Modena - Siamo tutti/e antifascisti/e!
Sulla giornata di sabato 16 gennaio
L’avevamo detto: nonostante il divieto della questura, ci saremmo comunque trovati in Piazza Matteotti, e da lì ci saremmo mossi liberamente per Modena, e così è stato. La nostra presenza sarebbe stata visibile, l’avevamo promesso, e lo è stata sicuramente per i fascisti di Forza Nuova, nascosti dietro i cordoni delle “forze dell’ordine”, rinchiusi in piazza Redecocca e costretti ad uscire dal lato opposto, scortati fino alle auto dalla polizia, “accompagnati” dai nostri cori fino alla fine.
Eravamo infatti presenti nel presidio spontaneo che si è formato in Corso Canalchiaro, davanti all’accesso blindato di piazza Redecocca, e rivendichiamo questa nostra presenza, convinti di essere stati nel luogo giusto, in quanto antifascisti/e e antiautoritari/e, il giorno in cui una piazza viene concessa per un comizio fascista dopo che a Modena non succedeva da anni.
Dove la polizia ha pericolosamente sparato lacrimogeni ad altezza uomo, nonostante i successivi complimenti del sindaco Muzzarelli per “l’ottima gestione” della situazione; dove i fascisti di Forza Nuova, armati di bastoni, hanno provato ad attaccare gli antifascisti mentre le “forze dell’ordine” restavano schierate contro di noi; dove i presenti hanno fatto capire a Forza Nuova che questa città non li vuole.
Ogni volta che i fascisti proveranno a ottenere legittimità noi saremo lì a ricordargli che Modena è e resterà antifascista!
Spazio Sociale Libera
Reggio Emilia
“I dimenticati che non dimenticano”
Il 23 gennaio si è tenuto, presso il circolo C. Berneri di Reggio Emilia, l’oramai annuale appuntamento “I dimenticati che non dimentichiamo”: dibattiti e incontri per parlare di tutti quegli individui perseguitati dal regime nazista che, in qualche modo, sono stati rimossi dal discorso pubblico. Negli anni scorsi abbiamo affrontato lo sterminio dei disabili, la persecuzione dei prigionieri politici, lo sterminio delle popolazioni zigane, il genocidio degli ebrei delle aree slave, quest’anno ci siamo occupati della persecuzione degli omosessuali sotto il regime nazista. Un argomento che avevamo già affrontato tre anni fa ma che ci è sembrato importante riproporre a causa della marea reazionaria e clericale che si è ricompattata intorno alle parole d’ordine “difesa della famiglia tradizionale” e “no alla teoria gender”, organizzando l’evento insieme al collettivo Variabile Indipendente, che si occupa di tematiche di genere.
L’incontro si è aperto con un excursus storico, curato da un compagno della Federazione Anarchica Reggiana, sui tratti salienti delle persecuzioni naziste contro gay, lesbiche e transessuali, ricordando anche come queste persecuzioni, per quanto in forma attenuata fossero presenti anche nelle democrazie liberali e in URSS. È stato poi proiettato il documentario “Paragraph 175”, contentente diverse testimonianze di sopravvissuti allo sterminio, alcuni con il duplice stigma di ebrei e di omosessuali.
Infine vi è stato l’intervento delle compagne del Collettivo Variabile Indipendente su che cosa voglia dire fare politica di genere al giorno d’oggi. A questo intervento è seguito un ampio dibattito che ha tentato di sviscerare molti dei temi affrontati dalle compagne.
Altri interventi si sono ricollegati a quanto detto nella relazione storica di apertura, e alle testimonianze presenti nel documentario, per sottolineare come la persecuzione di chi ha una sessualità differente rispetto a quella “moralmente accettata” sia continuata, in Europa, anche nei decenni successivi alla sconfitta del nazifascismo e di come negli ultimi anni si stia assistendo ad un recupero in senso capitalista delle istanze di emancipazione sessuale, con la creazione di nicchie di mercato che garantiscono la legittimità in una società fondata sulla merce.
L’incontro è stato partecipato da più di trenta persone, molte delle quali si sono poi fermate per la cena di autofinanziamento.
l’incaricato
MILANO – Opuscolo solidale con il Rojava
Come FAM abbiamo raccolto articoli e comunicati apparsi su Umanità Nova dedicati alla lotta del Rojava e alla resistenza di Kobane. Ne è uscito un opuscolo fotocopiato di 76 pagine che mettiamo a disposizione degli interessati, a sostegno sia delle iniziative di solidarietà che della stessa Umanità Nova. Possiamo inviarlo sia in formato doc che in pdf, in modo che sia facilmente riproducibile in loco.
Per info scrivere a : faimilano@tin.it
ELENCO LIBRERIE OVE E’ POSSIBILE TROVARE LE EDIZIONI ZERO IN CONDOTTA
Torino: Comunardi, Belgravia, Stampatori, Melograno
Bussoleno (TO): Città del sole
Giaveno (TO): Il Ponte
Pinerolo (TO): Volare
Biella: Robin
Alba (CN): La Torre
Asti: Musso
Genova: Amico ritrovato, Nuova Bozzi
La Spezia: Contrappunto, Equilibrio
Milano: Utopia, Hoepli, Seirosso, Fastbook negozio
Brescia: Nuova Rinascita, Centro Libri
Vicenza: Galla
Conegliano (TV): Libreria COOP
Bologna: Modo
Carpi: Fenice
Lucca: Centro Documentazione, Luccalibri
Roma: anomalia, Fahrenheit,
Napoli: Immanenza
Aversa (CE): Quarto Stato
Catania: Cavallotto
Trieste: Indertat
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