Milano: in carcere si muore – Il carcere uccide

IN CARCERE SI MUORE – IL CARCERE UCCIDE

L’8 marzo del 2020 scoppiano rivolte in tutte le carceri della penisola. I detenuti si ribellano alla sospensione dei colloqui con i familiari e delle attività trattamentali con gli operatori esterni  e si ribellano alla paura dei contagi in un luogo in cui è praticamente impossibile mantenere il distanziamento sociale. Nella Casa Circondariale di Modena si conteranno 9 morti, 13 in tutta Italia.

Quella del carcere S. Anna di Modena diventerà la rivolta carceraria che conterà più morti nella storia della repubblica.

Con i corpi ancora caldi, queste morti saranno attribuite a overdose di metadone e benzodiazepine, ipotesi che verrà confermata senza alcun dibattimento processuale 15 mesi dopo.

Morti i cui corpi freddi parlano di violenze subite, morti di cui non parlerà quasi nessuno, morti in un contesto sociale totalmente indifferente al destino dei migranti in are, come in carcere.

Solo una piccola parte di queta città (Modena) decide di non tacere e dà vita al Comitato Vita e Giustizia per i morti del S. Anna, che fin dai primi momenti si impegnerà a tenere alta l’attenzione su questa tragica pagina di storia cittadina e nazionale da cui nasce l’idea di questo libro.

SARA MANZOLI, AUTRICE DEL LIBRO “MORTI IN UNA CITTA’SILENTE”,SARÀ CON NOI ALL’ATENEO LIBERTARIO DI MILANO V.LE MONZA, 255, DALLE ORE 18 DI DOMENICA 26 MARZO