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Pordenone: mai più guerre!

Aprile 25 @ 10:30 - 17:00

h 10.30
Centro studi (Cinemazero)
Ritrovo e deposizione corona
ai cippi di F. Martelli e ai Deportati
h 11.00
Si parte verso ex caserma Martelli
h 11.30
ex caserma Martelli
Ricordo dei 9 partigiani
fucilati dai nazifascisti
interventi + microfono aperto
live di canti antimilitaristi e partigiani
+ intervento finale Coro dell’ANPI
h 13.00
Via Ungaresca, 3B, Pordenone
Circolo Libertario E. Zapata
Pastasciutta Antifascista
…………………………
Per un 25 aprile antimilitarista:
MAI PIU’ GUERRE!
Venti di guerra lambiscono sempre più vicino l’Europa.
Guerre imperversano ormai ovunque, un rigurgito novecentesco riporta il militarismo come “mezzo” per nuove egemonie dove spartirsi risorse, sbocchi e paesi fomentando i nazionalismi, grazie ai mai sopiti integralismi e all’enorme business legato all’import/export di armi che non solo non ha mai smesso di rifocillare Stati e Industrie nel mondo ma semmai ha segnato aumenti esponenziali negli ultimi decenni, un’escalation terrificante.
L’Italia ha assunto nel tempo un sempre maggiore ruolo in termini di incremento di spese belliche a scapito dei servizi essenziali, di ammodernamento delle strutture militari, dell’investimento in missioni di guerra e nella NATO stessa.
Schierata in diversi fronti armati continua a cedere pezzi di territorio ad esercitazioni che incrementano la militarizzazione e le sue conseguenze che qui in FVG conosciamo fin troppo bene.
I 9 poligoni militari, 3 solo in provincia di Pordenone, continuano a devastare aree di prati stabili millenari, zone protette e ricche di biodiversità e la salute di umani e non, in un clima crescente di utilizzo pericoloso con aviolanci e addestramenti interforze anche con la onnipresente Base USAF di Aviano.
Per questo il 25 aprile quest’anno non può che essere incentrato nell’ideale lotta di liberazione dal nazifascismo, ideologie quelle fasciste e naziste che sugli stessi presupposti di imperialismo, nazionalismo e guerra totale avevano incentrato la loro vocazione di dominazione.
Vocazione che i vincitori di quella guerra mondiale hanno poi continuato su fronti contrapposti, spartendosi il mondo con la rincorsa agli armamenti atomici, sostenendo guerre a bassa intensità e che oggi esplodono in forme sempre più violente, mostrando il vero volto degli Stati nella loro essenza di gendarmi di un capitale energivoro e mortifero.
D’altra parte in quella lotta di liberazione, non univoca e con le contraddizioni di motivazioni diverse portate sul piano generazionale e ideologico, possiamo trovare in una parte, aldilà delle miopie patriottiche, la lungimiranza di chi lottava per un mondo senza classi, confini ed eserciti: non l’esaltazione della divisa, delle gerarchie e del militarismo ma la forza di una comunità che si organizza e si ribella, non il fine ultimo e misero di un patriottismo buono per tutte le casacche e che fa il paio al nazionalismo come stiamo assistendo in questi ultimi decenni ma il senso storico di un’appartenenza internazionale ad una comunità di oppressi che sfruttatori non vogliono più, non più pedine arruolate in un gioco globale di padroni che mettono popoli gli uni contro altri, con leggi che tracciano muri, costruiscono carceri e addestrano polizie per favorire le merci a scapito dei migranti .
Questo 25 aprile non può che ritrovare il sentiero di una diserzione generalizzata: sabbia non olio nel motore del militarismo!

Dettagli

Data:
Aprile 25
Ora:
10:30 - 17:00

Luogo

pordenone