- Questo evento è passato.
Alessandria: momento informativo contro il deposito nazionale scorie nucleari
Gennaio 27 @ 16:00 - 19:00
Deposito nazionale di scorie nucleari nell’alessandrino? NO!
Sabato 27 gennaio il Laboratorio Anarchico PerlaNera
organizza un momento informativo in Alessandria, Corso Roma angolo via Modena
dalle ore 16.00 alle 19.00.
UN ENORME CIMITERO DI
S C O R I E R A D I O T T I V E
NEL NOSTRO GIARDINO
Il ministero ha pubblicato la Carta Nazionale delle Aree Idonee per fare un deposito nazionale per tutte le scorie nucleari dislocate nel territorio nazionale, quelle classificate come di materiali radioattivi a bassa intensità, principalmente di provenienza ospedaliera e di alcuni settori industriali (che non sono poi così basse perché sono scorie che si esauriscono solo in 300/350 anni) più gli scarti radioattivi provenienti dalle dismissioni delle centrali nucleari italiane che sono classificate come di media ed alta pericolosità, per esaurirsi richiedono migliaia e migliaia di anni.
Leggendo questa carta scopriamo che per il nord Italia le uniche zone scelte sono della provincia di Alessandria! Non si capisce in base a quale logica
i siti scelti in categoria A1 siano molto buoni, si trovano a:
AL08 Alessandria, Castelletto Monferrato, Quargnento (828 ha),
AL14 Fubine, Quargnento (235 ha),
AL 03 Alessandria, Oviglio (184 ha),
AL01 Bosco Marengo, Novi Ligure (387 ha),
AL13 Castelnuovo Bormida, Sezzadio (469 ha).
Inoltre si è aggiunta l’auto candidatura fatta dal sindaco di Trino Vercellese (della serie: al masochismo non c’è limite!)
Sabato 27 gennaio il Laboratorio Anarchico PerlaNera
organizza un momento informativo in Alessandria, Corso Roma angolo via Modena
dalle ore 16.00 alle 19.00.
UN ENORME CIMITERO DI
S C O R I E R A D I O T T I V E
NEL NOSTRO GIARDINO
Il ministero ha pubblicato la Carta Nazionale delle Aree Idonee per fare un deposito nazionale per tutte le scorie nucleari dislocate nel territorio nazionale, quelle classificate come di materiali radioattivi a bassa intensità, principalmente di provenienza ospedaliera e di alcuni settori industriali (che non sono poi così basse perché sono scorie che si esauriscono solo in 300/350 anni) più gli scarti radioattivi provenienti dalle dismissioni delle centrali nucleari italiane che sono classificate come di media ed alta pericolosità, per esaurirsi richiedono migliaia e migliaia di anni.
Leggendo questa carta scopriamo che per il nord Italia le uniche zone scelte sono della provincia di Alessandria! Non si capisce in base a quale logica
i siti scelti in categoria A1 siano molto buoni, si trovano a:
AL08 Alessandria, Castelletto Monferrato, Quargnento (828 ha),
AL14 Fubine, Quargnento (235 ha),
AL 03 Alessandria, Oviglio (184 ha),
AL01 Bosco Marengo, Novi Ligure (387 ha),
AL13 Castelnuovo Bormida, Sezzadio (469 ha).
Inoltre si è aggiunta l’auto candidatura fatta dal sindaco di Trino Vercellese (della serie: al masochismo non c’è limite!)
DICIAMO NO! A QUESTA SCELTA SCELLERATA!!
PRIMA DI TUTTO PER DIFENDERE
LA NOSTRA SALUTE E QUELLA DEI NOSTRI FIGLI!
Premesso che i siti indicati non sono idonei, anche prendendo in considerazione i dettami e i parametri a cui l’ente predisposto ISIN dichiara di rifarsi:
1. Per ragioni tecniche/ambientali legate al territorio da un punto di vista idrogeologico, perché le zone soffrono di ristagni e allagamenti diffusi
2. Per la pericolosa vicinanza con i centri abitati anche densamente popolati come la città di Alessandria
3. Per ragioni economico-sociali, i territori scelti da tempo stanno attuando una politica di rivalutazione del territorio in termini di agricoltura biologica, enologica e paesaggistica incrementando il turismo
PRIMA DI TUTTO PER DIFENDERE
LA NOSTRA SALUTE E QUELLA DEI NOSTRI FIGLI!
Premesso che i siti indicati non sono idonei, anche prendendo in considerazione i dettami e i parametri a cui l’ente predisposto ISIN dichiara di rifarsi:
1. Per ragioni tecniche/ambientali legate al territorio da un punto di vista idrogeologico, perché le zone soffrono di ristagni e allagamenti diffusi
2. Per la pericolosa vicinanza con i centri abitati anche densamente popolati come la città di Alessandria
3. Per ragioni economico-sociali, i territori scelti da tempo stanno attuando una politica di rivalutazione del territorio in termini di agricoltura biologica, enologica e paesaggistica incrementando il turismo
IL DEPOSITO SARA’ GRANDE PIU’ DI 300 CAMPI DI CALCIO
UN DEPOSITO MISTO DI QUESTI DUE TIPI DI SCORIE
RADIOATTIVE INSIEME NON ESISTE IN NESSUN ALTRO
PAESE NEL MONDO.
RADIOATTIVE INSIEME NON ESISTE IN NESSUN ALTRO
PAESE NEL MONDO.
Se è indispensabile mettere in sicurezza le scorie radioattive già esistenti è necessario che per la salute di tutti se ne producano meno. Se oggi questo risulta difficile per le scorie ospedaliere, è possibile evitare di fare nuove centrali nucleari. In Italia si è dismesso questa tecnologia a seguito di ben 2 referendum ma oggi viene riproposta alla grande dai nostri politici, senza distinzione di colore. Questo deposito nazionale oltre ad essere un valido viatico per questo scellerato progetto, potrebbe essere anche la certezza per una crescita continua di scorie nel terreno scelto.
RITENIAMO LA SCELTA DI UN SOLO DEPOSITO NAZIONALE SBAGLIATA PER MOLTE RAGIONI
Come dice anche Greenpeace un solo grosso deposito nucleare nazionale è un errore, anche perché è estremamente pericoloso concentrare in un sol posto queste scorie, molto meglio mettere in sicurezza vari depositi su tutto il territorio nazionale anche tenendo presente che esistono già siti usati a questo scopo (se pure, in molti casi, non idonei, e soprattutto senza un’adeguata protezione). Sarebbe indubbiamente molto più logico ed economico, monitorare i siti esistenti, spostare le scorie in quelli che non si possono rendere idonei e dopo aver fatto i lavori necessari per una maggior sicurezza, utilizzare quelli più adeguati. Questo, oltre ad essere più economico, eviterebbe anche la nuclearizzazione di una nuova zona.
Ovviamente questo non risolverebbe il problema, ma tenendo presente che il deposito non può essere definitivo e che non ci sono allo stato attuale siti presi in considerazione per mettere a dimora le scorie a media e alta attività, il loro spostamento inevitabilmente porta ad una maggiore dispersione radioattiva nel territorio nazionale.
È ORA DI RIBELLARCI!
E’ necessario scendere in campo in prima persona per difendere la nostra salute. Senza cadere negli inganni dei vari partiti o delle istituzioni che ci portano nelle sabbie mobili elettoralistiche. Noi siamo per un monitoraggio popolare dal basso che controlli le scelte che vengono fatte sulla pelle di tutti.
Come dice anche Greenpeace un solo grosso deposito nucleare nazionale è un errore, anche perché è estremamente pericoloso concentrare in un sol posto queste scorie, molto meglio mettere in sicurezza vari depositi su tutto il territorio nazionale anche tenendo presente che esistono già siti usati a questo scopo (se pure, in molti casi, non idonei, e soprattutto senza un’adeguata protezione). Sarebbe indubbiamente molto più logico ed economico, monitorare i siti esistenti, spostare le scorie in quelli che non si possono rendere idonei e dopo aver fatto i lavori necessari per una maggior sicurezza, utilizzare quelli più adeguati. Questo, oltre ad essere più economico, eviterebbe anche la nuclearizzazione di una nuova zona.
Ovviamente questo non risolverebbe il problema, ma tenendo presente che il deposito non può essere definitivo e che non ci sono allo stato attuale siti presi in considerazione per mettere a dimora le scorie a media e alta attività, il loro spostamento inevitabilmente porta ad una maggiore dispersione radioattiva nel territorio nazionale.
È ORA DI RIBELLARCI!
E’ necessario scendere in campo in prima persona per difendere la nostra salute. Senza cadere negli inganni dei vari partiti o delle istituzioni che ci portano nelle sabbie mobili elettoralistiche. Noi siamo per un monitoraggio popolare dal basso che controlli le scelte che vengono fatte sulla pelle di tutti.
NO AL DEPOSITO NAZIONALE
N O A L N U C L E A R E !
N O A L N U C L E A R E !