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Reggio Emilia: Feminist against war
1 Aprile 2022 @ 18:00 - 20:00
Ore 18 piazza fontanesi
organizza l’assemblea femminista contro la guerra di reggio emilia
di seguito il volantino che verrà diffuso dalle donne libertarie
CONTRO TUTTE LE GUERRE
L’Italia è in guerra! Sebbene le forze armate del Belpaese abbiano preso parte attiva a conflitti in Europa, Africa e Medio Oriente sin dal 1992, la gran parte delle persone è convinta che l’ultima guerra sia finita nel 1945. I governi che si sono succeduti hanno coperto le operazioni belliche tricolori sotto un manto di ipocrisia. Missioni umanitarie, operazioni di polizia internazionale hanno travestito l’invio di truppe sui fronti di guerra in Somalia, Libano, Serbia, Iraq, Afghanistan, Libia. Il conflitto russo-ucraIno è solo un’altra guerra in cui è impegnata l’Italia: sono più di 40 gli scenari dove sono presenti le nostre forze armate, più della metà dei quali in Africa.
Le donne in questi conflitti fungono da bottino di guerra, gli stupri in molti casi autorizzati e incoraggiati dalle gerarchie militari, si rivelano strumenti formidabili di genocidio e politica imperialista. Anche oggi, in questo conflitto, le donne, su entrambi i fronti, pagano il prezzo più alto in termini fisici, psicologici e di agibilità politica. La logica nazionalista, patriottica, statale e patriarcale vuole lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti asserviti alle logiche di dominio.
Per sradicare queste logiche bisogna combattere ogni forma di esercito e di guerra, per questo il femminismo ha nell’antimilitarismo un proprio valore cardine. Essere antimilitariste e antimilitaristi, significa schierarsi contro ogni forma gerarchica e di dominio, significa scardinare l’immagine che la società ha della donna, significa rivendicare l’autodeterminazione e la costruzione di un mondo basato su altri sistemi possibili, che non prevedano la sopraffazione ma l’orizzontalità, il riconoscimento dell’altr*, non fondati su una presunta identità nazionale, e che garantiscano l’auto-sostentamento attraverso il mutualismo e la responsabilità condivisa. Spezzare le catene patriarcali vuol dire distruggere le istituzioni totalitarie, a partire dagli eserciti, da tutte le “forze di sicurezza” e dalle loro prigioni, per gettare le basi di un mondo realmente inclusivo da condividere assieme senza autorità, senza dogmi e senza confini, in una parola libertario.
Per questo oggi le Donne Libertarie sono in piazza né con Putin, né con la Nato, non equidistanti dai contendenti di questa o altre guerre, ma al di fuori delle logiche di sopraffazione e dominio che le sottendono, per la creazione di una società egualitaria, solidaristica e libertaria di tutte e tutti.
DONNE LIBERTARIE di REGGIO EMILIA
1 APRILE 2022