ROMA: rassegna Cinetrip “Il serpente di fuoco”
Gennaio 22 @ 19:00 - 23:00
Cominciamo il nuovo anno con un ciclo di film sul viaggio, inteso come
visione esplorazione e scoperta, soprattutto interiore.
Chappaqua è un unicum nella storia del cinema: Conrad Rooks, un
giovane riccone americano con vari problemi di dipendenza, scrive,
produce e dirige questo film dove interpreta praticamente sé stesso. A
Parigi per disintossicarsi, in un mondo a metà tra allucinazioni e
realtà incontra vari personaggi tra cui emblemi della beat generation
come Burroughs, Ginsberg, Orlovsky, e musicisti come Coleman, Shankar,
Moondog. Tutti sono sé stessi ma allo stesso tempo il reale
documentaristico è trasfigurato dall’ottica allucinatoria di Rooks, con
lo spettatore testimone contemporaneamente di un accadere oggettivo e
della sua trasmutazione interiore. Vero mito per tutta una generazione
di fricchettoni e sballati tra anni sessanta e settanta, il film ha
anche un suo notevole interesse artistico, vincendo vari premi tra cui
il leone d’argento a Venezia. Rooks dopo quest’ opera non ha fatto
altri
film…
Il serpente di fuoco (titolo originale – ovviamente – The trip) è uno
dei rarissimi esempi riusciti di trasposizione cinematografica di
esperienze psichedeliche. Il leggendario regista, talent scout e
produttore Roger Corman, autore di innumerevoli B movie soprattutto di
horror e fantascienza, con una cricca di fedelissimi tra cui Jack
Nicholson, Peter Fonda e Dennis Hopper (non a caso li rivedremo poi in
Easy Ryder) iniziano a sperimentare con l’LSD. Nicholson scrive il
film,
Fonda fa il protagonista, un regista in crisi che cerca risposte nel
trip, Corman dirige con la consueta visionarietà e ironia. Nel film
oltre a Peter Fonda e Dennis Hopper, anche Susan Strasberg e Peter
Bogdanovich. Girato in “psychedelic color” cioè colori sparatissimi e
frenetici. Musiche, adeguate, degli Electric Flag.
Di tutt’ altro tenore il viaggio de La cicatrice interiore. Nel 1969
Nico, ovvero la tedesca Christa Päffgen, ha già vissuto molte vite:
top model per Chanel, attrice ne La dolce vita, ragazza madre grazie a
Alain Delon che non riconoscerà mai il figlio, femme fatale per Andy
Wharol che la vorrà cantante nei Velvet Underground, reduce da tristi
storie d’amore con personaggi tanto straordinari quanto egocentrici (da
Bob Dylan a Brian Jones, da Lou Reed a Iggy Pop fino a quella
devastante
con Jim Morrison). A Roma sul set di un suo film incontra Philippe
Garrel, enfant prodige del cinema francese, di dieci anni più giovane.
Sarà il suo legame più lungo e profondo, con lui girerà molti film
negli anni successivi. È un’intesa artistica e affettiva totale. In
quel periodo Nico e Garrel, tra Positano dove lei scrive l’album
Desertshore, e una clinica vicino Roma dove lui è sottoposto a
elettroshock, nasce l’idea de La cicatrice intérieure. Girato in luoghi
di potente desolazione (deserti del nord Africa, Valle della morte,
Islanda) è una sorta di misterioso viaggio alchemico dove i personaggi,
simili a divinità ancestrali, sembrano intenti in continui percorsi di
allontanamento e riavvicinamento che potrebbero essere i frammenti di
qualche sciamanico rito cosmico. Nico, di fatto coautrice del film, ha
il totale controllo del personaggio: oltre a scrivere i testi, sua è
una colonna sonora da brividi (brani soprattutto da Desertshore,
probabilmente il suo disco più influente, prodotto da John Cale) e ha
sulla scena un’ interpretazione personalissima sempre in bilico tra il
viscerale e il disincarnato. Oltre a lei, come attori nel film lo
stesso
Garrel, Ari, il figlio di Nico, e un Pierre Clementi particolarmente
spiritato.
15 gennaio Chappaqua (Conrad Rooks, 1966)
22 gennaio Il serpente di fuoco (Roger Corman, 1967)
29 gennaio La cicatrice interiore (Philippe Garrel, 1972)
Dopo le proiezioni si potrà dibattere, cenare, bere, dire, fare,
lottare…
Come sempre ci vedremo ogni mercoledì alle ore 19:00 in Via Vettor
Fausto 3, Garbatella (entrare dal portone e scendere le scale)
Gruppo Anarchico Bakunin, F.A.I. Roma e Lazio
gruppobakunin@federazioneanarchica.org