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Libia e dintorni

Libia e dintorni
La Turchia sta premendo sull’acceleratore delle politiche espansioniste, approfittando di ogni vantaggio e ogni situazione favorevole che le si para d’innanzi. Fin dal 2015, la Turchia sta guardando ai Balcani con una serie di accordi stipulati con Albania, Bosnia, Macedonia e Kossovo, paesi coi quali condivide radici religiose, ponendosi quindi come garante e difensore delle comunità musulmane – ancora traumatizzate dagli eventi di inizio anni novanta – anche se le ambizioni appaiono ben più ampie. Vista la prospettiva di europeizzare i Balcani entro il 2025, avere più di un’entratura in quell’area geografica può voler dire stringere forti relazioni economiche con... Leggi tutto

Soprattutto i ricchi piangono

Soprattutto i ricchi piangono
La vera notizia di queste ultime elezioni non è il previsto trionfo di Salvini, quanto la sopravvivenza politica del PD, il quale vede finalmente esaurirsi l’effetto Renzi. Nelle elezioni europee di cinque anni fa, Renzi aveva condotto il PD al suo massimo storico, poi, nel giro di qualche anno lo ha condotto al minimo storico. Da quella vicenda Salvini dovrebbe trarre una lezione sia sul carattere volatile dei successi elettorali, sia sull’illusorietà del voler trasferire il risultato delle elezioni europee alle politiche, dove vota un 20% in più di elettori. L’arena elettorale celebra i suoi trionfi e le sue condanne,... Leggi tutto

Votare non serve, astenersi non basta

Votare non serve, astenersi non basta
Ventuno capi di Stato dell’Unione Europea hanno lanciato un appello per la partecipazione al voto. I responsabili delle politiche europee di questi anni chiedono ai cittadini europei di partecipare al voto, per legittimare le loro scelte. L’alternativa non esiste: le politiche di sacrifici per i ceti popolari, di guerra ai poveri, di repressione e chiusura degli spazi di libertà sono continuate con i governi di ogni colore. Un esempio è l’aumento dell’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto). Questo aumento è praticamente già stato deciso dal governo gialloverde, scatterà il 1° gennaio 2020. L’IVA è la principale fonte di entrate dello Stato:... Leggi tutto

Armi di distrazione di massa

Armi di distrazione di massa
Ci risiamo. Di nuovo alle urne e questa volta la partita si presenta importante: europeisti contro sovranisti. La chiamata, per entrambi gli schieramenti, è forte e chiassosa, a colpi di twitter e di selfie supportati, a destra, dalle incursioni mediatiche – e non solo – dei nazifascisti, testa d’ariete della Lega. Ogni schieramento, poi, si caratterizza per le sue diverse componenti, naturalmente conflittuali tra loro. Questo è però risaputo, stante la caratteristica stessa del meccanismo elettorale basato sull’illusione che qualsiasi parlamento uscito dalle urne possa rappresentare davvero quella che è la volontà popolare. In realtà, la cronaca quotidiana non fa... Leggi tutto

Sta nascendo un sovranismo sindacale?

Sta nascendo un sovranismo sindacale?
Di regola quando un’organizzazione, o un cartello di organizzazioni, appartenente al suggestivo mondo del sindacalismo di base indice in solitaria uno sciopero si sviluppa una discussione tanto vivace quanto, di regola, ineffettuale sul fatto che non è bene fare così, che si dovrebbe trovare un accordo quantomeno fra le organizzazioni maggiori e così via e non manca chi si prodiga regolarmente in tal senso. Ora, è evidente che una mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici tanto più ha la possibilità di coinvolgere una massa critica e di ottenere risultati quanto più le forze che la promuovono hanno un peso adeguato e,... Leggi tutto

La specificità della menzogna europea

La specificità della menzogna europea
I dati sulla caduta della crescita e della produzione industriale in Italia nella seconda metà del 2018, sono stati accolti con un compiacimento eccessivo, che va oltre la scontata polemica con l’attuale governo. Le stesse notizie sul rallentamento economico della Germania e della Cina hanno suscitato nei media una sorta di euforia, come a confermare che la “crescita” non è affatto un obbiettivo comune e condiviso, al di là dei mezzi ritenuti idonei per raggiungerlo. La lobby della deflazione è la grande innominata e innominabile dell’attuale contesto economico globale, così come viene totalmente rimossa l’ovvia osservazione per cui i processi... Leggi tutto

Il cialtrone Trump e i creduloni europei

Il cialtrone Trump e i creduloni europei
La saggezza contadina è riuscita a mettere il dito nella piaga. Un comunicato di Coldiretti di qualche giorno fa avanzava la proposta di cogliere l’occasione dei dazi imposti dal cialtrone Trump all’Unione Europea per abolire le sanzioni economiche alla Russia. Il problema dunque non è CialTrump ma il fatto che gli Stati Uniti possono permettersi tutto, anche uno come CialTrump. Gli USA si sono potuti permettere di imporre sanzioni alla Russia che hanno fortemente penalizzato l’economia europea ed ora possono permettersi di giocare al gatto col topo nei confronti dell’UE sulla questione dei dazi. È chiaro che la proposta di... Leggi tutto

Il fascino criminale dell'Unione Europea

Il fascino criminale dell'Unione Europea
Uno dei mestieri più sopravvalutati è quello del giurista.‭ ‬Si tratta in fondo di tenere presenti il principio di non contraddizione e la gerarchia delle normative,‭ ‬per la quale una legge prevale su un regolamento ed una legge costituzionale prevale su una legge ordinaria.‭ ‬L‭’‬aspetto‭ “‬creativo‭”‬ del mestiere del giurista è trovare qualche sofisma per giustificare scelte incongruenti.‭ ‬L‭’‬ex giudice della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick ha cercato di spiegare la recente sentenza della Corte circa la inammissibilità del referendum sull‭’‬abrogazione delle norme che eliminavano il licenziamento per giusta causa.‭ ‬Flick ha affermato che la Corte ha smentito la sua... Leggi tutto

L'abito smesso del capitale

L'abito smesso del capitale
L’ex giudice Luciano Violante svolge nell’attuale Partito Democratico il ruolo di una sorta di ideologo, perciò è stato proprio lui a fornire al partito gli slogan per la campagna per il sì al referendum sulla revisione costituzionale. Secondo Violante nel mondo globalizzato occorre una “democrazia decidente” per poter governare la stessa globalizzazione e non subirla. Lo slogan si presenta auto-contraddittorio, poiché se si cambia la Costituzione in funzione della globalizzazione, non è più la democrazia a decidere ma la globalizzazione. Un testo costituzionale vale l’altro, tanto non se ne è mai rispettato nessuno, perciò parrebbe proprio che il vero scopo... Leggi tutto

Globalizzazione e sfruttamento

Globalizzazione e sfruttamento
Avevamo ragione.‭ ‬Ma non è servito a nulla.‭ ‬Avevamo detto cosa avrebbe causato la globalizzazione e le nostre previsioni si sono puntualmente verificate.‭ Abbiamo combattuto la globalizzazione nel momento in cui cercava di imporsi,‭ ‬a cavallo del passaggio di millennio,‭ ‬a Seattle,‭ ‬a Genova e ovunque ce ne fosse l’occasione.‭ ‬Abbiamo pagato un prezzo altissimo in termini di morti,‭ ‬feriti,‭ ‬arresti,‭ ‬torture e repressione,‭ ‬ma non siamo riusciti ad impedirla.‭ ‬Ed oggi viviamo in un mondo che ne sta pagando le conseguenze. In un mondo basato sul commercio globale,‭ ‬conta solo vendere più merce degli altri.‭ ‬Sono peggiorate sia la... Leggi tutto

Brexit come cartina di tornasole

Brexit come cartina di tornasole
Credo che l’articolo “Tra padroni continentali e padroni insulari – Brexit?” pubblicato sul numero 23 di Umanità Nova fornisca molte utili informazioni e alcuni, altrettanto importanti, spunti di riflessione. Vorrei provare ad affrontare il medesimo argomento da un altro punto di vista o, meglio,su di un altro piano e cioè su quello della relazione fra l’evento Brexit e l’evolvere della teoria politica in particolare per quel che riguarda l’affermarsi del cosiddetto sovranismo. Come è sin troppo noto il risultato del referendum nel Regno Unito ha suscitato aperte e calorose dichiarazioni di giubilo da parte della destra di origine fascista come... Leggi tutto

Di grande c'è solo lo sfruttamento della classe operaia

Di grande c'è solo lo sfruttamento della classe operaia
L’articolo pubblicato sul numero 23 di Umanità Nova e dedicato al risultato del referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea centra la questione, legando crisi istituzionale e vittoria del “leave”, cioè dell’abbandono dell’Unione Europea. Credo però che il risultato elettorale non sia la causa, ma il segnale di una crisi sismica dell’assetto costituzionale, non solo del Regno Unito, ma di tutta l’Unione Europea. L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea segnala che, in un grande paese membro, l’idea di un grande stato sovranazionale non ha più presa a livello di massa. Il ceto dirigente dell’Unione Europea si è rivelato inadeguato al... Leggi tutto

Un prezzo da pagare

Un prezzo da pagare
Da un bel po‭’ ‬di tempo,‭ ‬e da più parti,‭ ‬si sostiene che la distopia raccontata da George Orwell nel suo celeberrimo‭ «‬1984‭» ‬si è praticamente realizzata.‭ ‬Siamo perfettamente d’accordo.‭ ‬Più o meno dalla caduta del Muro di Berlino,‭ ‬non solo si è imposto un pensiero unico che si articola nella politica e nell’economia del neoliberismo globalizzato,‭ ‬ma le stesse strategie di comunicazione del dominio sono improntate a un costante ribaltamento di senso.‭ ‬La menzogna,‭ ‬la retorica,‭ ‬l’ipocrisia,‭ ‬la falsità assurgono sistematicamente al rango di unica verità.‭ ‬In questo contesto,‭ ‬diventa sempre più difficile distinguere e ragionare su cause ed... Leggi tutto
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