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Il razzismo di Salvini e quello di Sanchez

Il razzismo di Salvini e quello di Sanchez
A fronte della vergognosa offensiva razzista di Salvini capita spesso di sentire, da parte di qualche incauto militante “di sinistra”, elogiare la politica di accoglienza spagnola. È questo un entusiasmo che andrebbe molto stemperato. Il governo di Pedro Sánchez che l’11 giugno ha accolto in pompa magna i 630 migranti trasportati dall’Aquarius e respinti da tutti i paesi europei è lo stesso che usa regolarmente il pugno di ferro nei confronti dei profughi provenienti dal Marocco. La Spagna fa infatti ampio uso di un accordo siglato col Marocco nel lontano 1992 che prevede il respingimento senza troppe formalità entro 10... Leggi tutto

Barcellona, lo sciopero della Canadiense e la giornata di otto ore

Barcellona, lo sciopero della Canadiense e la giornata di otto ore
Gennaio 1919 – è terminata da pochi mesi la Prima Guerra mondiale durante la quale, grazie alla neutralità del paese, la borghesia industriale ed i grandi proprietari terrieri spagnoli si sono arricchiti rifornendo i paesi belligeranti di materie prime (carbone e acciaio), prodotti industriali (siderurgici, meccanici, tessili) e generi alimentari quali cereali, frutta e carne. Con la fine delle ostilità però le esportazioni spagnole crollano, la peseta si svaluta del 25% e molte fabbriche che erano sorte durante il periodo bellico chiudono i battenti mentre, per mantenere inalterati i margini di profitto, le aziende sopravvissute iniziano una massiccia campagna di... Leggi tutto

Da Can Vies al Banc Expropriat: come un quartiere risponde alla repressione

Da Can Vies al Banc Expropriat: come un quartiere risponde alla repressione
Due anni fa Can Vies, un’occupazione situata a Sants, un quartiere di Barcelona, fu difesa strenuamente da militanti e dai vicini. Fu difesa davanti alle gru che ne buttarono giù una parte e fu difesa davanti alla celere spagnola, a viso scoperto. Can Vies, come dice il nome stesso (can, dal catalano casa) era il rifugio di molte persone che non avevano un tetto per dormire, un rifugio politico e un ritrovo. Dopo giorni di lotta e di grande solidarietá nazionale e internazionale, l’edificio fu in parte distrutto, ma rimase in mano ai manifestanti. Fu allora che Can vies decise... Leggi tutto