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Minaccie di sgombero e falsificazioni giornalistiche

Minaccie di sgombero e falsificazioni giornalistiche

Nell’ambito del can can mediatico inscenato dai mass-media allo scopo di sponsorizzare, avvallare ed ampliare la macchina repressiva che ha colpito i compagni dell’Asilo di Torino che ha come fine anche una vasta campagna anti-anarchica su scala nazionale, si collocano anche le cose stampate sul giornale “La Stampa” che, quando si tratta di sparare stupidaggini, non si tira mai indietro.

Facciamo subito presente, come premessa, che il Laboratorio Anarchico PerlaNera ha espresso subito la propria piena solidarietà all’Asilo occupato e siamo stati presenti alle manifestazioni svoltesi a Torino contro lo sgombero. Detto ciò, senza voler peccare di mania di protagonismo, ci vediamo costretti a dire quattro parole su una una vicenda minore, che però riguarda in maniera particolare il Laboratorio Anarchico PerlaNera: sulla scia di questa campagna, “La Stampa” di Torino, nel numero che reca la data di lunedì 11 Febbraio, alla pagina 16, fa un bel paginone con titoli roboanti tra cui “Gli anarchici spaventano Torino”, “Appendino finisce sotto scorta”, “L’Asilo non era un centro sociale, ma una cellula anarchica sovversiva”.

Fra le altre amenità, presi dalla foga del demonizzare i “cattivissimi” dell’Asilo, tutti gli altri diventano se non proprio buonissimi, almeno più buoni. Ci spiegano, per dirla con le parole pubblicate, che il questore di Torino Francesco Messina dichiara, parlando dell’Asilo, che quelli fanno parte di un mondo “ il mondo anarco-insurrezionalista… (che) … intendono la protesta sociale come punto di partenza della sovversione dello Stato” gli altri (lo dice l’articolo, lo dice il signor Messina e lo ribadisce anche il vice sindaco Giulio Montanari quando specifica che l’Asilo non ha “Niente a che vedere con Cavallerizza, Gabrio, e Askatasuna”) sono i buoni!

Indubbiamente questa divisione tra buoni e cattivi è assurda, la piazza ha dimostrato che il problema non è la vocazione pacifista e nonviolenta attribuita o meno ad alcuni ma la lotta in difesa degli spazi! Dal suo canto il questore Francesco Messina è esterrefatto, stupito per la solidarietà data ai compagni, dice “in piazza (c’erano) anche estranei all’ideologia anarchica…” Il poverino non si capacita che anche dei non anarchici solidarizzano addirittura con gli Anarchici! Però, per non rimanere con le mani in mano, annuncia che domenica hanno identificato altre 215 persone.

In fondo alla pagina, arriva la chicca. In un’articolo redatto da Francesco Grignetti di Roma dal titolo “Il Viminale adesso teme l’offensiva dell’internazionale insurrezionalista” il giornalista, dopo aver spiegato i “collegamenti internazionali” dei cattivissimi di turno, in Austria, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Inghilterra, Croazia, Serbia e Svizzera, entra nel dettagli del pensieri (indubbiamente contorti) del Viminale, così dopo aver ribadito ancora una volta che questi cattivoni non vanno confusi con “gli antagonisti, i nipotini della vecchia Autonomia operaia” ci spiegano i loro temi di lotta: l’antimilitarismo, l’antirepressione, l’antinucleare, contro l’Eni, la lotta per la casa e la lotta per i diritti degli immigrati. Insomma di tutto e di più, tutte le lotte dei movimenti di opposizione sociale in metà del mondo.

Però poi entra nei particolari e dice che “Fino a qualche mese fa, il loro nemico si chiamava Marco Minniti … (ma ora il ministro degli interni è cambiato e) trovandosi un ministro dell’interno quale Matteo Salvini, che ha in cima all’agenda proprio gli sgomberi delle case occupate e la stretta sull’immigrazione clandestina … è quasi ovvio che la reattività degli anarco-insurrezionalisti si stia orientando contro la Lega”. Queste sono le colpe: difendere gli emigrati, combattere la politica prima di Minniti e poi di Salvini che sono politiche criminali, sporche di sangue! Si potrebbe per assurdo esasperando questa logica, dire che anche il papa per quello che ha detto su queste politiche, potrebbe finire per essere un infiltrato anarchico nella curia, che ha fatto carriera…

Successivamente il giornalista ci parla dei vari “pericolosi” Italici, ci dice che la maggior parte sono del nord Italia, ma anche no, visto che poi cita due anarchici di Teramo che nel 2016 hanno addirittura esposto uno striscione con la scritta “assassini” al concerto della banda della polizia (atto violentissimo!), dopo varie altre piccole cose tipo aver partecipato a tafferugli con la polizia durante un corteo a Busto Arsizio (Varese) ed altre cose simili, conclude parlando del Laboratorio Anarchico PerlaNera di Alessandria dove dice “Quando fu sgomberato (Che porti sfiga!) … è seguito subito un corteo di protesta cui parteciparono militanti del circolo “Fenix Volante” di Torino e No Tav – Terzo Valico.” Probabilmente citare fra i tanti partecipanti, di altre città ma sopratutto locali i No Tav (anche questi locali i No Terzo Valico) ed un gruppo di Torino aveva lo scopo di affiancarci ai “pericolosissimi” anarchici torinesi. Tranquillizziamo i compagni: non siamo stati sgomberati anche se continuiamo ad avere segnali che non esitiamo a definire negativi, il corteo del quale parla il signor Grignetti era contro una minaccia di sgombero purtroppo ancora reale.

Non sappiamo come interpretare queste parole, potremmo pensare ad una svista. In questo caso ci chiediamo se il curatore dell’articolo avesse o meno fatto il test alcolometrico. Potrebbe però anche trattarsi di mettere le mani avanti per future repressioni e magari per uno sgombero questa volta però reale! Questa tesi potrebbe anche essere avvalorata dal fatto che comunque il signor Grignetti è sicuramente ben informato visto che per giustificare le sue tesi cita una frase detta al megafono da un nostro compagno “Salvini ha detto che la proprietà privata è sacra, sono invece sacri i diritti e la dignità”. Era una frase tra le tante altre altre, non certo la più importante – siamo a rischio di sgombero ed il corteo aveva carattere comunicativo e creativo, con musicisti, teatro di strada, pittori, esibizioni sportive e altro – ma per l’articolista diventava magicamente lo slogan della manifestazione.

Noi ora stiamo già organizzando la sesta edizione del Meeting Multimediale d’Arte e Creatività “I Senza Stato” che quest’anno sarà dedicato a Fabrizio De Andrè e si terrà giovedì 13, venerdì 14, sabato 15 e, all’interno della rassegna, domenica16, come è consuetudine ormai da 5 anni, ci sarà il Festival del Canto Anarchico Popolare e d’Autore. La nostra situazione è diciamo così precaria (abbiamo comunque motivo di pensare che il meeting si farà senza alcun problema): invitiamo per questo tutti gli artisti e i compagni creativi a dare una risposta concreta e solidale partecipando alla rassegna con le proprie opere o spettacoli teatrali. Contattateci quanto prima, stiamo già propagandando l’iniziativa e preparando locandine e manifesti – vediamo se anche questa volta arriva qualche zelante giornalista di turno a dirci che l’iniziativa è “troppo sovversiva”.

Laboratorio Anarchico PerlaNera

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