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PALERMO: Vogliamo la Leonardo fabbrica di pace
Dicembre 18 @ 16:30 - 20:00

No al Riarmo. No all’industria bellica. Fermiamo l’economia di guerra.
Stiamo vivendo uno dei periodi più bui della storia contemporanea, attraversato da guerre che mietono migliaia e migliaia di vittime dall’Europa, all’Africa, all’Asia, all’America Latina.
Dallo scoppio della guerra in Ucraina, all’inasprimento del conflitto in Medio Oriente con il terribile genocidio del popolo palestinese a Gaza, all’acutizzarsi delle guerre “dimenticate” in Sudan, Congo, Myanmar, alla pressione militare degli Stati Uniti d’America sul Venezuela, alle tensioni sempre più acute nell’indo/pacifico, il pericolo della deflagrazione di un più ampio e devastante conflitto globale diventa sempre più concreto.
Soffiando sul fuoco della possibile guerra l’Unione Europea e Governo italiano stanno attuando un massicio piano di RIARMO che prevede la spesa di ben 800 MILIARDI di euro in armi.
*Mentre per il finanziamento pubblico della sanità nel 2026 è previsto un calo dal 6,1 al 5,9 del PIL e oggi 4 milioni di italiani/e rinunciano a curarsi per motivi economici o per la lunghezza delle liste di attesa. E (come ognuno/a può constatare) si registra un aumento del 25% del carrello della spesa nel solo periodo 2021-25.*
Le spese militari sono un beneficio solo per i produttori di armi anche qui in Italia, dove si vorrebbe arrivare al 5% del PIL, *senza creare maggiore occupazione, ma sottraendo risorse a sanità, scuola, spesa sociale.*
Come la Storia insegna, la corsa al riarmo renderà la guerra più probabile e il futuro più insicuro per tutti e tutte. Genererà più debito, più austerità, più confini. Alimenterà il razzismo. *Con la mancata transizione ecologica si favorirà l’incremento dei fenomeni estremi dovuti al cambiamento climatico.*
Non abbiamo bisogno di più armi, non abbiamo bisogno di preparare altre guerre. Abbiamo bisogno di sicurezza reale, sociale, ambientale per l’Italia, l’Europa e il Mondo intero.
Solo la mobilitazione sociale, popolare, la più ampia possibile, può fermare la scelta scellerata del Governo Meloni, che prevede
in particolare una pioggia di miliardi (insanguinati) che fanno gola a tanti capitani d’industria disposti a riconvertire la produzione civile in produzione bellica per attingere al fiume di euro resi disponibili dal RearmEurope.
in particolare una pioggia di miliardi (insanguinati) che fanno gola a tanti capitani d’industria disposti a riconvertire la produzione civile in produzione bellica per attingere al fiume di euro resi disponibili dal RearmEurope.
Miliardi destinati in particolare alla mega spa LEONARDO, già impegnata in produzione militare d’avanguardia.
Anche la LEONARDO di Palermo è direttamente coinvolta nel riarmo. È una fabbrica che sviluppa e produce sistemi elettronici per droni, aerei, navi, missili, artiglieria e ordigni spaziali usati nelle guerre in corso in Ucraina e in Medio Oriente, in Congo, in Sudan, nel Sahel e in tanti altri fronti bellici.
Bisogna cambiare rotta! Non vogliamo la chiusura dei siti industriali, non vogliamo la perdita di posti di lavoro, ma la RICONVERSIONE dell’INDUSTRIA BELLICA in FABBRICA di PACE e BENESSERE partendo proprio dalla Leonardo spa.
*Giovedì 18 dicembre dalle 16,30* saremo in *presidio* dinnanzi ai cancelli della *Leonardo spa in via Villagrazia alla Guadagna* per chiedere a gran voce la riconversione di quella fabbrica in produzioni civili, perchè non vogliamo essere più responsabili di morte e distruzione nel mondo e di favorire un’escalation che può portare vantaggio a pochi e disastro a tutti/e noi.
Antimilitarist@ NoRiarmo