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Saluto al XII Congresso dell’Internazionale delle Federazioni Anarchiche

Saluto al XII Congresso dell’Internazionale delle Federazioni Anarchiche

Nei prossimi giorni si aprirà a Massenzatico il XII Congresso dell’Internazionale delle Federazioni Anarchiche. Diamo il benvenuto a tutte le compagne e i compagni che parteciperanno alle quattro giornate di lavori. L’anarchia, come proposta rivoluzionaria è sempre più urgente. Sempre più persone soffrono la fame, non hanno un alloggio adeguato, non hanno accesso all’acqua, questi sono solo alcuni dei drammatici problemi globali che entrano quotidianamente nelle nostre vite. Il capitalismo continua a stringere i suoi tentacoli intorno al globo, avvelenando chi lo abita, mentre aumenta il numero dei salariati, delle proletarie e dei proletari. Gli stati nelle diverse regioni del mondo consolidano forme autoritarie di governo, reprimendo chi protesta, chiudendo nelle carceri gli oppositori, mandando al macello in guerra la classe lavoratrice.

Il compito di riannodare i fili delle lotte in una rete di solidarietà globale potrebbe sembrare oggi un’impresa senza speranza. Ma noi abbiamo già una rete ben salda, dal 1968 abbiamo l’Internazionale delle Federazioni Anarchiche. Abbiamo quindi una base solida, non solo nei nostri ideali, ma anche nella nostra visione organizzativa, federalista e internazionalista, che basando la propria forza nell’autonomia delle federazioni sorelle, intende costruire la propria azione in una prospettiva globale. Dalla Francia all’Argentina, dalla Grecia al Messico, ogni federazione ha un proprio concreto lavoro nella regione del mondo in cui è presente, con pubblicazioni, gruppi locali, progetti di solidarietà, presenza nei sindacati e negli organismi di lotta. Queste sono le realtà che si confrontano periodicamente e che prendono parte ai congressi, nel corso dei quali vengono analizzati i grandi temi sociali attraverso le lenti delle diverse esperienze locali, vengono definiti indirizzi politici, incarichi e attività comuni a livello internazionale per gli anni successivi.

Anche da questa solida base però non è facile il lavoro che attende il Congresso, quello di costruire e perseguire la via d’uscita dal vicolo cieco in cui ci conducono il capitalismo e lo stato. Un compito ancora più difficile di fronte ai grandi ostacoli che ci impediscono di vedere l’orizzonte, mentre il ricatto della fame e la violenza delle armi fanno arretrare le condizioni di vita e di lavoro di gran parte della popolazione mondiale, mentre le guerre pongono nuove e sempre più profonde divisioni marcate con il sangue delle classi oppresse e sfruttate. La sola via d’uscita è la Rivoluzione Sociale, ma questa ha bisogno di essere costruita. Il primo obiettivo delle classi dominanti di tutto il mondo è dividerci, sia come classe, sia come movimento anarchico. Mantenere la chiarezza dei nostri ideali, nella solidarietà che ci lega e nella prospettiva rivoluzionaria, pensiamo sia il grande impegno a cui siamo chiamati con questo Congresso.

In questi giorni decine di compagne e compagni da quattro diversi continenti parteciperanno ai lavori del Congresso e agli incontri pubblici che si terranno nelle serate. Molte invitate e invitati purtroppo non potranno essere presenti. In questo mondo fatto a pezzi da confini e visti, spostarsi da un paese all’altro è spesso un lusso per pochi. Anche per questo incontri e congressi si tengono a rotazione in diversi paesi, e negli anni il coinvolgimento delle federazioni delle Americhe nell’Internazionale è andato crescendo. Superare la centralità europea, aggiungere nuovi nodi alla nostra rete, rapportandosi con le nuove organizzazioni anarchiche che nascono in Africa e in Asia, è sicuramente uno degli obiettivi che continueremo a perseguire.

Oltre ad ospitare questo Congresso la Federazione Anarchica Italiana ha ricoperto negli ultimi quattro anni, dal Congresso di Lubiana del 2019, il ruolo di Segretariato dell’Internazionale delle Federazioni Anarchiche. Non è stato un periodo facile, la crisi complessiva legata alla pandemia ci ha costretto a rivedere completamente il programma di lavoro che ci eravamo posti. Gli incontri internazionali, capaci di dare energia alla nostra attività, sono ripresi solo recentemente, dobbiamo adesso dare più forza a queste occasioni di confronto.

Questi riteniamo che siano i nostri impegni futuri: rafforzare ed estendere l’Internazionale, lottare contro il grande tritacarne della guerra, preparare la Rivoluzione Sociale!

Buon Congresso compagne e compagni.

Commissione di Relazioni INTernazionali – FAI

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