L’area del podere “Loghino” tra la Via Aurelia e Coteto è stata venduta dal Comune di Livorno a privati per un valore sottostimato. Insieme ad altre simili transazioni anche questa è finita in un’inchiesta per corruzione e abuso d’ufficio.
Sosteniamo ogni iniziativa che con pratiche di lotta denunci la compiacenza delle amministrazioni pubbliche verso gli interessi privati e si opponga alla speculazione.
Abbiamo visto come nel caso degli Orti Urbani di Via Goito l’azione diretta e l’autogestione siano riusciti a fermare la cementificazione e la speculazione, tutelando i beni collettivi sottraendo sei ettari di verde alle mire di costruttoti e amministratori.
La lottizzazione a Coteto è solo l’ultimo episodio, dopo piani regolatori e varianti che hanno stravolto le aree a verde e gli spazi agricoli della città, sconvolto l’assetto idraulico, mentre l’edilizia popolare è sempre più ridotta e malmessa.
Al di là dei casi di corruzione contestati la svendita degli immobili e terreni pubblici ha portato negli ultimi venti anni a cedere ai privati spazi che avrebbero potuto essere utilizzati dalla collettività..
Si trovano milioni di euro per l’ippodromo, e la Torre della Cigna è ancora in possesso dei proprietari che una trentina di anni fa vi avevano dovuto rinunciare per 600 milioni di lire di IVA evasa. Intanto l’edilizia scolastica resta al palo, con scuole costrette a spezzatini, doppi turni e classi pollaio.
Il “Loghino” è solo l’inizio, continuiamo la lotta.
Federazione Anarchica Livornese