Rompere il muro della paura
Del caso di Giulio Regeni, il giovane ricercatore arrestato, torturato e ucciso al Cairo, si è detto e scritto molto, spesso a sproposito. Abbiamo letto che era una spia italiana, poi che era un agente anglo-americano sotto copertura, poi che la sua uccisione sarebbe il frutto di una lotta intestina al regime egiziano, poi che si tratterebbe di un messaggio trasversale a Stati Uniti e Inghilterra, accusati di interessarsi troppo dei fatti interni all’Egitto. C’è chi ha parlato di un’azione dei servizi segreti sauditi mentre non è mancato chi ha voluto vedere nella orribile fine del giovane un siluro agli...
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