arrestate con l’accusa di essere militanti o simpatizzanti del PKK.‭ ‬Nel mirino c’è il partito dei popoli democratici‭ (‬HDP‭)‬,‭ ‬che alle elezioni di primavera è riuscito a superare lo sbarramento elettorale del‭ ‬10%.‭ ‬Molti sindaci sono stati sollevati dal loro incarico e incarcerati per‭ “‬appartenenza ad un organizzazione terroristica‭”‬.‭

Nel mirino c’è comunque un’esperienza di autogoverno locale,‭ ‬che dal Rojava al Bakur dimostra nei fatti che lo Stato e i confini,‭ ‬possono essere superati da una pratica che ne fa a meno,‭ ‬liberandosi delle logiche nazionaliste ed escludenti,‭ ‬come dalla pretesa di sottomettere la società ai dicktat religiosi.‭

Il vero terrorista è Erdogan.‭ ‬In questi mesi sono state ampiamente dimostrate le collusioni di settori dei servizi segreti e dell’esercito turco con miliziani dell’ISIS,‭ ‬ampiamente sostenuta dalla Turchia con il passaggio di armi e rifornimenti.‭
‬Anche in Italia è possibile mettersi di mezzo.‭

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