Brevi dal mondo del lavoro

Contratto sanità:‭ ‬meno salario e‭ ‬più tribolazione
Il‭ ‬rinnovo del contratto‭ ‬dei lavoratori del pubblico impiego è stato varato nella‭ ‬Legge di Stabilità‭ ‬2016‭ ‬dal‭ ‬Governo Renzi.‭ ‬La somma stanziata per il rinnovo dei contratti dovrà essere divisa per i tre milioni e centomila dipendenti della Pubblica amministrazione.‭ ‬Secondo i dati forniti dal quotidiano economico Italia Oggi,‭ ‬il calcolo sulla base dello stanziamento di‭ ‬300‭ ‬milioni di euro per il rinnovo contrattuale previsto nella Manovra votata produrrà un aumento di stipendio di appena‭ ‬10‭ ‬euro lordi mensili,‭ ‬che al netto delle tasse,‭ ‬corrisponderebbero a circa sette euro.‭ ‬Il Contratto Collettivo Nazionale è bloccato‭ ‬dal‭ ‬2009,‭ ‬così come ogni aumento salariale.‭ ‬In questi ultimi anni il settore pubblico è diventato quel pozzo senza fondo dove i vari Governi sono andati ad attingere per fare cassa infischiandosene delle conseguenze che questo avrebbe avuto sui diritti fondamentali erogati.‭ ‬In questi anni il susseguirsi dei vari governi è stato accomunato tra di loro dall’arroganza‭ ‬verso‭ ‬i lavoratori pubblici.‭ ‬I quali sono stati perseguitati,‭ ‬offesi,‭ ‬squalificati e repressi con provvedimenti disciplinari,‭ ‬emarginati e messi con le spalle al muro ad ogni accenno di protesta verso questo sistema marcio.‭ ‬Al progressivo aumento degli oneri e delle responsabilità,‭ ‬è stato corrisposto una graduale e drastica riduzione di risorse e di garanzie salariali che avrebbero dovuto garantire il mantenimento del potere di acquisto.‭ ‬I lavoratori hanno pagato sulla loro pelle l’inerzia dei sindacati confederali,‭ ‬autonomi e corporativi,che non hanno fatto alcuna azione per contrastare questa aggressione anzi,‭ ‬complici,‭ ‬hanno favorito questo scempio concertando un peggioramento sostanziale.‭ ‬A fronte di questa ennesima fregatura per i lavoratori,‭ ‬Il Governo lascia trapelare che per rinnovare i contratti‭ ‬potrebbero passare inoltre ancora diversi mesi,‭ ‬senza considerare che la parte normativa sarà condizionata dalla volontà del Governo di imporre un peggioramento della situazione dei lavoratori in maniera rilevante e dove un gioco fondamentale sarà determinato anche dalla riforma della pubblica amministrazione del Governo Renzi‭ ‬approvata ad agosto.‭ ‬Noi pensiamo che il Governo con una mossa astuta abbia messo a tacere chi reclama giustizia dopo la sentenza della Corte costituzionale pubblicata nella Gazzetta Ufficiale lo scorso‭ ‬29‭ ‬luglio,‭ ‬con la quale la Consulta aveva dichiarato illegittimo il blocco degli stipendi,‭ ‬disciplinato dall’infame Decreto legge numero 78‭ ‬del‭ ‬2010.‭ ‬Di fatto,‭ ‬sblocca la contrattazione peggiorandola.‭ ‬Forse per il Governo il contratto del pubblico impiego non è mai stato una priorità,‭ ‬ma lo è invece per i lavoratori pubblici che in questi anni hanno‭ ‬perso il proprio salario che è fermo da oltre‭ ‬6‭ ‬anni.‭ ‬Il governo non vi svuota solo le tasche,‭ ‬vi preclude la possibilità di un futuro sereno,‭ ‬vi sta dicendo oggi:‭ “‬stenterai per campare ancora per anni o per il resto della tua vita‭”‬,‭ ‬giacchè le nuove condizioni contrattuali sono nettamente sfavorevoli rispetto al‭ “‬caro vita‭” ‬che loro stessi hanno determinato.‭ ‬Come USI crediamo sia necessario‭ ‬che i lavoratori si liberassero dai freni e dalla dipendenza da partiti e da sindacati di mercato.‭ ‬Occorre che tutti facciano sentire la loro voce e contrastare sia i mercanti di palazzo sia quelli di finta opposizione.‭ ‬Esigere con forza,‭ ‬per noi e per i cittadini,‭ ‬condizioni corrette di lavoro e il rispetto dei diritti fondamentali quali quelli all’istruzione e alla salute.
Ci stanno prendendo in giro‭!!
SVEGLIATEVI GENTE….‭ ‬SVEGLIATEVI‭!
Unione Sindacale Italiana‭
Federazione Nazionale Sanità

Francesco e Francesca in sciopero della fame per protesta
Solo una riflessione.‭ ‬Sono notizie che non si vorrebbero mai pubblicare,‭ ‬che non ti fanno dormire la notte e costano tempo,‭ ‬fatica immane e il coinvolgimento di persone per bene messe alla gogna dall’avidità di pochi.‭ ‬Avere le carte,‭ ‬conversazioni,‭ ‬le prove di quanto si scrive non ti rende meno inquieto.‭ ‬Poter documentare le tue denunce ti fa solo dormire sonni tranquilli perché sai,‭ ‬certo che lo sai,‭ ‬che l’animale ferito proverà a colpirti,‭ ‬a farti male.‭ ‬In quel momento sarai solo e dovrai essere disposto a pagare tutte le conseguenze.‭ ‬Devi essere disposto a mettere sotto schiaffo la tua famiglia.‭ ‬Dedico a loro il mio lavoro tutti i giorni.‭ ‬Senza il loro sostegno non avrei la forza e gli strumenti per scavare.‭ ‬La serenità sta nell’aver fatto fino in fondo ciò che dovevi,‭ ‬ciò per cui hai deciso di fare il giornalista e non altro nella vita.‭ ‬E poi la fierezza di lasciare l’eredità più grande a tuo figlio.‭ ‬Non i soldi,‭ ‬ma la schiena dritta per poter affrontare la vita con determinazione.‭ ‬Poi,‭ ‬chi vivrà vedrà.‭ ‬E anche se questo non è un paese in cui ognuno sta dove dovrebbe stare,‭ ‬ci sarà un Tribunale a Berlino.‭ ‬Chiudo con un pensiero a chi sta tentando di farci desistere in ogni modo:‭ ‬non è aria.‭ ‬Si va fino in fondo.‭ (‬Antonio Loconte giornalista con la schiena dritta‭)
Non crediamo ci sia molto da aggiungere a questa‭ – ‬chiara e netta‭ – ‬presa di posizione di chi‭ – ‬unitamente a Francesca Mangiatordi e Francesco Papappicco‭ – ‬ha deciso di metterci la faccia‭ (‬ed il cuore‭) ‬denunciando il malaffare e le corruttele nella‭ (‬mala)sanità pugliese.‭ ‬Che ha reagito sottoponendo,‭ ‬entrambi a provvedimenti disciplinari tanto ridicoli quanto inconcludenti nella forma e nella sostanza poiché si sostanziano per quel che sono ovvero‭ ‬il frutto della repressione che viene messa in atto dai padroni quando si sentono minati nei loro affari.‭
Loconte‭ – ‬dal canto suo‭ ‬-‭ ‬rappresenta la Stampa libera da padroni,‭ ‬non allineata,‭ ‬scevra da preconcetti e autentica rara residuale espressione del miglior giornalismo d’inchiesta,‭ ‬tanto da esser stato,‭ ‬due anni or sono,‭ ‬oggetto di minacce di morte per aver scoperto e denunciato senza remore gli scandali nel‭ ‬118‭ ‬pugliese.
Da questa mattina Francesco Papappicco e Francesca Mangiatordi all’ospedale della Murgia ricominciamo la protesta con‭ “‬catene e sciopero della fame‭” ‬fin quando non sarà ritirato il provvedimento della Censura a Francesca e gli assurdi procedimenti disciplinari a carico di Francesco.‭ ‬Vogliamo che si faccia piena luce sul complotto ordito contro Francesco,‭ ‬Francesca e Loconte.‭ ‬L’estrema forma di protesta intrapresa dai due medici del‭ ‬118‭ ‬e del pronto soccorso del‭ “‬Perinei‭” ‬di Altamura non nuocerà in alcun modo il servizio pubblico dal momento che i‭ ‬2‭ ‬sanitari‭ – ‬pur in sciopero della fame‭ – ‬continueranno a prestare la loro attività al servizio della collettività locale.
Contro la ragion di‭ “‬Stato‭” ‬che assolve corrotti e corruttori‭ (‬ovvero sé stesso‭);
CONTRO LE CENSURE,‭ ‬I BAVAGLI,‭ ‬LE PURGHE‭!!!
Per una sanità senza profitto‭!
USI-AIT Puglia

Corteo a Bologna in ricordo di Masetti e contro tutti gli eserciti
Nella giornata di sabato‭ ‬31‭ ‬ottobre è stato organizzato a Bologna un corteo per ricordare l’anniversario del gesto significativo dell’anarchico Augusto Masetti che,‭ ‬nel fine d’ottobre del‭ ‬1911,‭ ‬nella caserma Cialdini sparò al colonnello che incitava la truppa ai massacri a sostegno della decisione del governo di invadere la Libia.‭ ‬L’iniziativa promossa dal locale Circolo Anarchico Berneri,‭ ‬alla quale il Comitato USI antimilitarista e contro la guerra aveva dato l’adesione,‭ ‬pur nella cornice della rievocazione storica affrontava le tematiche dell’antimilitarismo e contro tutte le guerre rapportate ai gironi d’oggi.‭ ‬Dopo un ottimo pasto consumato presso la sede di Porta S.‭ ‬Stefano alle‭ ‬15,30‭ ‬partiva il corteo con in testa lo striscione‭ “‬No a tutti gli eserciti‭” ‬e a seguire le bandiere degli anarchici e dell’Unione Sindacale Italiana percorrendo le vie verso la caserma Cialdini,‭ ‬mentre le trombe dall’auto spiegavano i motivi della manifestazione sia per l’aspetto storico che sulla necessità di opposizione alle politiche belligeranti di quelli che ci governano,‭ ‬sia verso l’aspetto di guerra esterna che interna,‭ ‬intervallate dalle musiche e canzoni dell’internazionale e di De Andrè.‭ ‬La gente ai lati delle strade si fermava incuriosita ed attenta alle nostre comunicazioni.‭ ‬Quando si è arrivati al luogo molto vicino alla caserma Cialdini la questura ha modificato gli accordi presi,‭ ‬vietando al corteo di arrivare fin sotto le mura della caserma,‭ ‬dove al mattino era già stata posata,‭ ‬senza chiedere permesso,‭ ‬una targa in marmo nel ricordo di Augusto Masetti.‭ ‬E‭’ ‬stato concesso solo ad una delegazione ristretta di portare una corona che ricordava il nostro impegno contro tutte le guerre.‭ ‬In questo frattempo si sono susseguiti diversi interventi di nostri compagni,‭ ‬tra i quali Enrico dell’USI che,‭ ‬partendo dal ricordo del gesto importante e generoso di Masetti che segnò pesantemente la propria vita,‭ ‬condannato per anni negli istituti manicomiali nel tentativo del regime di squalificare il suo gesto,‭ ‬fino ad arrivare alle prove difficili che il movimento anarchico e la stessa USI dovette affrontare con l’avvento della prima guerra mondiale,‭ ‬che produsse massacri fratricidi,‭ ‬consolidando uno spirito anarcosindacalista e antimilitarista fino ai giorni d’oggi.‭ ‬L’USI è stata sempre in prima linea a scioperare‭ ‬ogni qual volta i vari governi proclamavano le guerre,‭ ‬cosiddette umanitarie,‭ ‬provocando sempre morti innocenti,‭ ‬distruzioni e disastri come in Afghanistan,‭ ‬in Irak,‭ ‬in Libia,‭ ‬producendo mostri come lo Stato dell’Isis di cieco fanatismo islamico,‭ ‬una minaccia per tutti e che la popolazione‭ ‬curda in questo momento è impegnata ad ostacolarne l’espansione,‭ ‬pur con pochi mezzi,‭ ‬alla quale va data tutta la nostra solidarietà.‭ ‬E‭’ ‬stata ribadita la nostra avversione a tutte le missioni falsamente umanitarie,‭ ‬contro tutte le fabbriche di armi e del loro nefando commercio‭ ‬,‭ ‬contro tutte le spese militari che,‭ ‬oltre a provocare morte e distruzione,‭ ‬sottraggono grandi risorse al diritti alla salute,‭ ‬all’istruzione,‭ ‬all’abitare‭ ‬,al sostegno dei più bisognosi.‭ ‬E‭’ ‬stato ribadito come la struttura militare è solo una macchina di annientamento della persona umana e l’utilizzo dell’esercito per la sicurezza nel territorio sia un atto di vero masochismo.‭ ‬L’unica soluzione possibile,‭ ‬è stato ribadito,‭ ‬per la sicurezza ed il benessere per tutti è liberarsi dello Stato che opprime e dei padroni che sfruttano,‭ ‬con la pratica delle comunità autogestite nell’interesse generale e non per il profitto di pochi.‭ ‬E‭’ ‬seguito l’intervento di Colby,‭ ‬segretario dell’USI,‭ ‬che ha ribadito l’importanza e la grandezza del gesto di Masetti contro la guerra.‭ ‬Una figura da inserire nelle‭ “‬figurine‭” ‬in sostituzione di quelle dei calciatori collezionati,‭ ‬come riconoscimento del suo atto eroico,‭ ‬assieme da riportare a tutti quei veri eroi nelle lotte sociali.‭ ‬Ha ribadito il nostro antimilitarismo lamentando il furto sui salari,‭ ‬dirottati per finanziare fabbricare di armi e strumenti di distruzione varie.‭ ‬I nostri salari vengono usati,‭ ‬senza il nostro consenso,‭ ‬anche per il finanziamento delle forze del‭ “‬disordine‭”‬,‭ ‬quei‭ “‬corpi‭” ‬addetti alla repressione contro chi protesta,‭ ‬invece di permetterci di lavorare meno ore e meno anni per andare in pensione.‭ ‬Ha criticato i‭ “‬pacifinti‭” ‬che si oppongono solo a parole,‭ ‬ma non sono presenti nelle mobilitazioni reali come quella presente.‭ ‬Ha espresso l’impegno a proseguire la battaglia del riconoscimento del valore del gesto di Masetti anche nelle ricorrenze future e del nostro antimilitarismo sempre.‭ ‬Nel frattempo la delegazione ha fatto ritorno e a questo punto la manifestazione si è sciolta.‭ ‬Si segnala la presenza,‭ ‬oltre naturalmente dei compagni e compagne di Bologna,‭ ‬di quanti venuti da Milano,‭ ‬da Modena,‭ ‬da Venezia,‭ ‬da Novara,‭ ‬ecc.‭ ‬Una presenza molto consistente di polizia e digos ha accompagnato il corteo per l’intero percorso.
E.‭ ‬M.

a cura di Enrico Moroni

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