A Monteverde una rosa sempre più rossa

Domenica 23 marzo 2025, il quartiere Monteverde di Roma è stato teatro di una significativa manifestazione antifascista, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone, principalmente giovani studenti e studentesse dei licei locali. Il corteo, organizzato dall’Assemblea di Monteverde Antifascista, ha attraversato le vie del quartiere con striscioni, megafoni e bandiere rosse, anarchiche, della pace e della Palestina, esprimendo solidarietà al popolo palestinese e ribadendo l’impegno contro ogni forma di odio e discriminazione.

Monteverde, storicamente, ospita una comunità ebraica attiva e sensibile alle tematiche antifasciste. Numerosi membri di questa comunità hanno espresso solidarietà verso il popolo palestinese, riconoscendo le sofferenze subite e sostenendo il diritto all’autodeterminazione. Questa posizione sottolinea l’importanza della solidarietà intercomunitaria nella lotta contro l’oppressione e l’ingiustizia. L’evento ha rappresentato un momento di coesione e determinazione nel riaffermare i valori antifascisti, di solidarietà internazionale e nella condanna delle recenti azioni intimidatorie.

La manifestazione è stata indetta in risposta a recenti provocazioni e intimidazioni da parte di gruppi fascisti e sionisti, tra cui l’attacco al Liceo Manara avvenuto circa un mese fa. Questo raid vandalico è stato rivendicato da una sedicente “Brigata Dario Vitali”, nome che richiama un ebreo fascista della prima ora, creando preoccupazione nella comunità scolastica e nel quartiere.

Inoltre, è importante evidenziare come, storicamente, alcune figure abbiano incarnato connessioni tra il fascismo italiano e il sionismo. Nel 1933, Benito Mussolini, in quel momento sia capo del Governo che ministro degli esteri, seppur implicato in alleanze ideologiche, politiche e militari con il mondo islamico, sostenne l’idea di un futuro Stato ebraico, autoritario e colonialista, come potenziale alleato strategico e vide nei revisionisti potenziali partner ideologici dell’Italia fascista. Il revisionismo sionista differiva dagli altri tipi di sionismo nell’affermare il diritto ebraico alla sovranità sull’intera Erétz Yisra’él, identificata nella Palestina mandataria e nella Transgiordania.

Queste connessioni storiche evidenziano la complessità delle relazioni politiche dell’epoca e l’importanza di una memoria storica critica. Infatti Monteverde è un quartiere dove i movimenti neofascisti e sionisti hanno avuto sempre una presenza ingombrante: dal Nar Luigi Aronica, all’MSE Daniele De Santis, gli esponenti della galassia nera hanno avuto dei ruoli significativi nella vita politica del territorio e nella politica italiana.

La manifestazione del 23 marzo a Monteverde ha riaffermato l’impegno del quartiere e dei suoi abitanti nella lotta contro ogni fascismo e ogni forma di oppressione, sottolineando l’importanza della solidarietà tra comunità diverse nella costruzione di un futuro più giusto e inclusivo.

Gruppo anarchico Mikhail Bakunin – FAI Roma&Lazio

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