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Palermo: Stop ai Bombardamenti della Turchia | Solidarietà al popolo curdo
26 Novembre 2022 @ 17:00 - 20:00
PREFETTURA DI PALERMO (Via Cavour)
Nella notte di Sabato 19 novembre una pioggia di bombe si è abbattuta sul Rojav4/Nord-Est Siria per mano dell’aviazione turca. Molte le città colpite contemporaneamente in Rojav4 tra cui Kobane, Ain Issa, Tel Rifaat, Derik e Derbasiye, ma anche Sulaymaniyya, Qandil e Shengal nel Sud Kurdistan/Nord Iraq.
In particolare le città di Kobane e Derik sono state ripetutamente colpite per diverse ore durante la notte e di nuovo nel corso della mattinata. Kobane, la città che ha sconfitto l’ISIS al prezzo di migliaia di vite civili e di combattenti YPG/YPJ e PKK, è da allora nel mirino del regime di Erdogan e per questo motivo è stata immediatamente indicata dal governo turco come capro espiatorio in seguito al recente attentato avvenuto ad Istanbul. Indicare le istituzioni del Rojav4 come responsabili dell’attentato non è altro che un goffo tentativo di legittimare agli occhi dell’opinione pubblica una nuova invasione del Rojav4, in particolare della città di Kobane, la cui occupazione completerebbe il progetto neo ottomano iniziato con le invasioni del 2018 e 2019.
Anche la tempistica di questi attacchi non è casuale, il governo AKP-MHP è in calo nei sondaggi che lo vedrebbero sconfitto nelle prossime elezioni, nonostante Erdogan abbia tentato di ritagliarsi una posizione di rilievo attraverso gli accordi economici con l’UE e tentando di acquisire una posizione centrale nel conflitto tra Russia e Ucraina.
Di fronte a questa ipocrisia l’opinione pubblica mondiale deve adoperarsi affinché la comunità internazionale metta fine agli attacchi turchi agli uomini e alle donne che lottano per il Confederalismo Democratico, un nuovo modello di pace in Kurdistan e in medio oriente .
Bisogna quindi iniziare immediatamente a mobilitarsi per informare l’opinione pubblica sui crimini di guerra dello stato turco, sui suoi piani di invasione e sull’uso massiccio di armi chimiche già in corso. Dobbiamo fare pressione sulle istituzioni affinché il nostro paese non sia complice di questa guerra
Assemblea noguerra Palermo