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Stigmatizzare?

Stigmatizzare?

Comunque la si voglia vedere, la manifestazione dei migranti che si è svolta domenica scorsa ha rotto un equilibrio ed un silenzio che faticosamente ma con determinazione le istituzioni cittadine e le forze dell’ordine hanno cercato di mantenere durante la stagione della frutta che ormai volge al termine. Equilibrio e silenzio, ovvero indifferenza. E’ meglio che non se ne parli troppo perché altrimenti il razzismo della maggioranza silenziosa potrebbe venire pericolosamente a galla e le opposizioni politiche ne potrebbero approfittare visto che sull’argomento non abbiamo niente di interessante da dire. Già, così la pensa la sinistra che governa la città, così la pensa la sinistra che governa il paese e affida ad Alfano la gestione del problema migranti. E invece di immigrati bisogna parlare, con gli immigrati bisogna dialogare e saper ascoltare, con quelli che abitano in città da anni e con quelli che in città ci restano per qualche mese nel tentativo di trovare un lavoro mal pagato. Accettando anche di vivere sotto una tenda o sotto un ponte pur di alimentare la debole speranza per un presente migliore rispetto alla realtà lasciata alle spalle nei paesi d’origine. Le istanze dei migranti sono legittime e niente affatto irricevibili, non è solo sul piano umano che bisogna affrontare la situazione, ci pensano le associazioni di volontariato e la Caritas che di questo si occupano prevalentemente. Continuare a ripetere lo stanco ritornello che “anche le famiglie saluzzesi” devono affrontare “problemi pesanti”, che non ci sono “strumenti efficaci” per risolverli alimenta solo una contrapposizione tra le fasce più deboli della popolazione e non risolve affatto i problemi della casa e del lavoro. Continuare a ripetere che il problema è “più grande di noi” è solo un modo elegante per fare poco o nulla e di certo non sostiene una cultura diffusa dell’accoglienza e dell’integrazione. E questo lo sanno bene gli urlatori e i razzisti di professione che invece di questi problemi parlano troppo, alimentando intolleranza e nostalgie fasciste che non vorremmo più vedere né sentire per rispetto dei partigiani caduti sulle nostre montagne. Ben vengano quindi le polemiche ideologiche, ovvero la politica che significa semplicemente decidere da che parte stare. Inaccettabili sono le case vuote e sfitte per non turbare il mercato immobiliare e perché “non si affitta ai neri”, irregolari sono le buste paga della maggior parte dei braccianti agricoli, illegale è il lavoro nero, da abolire è la legge Bossi-Fini per porre fine alle tristi processioni presso gli uffici immigrazione delle questure d’Italia! Altro che condannare, stigmatizzare, respingere… Il comitato antirazzista ha scelto da che parte stare, in prima linea a fianco dei migranti per fornire un aiuto concreto, comprendere anno dopo anno, un fenomeno che 5 anni fa era nuovo e ancora sconosciuto per Saluzzo, dare voce, sostenere le richieste e le lotte dei migranti. La nostra scelta negli anni ha creato momenti di tensione e anche di scontro con le istituzioni ma non ci siamo certo scoraggiati e qualche risultato lo abbiamo ottenuto. Non ci stupiscono affatto le “attenzioni” delle forze dell’ordine nei nostri confronti e nei confronti dei migranti che osano alzare la testa e parlare, sta nella logica degli eventi e non ci siamo mai illusi che potesse essere diverso; così come non ci stupisce affatto che un sindaco, indipendentemente dal colore politico, si rifiuti di considerare gli antirazzisti o i migranti degli interlocutori. Ci ha stupiti invece che un gruppo militante a favore dei migranti abbia sfruttato la visibilità di una nostra iniziativa per organizzare una manifestazione definita “spontanea”. Al di là della spettacolarizzazione del conflitto e dei facili slogan bisogna stare dentro ad una realtà per capirla fino in fondo e il nostro percorso di questi anni lo dimostra. Il resto sono solo paroloni o post su facebook. Intanto la lega plaude ai discorsi leghisti del sindaco pd e organizza pulman per una manifestazione razzista, qualche deficiente agita lo spauracchio dell’invasione dei clandestini e di ebola…

Comitato Antirazzista Saluzzese

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