Domenica 27 Agosto, dopo pochi mesi di malattia, è venuto a mancare Franco Cagliero di Novara.
Nei primi anni ’70, Franco si era avvicinato alle idee dell’Anarchismo sull’onda dei movimenti giovanili che in quegli anni si erano sviluppati a partire dal ’68.
Maturata che fu la sua convinzione, insieme ad altri compagni della zona con cui aveva allacciato rapporti, aveva contribuito in prima persona a fondare nel ’75 il “Coordinamento Anarchico Novarese”, il circolo che per diversi anni nella città ha portato avanti numerosissime iniziative.
Volantini, conferenze pubbliche, presidi e manifestazioni, scaturivano dal dibattito e dal lavoro del circolo, e lui spesso ne era il promotore primo e sostenitore.
Molto attento alla questione giovanile, ricordiamo che nel ’79 propose l’organizzazione di una tre giorni di “Festa Libertaria” da tenersi presso la sede del Comitato di Quartiere della zona cittadina in cui abitava, una zona ai margini della città: S. Rocco. Da quella tre giorni nacque un periodo di quasi un anno in cui la sede del Comitato di Quartiere si trasformò in un centro sociale; dibattiti, proiezioni di film, concerti musicali e spettacoli teatrali, a cui moltissimi giovani, e non solo, partecipavano con assiduità, attenzione e trasporto. Poi la cosa languì e si concluse quell’esperienza.
Ma la presenza di Franco, e la sua ostinazione, cementò il prosieguo delle attività per tutto il gruppo.
Con i primi anni ’80 l’attività andò scemando. La perdita della sede del circolo, una serie di incomprensioni e posizioni differenti considerate insanabili, portò Franco ad allontanarsi dal gruppo e dall’attività da esso svolta. Ciò nonostante Franco seguitò a dedicarsi all’attività sindacale con maggior coinvolgimento, con lo stesso impegno e con le stesse idee.
Dopo un periodo di alcuni anni di scomparsa degli anarchici dalla scena pubblica novarese, nel ’92 un residuo gruppo di compagni si propose di rimettersi al lavoro e Franco non poteva non essere contattato. Fu a casa sua che ci accolse per iniziare gli incontri e dopo un periodo di discussioni, chiarite le questioni del caso, nacque il circolo “Zabriskie Point” a cui Franco, con un certo entusiasmo e voglia non sopita o arretrata, aderì.
Tra le prime iniziative pubbliche da presentare, Franco propose la mostra a sostegno della campagna contro le mine antiuomo che “Emergency” stava portando avanti: la questione antimilitarista era sempre stata un argomento caro a Franco.
Da allora molte iniziative sono scaturite dalle proposte di Franco, sempre presente agli incontri pubblici e attivo nell’organizzazione. Per esempio, grande è stato il suo impegno nelle iniziative antimilitariste contro la fabbrica degli F35 situata nei pressi di Novara.
Purtroppo negli ultimi anni, forse a causa del male che cominciava ad affliggerlo e forse anche per la scomparsa della sua compagna, Franco appariva sempre più chiuso e stanco.
Non era mai stato un tipo da lasciarsi andare troppo, così nella vita e nella militanza politica, ciò nonostante, in diverse occasioni era capace di sfoderare battute mordaci inaspettate, spesso autoironiche.
A chi l’ha conosciuto, sia da compagno di vita che da compagno di militanza, resta il senso di un’esistenza mai banale, di una persona integra nei suoi principi mai traditi, di una presenza che non si può concludere con il semplice distacco dalla vita.
Circolo Zabriskie Point Novara