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Palermo: manifestazione No alla alternanza scuola-lavoro nell’esercito
8 Aprile 2022
MANIFESTAZIONE REGIONALE
No alla alternanza scuola-lavoro nell’esercito
Ven 8 aprile
No alla alternanza scuola-lavoro nell’esercito
Ven 8 aprile
ore 8:30 / CONVEGNO NAZIONALE DI AGGIORNAMENTO/FORMAZIONE IN PRESENZA E VIDEOCONFERENZA RIVOLTO A TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO
ASL/PCTO: Un bilancio del loro svolgimento e delle ricadute sui processi didattici
IIS Ettore Majorana – via G. Astorino, 56 Palermo
ASL/PCTO: Un bilancio del loro svolgimento e delle ricadute sui processi didattici
IIS Ettore Majorana – via G. Astorino, 56 Palermo
ore 9:30 / MANIFESTAZIONE REGIONALE NO PCTO E NO GUERRA
Ufficio Scolastico regionale, via Fattori, 60
Ufficio Scolastico regionale, via Fattori, 60
Chiediamo l’abrogazione dei PCTO nella scuola e del protocollo d’intesa tra l’USR Sicilia e il Comando Militare dell’Esercito in Sicilia del 29.12.2021 che prevede lo svolgimento del PCTO in 7 caserme siciliane
ABROGARE I PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO
I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) è la pudica ridenominazione dell’Alternanza Scuola Lavoro introdotta con la legge 107/2015.
In entrambe le formulazioni siamo di fronte ad un’attività lavorativa obbligatoria che ha il fine malcelato di insegnare alle giovani generazioni le basi fondamentali (ideologiche e pratiche) del mondo del lavoro nell’epoca del neoliberismo trionfante: precarietà, dequalificazione, sfruttamento.
Sia nella Formazione Regionale sia nella Scuola Pubblica, soprattutto negli Istituti Tecnici e Professionali, questa pratica ha messo a disposizione delle aziende sui territori centinaia di migliaia di giovanissimi/e che, con la giustificazione di imparare il mestiere, introiettano la concezione dominante per cui è una fortuna trovare un impiego anche se i diritti salariali, contrattuali, di orario e organizzazione, devono essere sacrificati.
È questo ormai il volto palese di una scuola che ha perso il suo ruolo di formare e istruire per diventare cinghia di trasmissione di un sistema che “non solo sfrutta, ma prepara allo sfruttamento ed educa a sfruttare”.
Compresa nel pacchetto ASL/PCTO è l’evidente mancanza di sicurezza, per cui si sono verificati numerosi e gravi incidenti a carico di studenti e studentesse.
Fino a giungere alle estreme conseguenze con la morte nel corso di uno stage di due ragazzi frequentanti Centri Regionali di Formazione Professionale, ma che sarebbe potuto capitare in qualsiasi scuola secondaria.
L’ASL/PCTO insieme agli stage gratuiti e al sotto inquadramento degli apprendisti, costituisce la nuova frontiera del mercato del lavoro, in cui lo scambio non è più tra forza lavoro e salario, ma tra lavoro e formazione, reale o presunta che sia.
REVOCARE IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’USR SICILIA E IL COMANDO MILITARE DELL’ESERCITO IN SICILIA DEL 29.12.2021
Rigettiamo con forza il Protocollo d’Intesa firmato dal Comando Militare dell’Esercito e dall’Ufficio
Scolastico
Regionale della Sicilia il 29.12.2021, che prevede l’impiego degli studenti delle scuole secondarie di secondo
grado in progetti lavorativi, non retribuiti, in 7 caserme dell’Esercito.
“Riservare particolare attenzione al mondo scolastico, accademico e scientifico per la diffusione dei valori eticosociali, della storia e delle tradizioni militari ”, così recita il protocollo, ci sembra in netto contrasto con tutti i documenti di vari organismi internazionali che invitano le istituzioni a non propagandare fra le giovanissime generazioni i valori della guerra che, peraltro, è ripudiata nella nostra Costituzione.
L’affermazione, sempre del protocollo, “rafforzare la correlazione fra il sistema educativo e la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale e naturalistico del territorio, anche attraverso interventi mirati e puntali ” ci appare tragicomica poiché viviamo in una Regione che paga a caro prezzo la sottrazione di interi pezzi di territorio perché soggetti a servitù militari. Basti pensare allo scempio della sughereta di Niscemi per far posto alla base che ospita il Muos o alla costa di Punta Izzo ad Augusta interdetta alla fruizione.
Infine leggiamo nel protocollo che tocchi all’esercito “il coordinamento e monitoraggio di ogni sviluppo dell’attività formativa”. Questo punto ci sembra il più grave, ancora di più in un momento come questo che a causa della pandemia viviamo sotto una legislazione di emergenza. La scuola deve rafforzarsi come punto di riferimento delle nuove generazioni e non diventare cassa di risonanza o ancora peggio esecutore dei voleri dell’Esercito Italiano.
La scuola deve educare alla pace e alla convivenza tra i popoli e il modello scuola-caserma e la militarizzazione dell’educazione e del sapere vanno nella direzione opposta
Pertanto chiediamo all’USR Sicilia la revoca immediata del Protocollo in questione e alle scuole siciliane che le abbiano intraprese, di sospendere ogni attività di collaborazione con istituzioni militari.
8 aprile 2022
ABROGARE I PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO
I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) è la pudica ridenominazione dell’Alternanza Scuola Lavoro introdotta con la legge 107/2015.
In entrambe le formulazioni siamo di fronte ad un’attività lavorativa obbligatoria che ha il fine malcelato di insegnare alle giovani generazioni le basi fondamentali (ideologiche e pratiche) del mondo del lavoro nell’epoca del neoliberismo trionfante: precarietà, dequalificazione, sfruttamento.
Sia nella Formazione Regionale sia nella Scuola Pubblica, soprattutto negli Istituti Tecnici e Professionali, questa pratica ha messo a disposizione delle aziende sui territori centinaia di migliaia di giovanissimi/e che, con la giustificazione di imparare il mestiere, introiettano la concezione dominante per cui è una fortuna trovare un impiego anche se i diritti salariali, contrattuali, di orario e organizzazione, devono essere sacrificati.
È questo ormai il volto palese di una scuola che ha perso il suo ruolo di formare e istruire per diventare cinghia di trasmissione di un sistema che “non solo sfrutta, ma prepara allo sfruttamento ed educa a sfruttare”.
Compresa nel pacchetto ASL/PCTO è l’evidente mancanza di sicurezza, per cui si sono verificati numerosi e gravi incidenti a carico di studenti e studentesse.
Fino a giungere alle estreme conseguenze con la morte nel corso di uno stage di due ragazzi frequentanti Centri Regionali di Formazione Professionale, ma che sarebbe potuto capitare in qualsiasi scuola secondaria.
L’ASL/PCTO insieme agli stage gratuiti e al sotto inquadramento degli apprendisti, costituisce la nuova frontiera del mercato del lavoro, in cui lo scambio non è più tra forza lavoro e salario, ma tra lavoro e formazione, reale o presunta che sia.
REVOCARE IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’USR SICILIA E IL COMANDO MILITARE DELL’ESERCITO IN SICILIA DEL 29.12.2021
Rigettiamo con forza il Protocollo d’Intesa firmato dal Comando Militare dell’Esercito e dall’Ufficio
Scolastico
Regionale della Sicilia il 29.12.2021, che prevede l’impiego degli studenti delle scuole secondarie di secondo
grado in progetti lavorativi, non retribuiti, in 7 caserme dell’Esercito.
“Riservare particolare attenzione al mondo scolastico, accademico e scientifico per la diffusione dei valori eticosociali, della storia e delle tradizioni militari ”, così recita il protocollo, ci sembra in netto contrasto con tutti i documenti di vari organismi internazionali che invitano le istituzioni a non propagandare fra le giovanissime generazioni i valori della guerra che, peraltro, è ripudiata nella nostra Costituzione.
L’affermazione, sempre del protocollo, “rafforzare la correlazione fra il sistema educativo e la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale e naturalistico del territorio, anche attraverso interventi mirati e puntali ” ci appare tragicomica poiché viviamo in una Regione che paga a caro prezzo la sottrazione di interi pezzi di territorio perché soggetti a servitù militari. Basti pensare allo scempio della sughereta di Niscemi per far posto alla base che ospita il Muos o alla costa di Punta Izzo ad Augusta interdetta alla fruizione.
Infine leggiamo nel protocollo che tocchi all’esercito “il coordinamento e monitoraggio di ogni sviluppo dell’attività formativa”. Questo punto ci sembra il più grave, ancora di più in un momento come questo che a causa della pandemia viviamo sotto una legislazione di emergenza. La scuola deve rafforzarsi come punto di riferimento delle nuove generazioni e non diventare cassa di risonanza o ancora peggio esecutore dei voleri dell’Esercito Italiano.
La scuola deve educare alla pace e alla convivenza tra i popoli e il modello scuola-caserma e la militarizzazione dell’educazione e del sapere vanno nella direzione opposta
Pertanto chiediamo all’USR Sicilia la revoca immediata del Protocollo in questione e alle scuole siciliane che le abbiano intraprese, di sospendere ogni attività di collaborazione con istituzioni militari.
8 aprile 2022
Movimento NOMUOS