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Ancora in piazza per Afrin

Ancora in piazza per Afrin
Torino 17 marzo. Ancora in piazza per Afrin. L’esercito turco sta massacrando la popolazione dell’enclave dove si sperimenta il confederalismo democratico, costruendo una società femminista, ecologista, anticapitalista. Oggi tre missili hanno distrutto l’ultimo ospedale della città. L’artiglieria ha colpito una colonna di profughi. Le milizie jihaste e le truppe turche fanno pulizia etnica. L’Europa paga la Turchia perché impedisca a profughi e migranti di lasciare il paese. Di ieri la notizia del versamento di altri 3 miliardi che verranno consegnati al sultano di Ankara. Ad Afrin la gente muore colpita da armi prodotte in Italia, prodotte a Torino. Oggi l’appuntamento... Leggi tutto

Contro il patriarcato, contro lo Stato, contro la guerra

Contro il patriarcato, contro lo Stato, contro la guerra
Anche in Turchia migliaia di donne sono scese in piazza ad Istanbul per la giornata di lotta dell’otto marzo. Un partecipato corteo animato anche da contenuti radicali, rivoluzionari e pacifisti ha attraversato la centrale Istiklal Caddesi fino a Piazza Taksim, circondato da un enorme schieramento di polizia. Solo pochi giorni prima, il 4 marzo, era stata violentemente attaccata dalla polizia con cariche, lacrimogeni e fermi, la manifestazione organizzata dalla “Piattaforma delle Donne per l’8 marzo” a Bakırköy. La zona di Bakırköy è decentrata e dotata di aree per manifestazioni ed eventi facilmente controllabili dalla polizia, qui le autorità locali e... Leggi tutto

Solidarietà con Afrin sotto attacco

Solidarietà con Afrin sotto attacco
In tutta italia si susseguono manifestazioni e azioni di vario tipo per dimostrare solidarietà alla popolazione di Afrin sotto attacco e per supportare la rivoluzione in Rojava. Qui sotto il report di quella di Trieste. La redazione web   A Trieste si è scesi di nuovo in strada per dimostrare la nostra solidarietà alla popolazione di Afrin sotto attacco da parte dell’esercito turco con l’aiuto delle bande islamiste. Dopo il presidio del 26 gennaio scorso, ad attacco appena iniziato, non si poteva rimanere a guardare di fronte all’accerchiamento della città e al numero sempre più alto di morti. L’iniziativa come... Leggi tutto

Defend Afrin

Defend Afrin
In questi giorni è stato lanciato un urgente appello contro l’attacco ad Afrin da parte dell’esercito turco che secondo le ultime notizie starebbe per cingere d’assedio la città. È importante una reazione immediata di solidarietà per sostenere la popolazione che si trova sotto la stretta militare delle grandi potenze mondiali e regionali, per difendere l’esperienza di un processo che ha aperto delle possibilità rivoluzionarie nelle mille contraddizioni imposte dal contesto dello scontro tra forze imperialiste. La resistenza delle YPG/YPJ, dei miliziani internazionali, dei rivoluzionari, della popolazione stessa è stata più salda di quanto si aspettasse lo Stato turco,... Leggi tutto

Erdogan not welcome!

Erdogan not welcome!
Continuano le mobilitazioni in tante città contro il vile attacco militare contro il cantone di Afrin in Rojava. Di seguito due report delle manifestazioni a Roma e Torino. Lunedì 5 febbraio a Roma si è tenuto un presidio di protesta per la visita di Erdogan in Vaticano e al Quirinale. Al sit in hanno partecipato 500 manifestanti circa a partire dalle ore 11 della mattina. La città è stata sottoposta ad uno straordinario dispositivo di sicurezza, disponendo una larga green zone in cui sono state interdette le manifestazioni richieste per il 4 e 5 febbraio. Nei giorni precedenti in diverse parti della... Leggi tutto

Gli stati in guerra con i popoli perderanno

Gli stati in guerra con i popoli perderanno
Afrin appartiene a chi vive ad Afrin. I popoli che vivono ad Afrin sono nati in queste terre e sono morti in queste terre. Vivere là non ha nessun rapporto con piani o programmi. Non sono ad Afrin per motivi strategici. Afrin per loro è l’acqua, il pane, il cibo, il gioco, la storia, gli amici, i compagni, gli amanti, la strada, la casa, il quartiere. Ma per lo stato è solo una strategia. Una strategia che non ha alcuna preoccupazione per Afrin e i popoli che vivono ad Afrin. L’attacco su Afrin è una strategia della Guerra dell’Energia che... Leggi tutto

Il sultano ci riprova

Il sultano ci riprova
Dopo mesi di costante guerra a bassa intensità le truppe turche attaccano direttamente il Rojava, prima con un violento bombardamento, sia d’artiglieria sia aereo, della città di Afrin e poi penetrando oltre confine con truppe terrestri e bande jihadiste. Frustrato nel suo sogno di spodestare Assad per porre buona parte del territorio siriano sotto il controllo de facto di Ankara – il sogno neottomano come lo chiamò qualcuno – Erdogan non rinuncia ad attaccare, con il beneplacito russo e qualche mugugno americano, il Rojava. Lo sviluppo di un’area autonoma, che è riuscita a garantire la sua sopravvivenza sia manu militari... Leggi tutto

Efrin. Il grande gioco della Turchia

Efrin. Il grande gioco della Turchia
L’attacco a Efrin, l’operazione “ramoscello d’ulivo”, era ampiamente prevedibile. A Efrin, uno dei cantoni del Rojava, si sperimenta il confederalismo democratico. Dopo aver sferrato durissimi colpi ai sostenitori dell’HDP, il partito filocurdo, che si ispira alle teorie del fondatore del PKK, Abdullah Ocalan, Erdogan punta alla Siria. Dopo la pressochè totale liquidazione dell’ISIS, con l’apporto decisivo delle unità di protezione del popolo del Rojava, le carte tornano sul tavolo e il quadro delle alleanze muta in fretta. Ankara è decisa a regolare i conti con i curdi siriani, divenuti simbolo materiale della capacità di autogoverno nell’area. Indebolirli e, se possibile,... Leggi tutto

Il socialismo non può essere costruito con gli strumenti del capitalismo

Il socialismo non può essere costruito con gli strumenti del capitalismo
La Redazione ritiene, anche alla luce del dibattito sul comunismo libertario del XXI secolo, assai interessante questa intervista perché offre notevoli spunti di riflessione sui processi in corso nelle regioni medio-orientali e sulle questioni inerenti l’anticapitalismo e la trasformazione sociale in senso rivoluzionario, di là della condivisione o meno della linea politica totale dell’organizzazione di cui l’intervistato è esponente. Altun del KCK ha affermato che la resistenza curda ha cambiato il corso della della crisi in Medio Oriente e ha mostrato gli sviluppi in Rojava come pionieri in Medio Oriente. Membro del Consiglio esecutivo dell’Unione delle Comunità del Kurdistan (KCK),... Leggi tutto

L’elefante nella stanza

L’elefante nella stanza
Nelle ultime due settimane sono occorsi, in Medioriente, almeno tre eventi di grande importanza che sono stati quasi completamente ignorati dai mezzi di informazione mainstream. Innanzi tutto in Arabia Saudita vi è stato quello che possiamo definire tranquillamente come un colpo di stato. Il principe reggente Mohammed bin Salman, figlio del re Salman, ha imbastito un’operazione che, in nome della lotta alla corruzione, ha portato all’arresto di undici dirigenti d’alto livello di imprese, ministri e principi. Inoltre sono stati dimissionati il Miteb bin Abdullah, capo della Guardia Nazionale, la struttura militare parallela all’esercito di cui è dotato il Regno, e... Leggi tutto

Per la libertà dei prigionieri politici in Turchia

Per la libertà dei prigionieri politici in Turchia
Se ne parla poco. Pochissimo. La Turchia si è trasformata in una dittatura democratica ma in Italia il silenzio è di tomba. La Turchia, ben pagata per il lavoro sporco, impedisce il passaggio di migranti e profughi di guerra in Europa. Un servizio prezioso per tutti i governi europei, che sul controllo delle frontiere giocano le proprie fortune elettorali. Solo pochi organi di stampa e la rete testimoniano la durissima repressione, le carcerazioni di massa, le torture contro gli oppositori politici nel regno di Erdogan. Le città e i quartieri rasi al suolo dai bombardamenti dell’esercito turco durante l’insurrezione di... Leggi tutto

Turchia. Movimenti di piazza: dal Pride alla marcia per la giustizia

Turchia. Movimenti di piazza: dal Pride alla marcia per la giustizia
Il Pride in Turchia si fa da 15 anni. Quest’anno, per la seconda volta consecutiva il governo ha vietato il corteo. Anche quest’anno i manifestanti hanno sfidato il governo e sono scesi in piazza in barba ai divieti. D’altra parte il primo Pride fu una sommossa, da cui tanti percorsi di libertà presero avvio. La polizia ha usato proiettili di gomma idranti della polizia per disperdere il corteo arcobaleno. Diverse decine di attivisti sono stati feriti. 35 le persone, tra cui un giornalista dell’Associated Press, sono state arrestate. Probabilmente potrebbero essere rilasciate nelle prossime ore. I manifestanti hanno provato ad entrare a Taksim, ma la piazza era... Leggi tutto

Non per il martirio

Non per il martirio
In merito all’intervista all’IRPGF che pubblichiamo sul web (e sui numeri 17 e 18 dell’edizione cartacea),  intervista realizzata da CrimethInc e tradotta in italiano da un compagno, la Redazione sottolinea che non condivide in toto le opinioni espresse nell’intervista stessa. Abbiamo comunque scelto di pubblicare il testo in modo integrale perchè lo riteniamo un’importante testimonianza da una realtà da analizzare con attenzione, pur non condividendone tutti i contenuti. La Redazione Collegiale di Umanità Nova   Pubblico ancora una traduzione, piuttosto lunga, ma esemplare nel raccontare la lotta armata tenuta da un gruppo di anarchici internazionali in Rojava. In questa intervista... Leggi tutto

Da Haymarket a Taksim, la lotta anarchica continuerà

Da Haymarket a Taksim, la lotta anarchica continuerà
Come Azione Anarchica Rivoluzionaria – DAF, abbiamo marciato contro la repressione e i divieti dello Stato a Taksim, con il nostro striscione “Rivoluzione Anarchica con l’Azione” nel 40° anniversario del Massacro di Piazza Taksim. Lo Stato turco ha vietato Piazza Taksim e ha indicato Bakırköy come luogo delle “Celebrazioni del Primo Maggio”. Noi abbiamo marciato contro queste proibizioni con le organizzazioni rivoluzionarie da Gayrettepe a Taksim con i nostri slogan “Da Haymarket a Taksim, la lotta va avanti”. Durante la marcia, la polizia ha attaccato i rivoluzionari che continuavano a marciare verso Taksim. Dopo l’attacco della polizia, sono state erette... Leggi tutto

Erdogan eletto dittatore. Con brogli

Erdogan eletto dittatore. Con brogli
Erdogan ha vinto il referendum costituzionale del 16 aprile. Il si ha prevalso sul no di stretta misura, il 51,3 contro il 48,7. Secondo la Rete dei giornalisti indipendenti, la BIA-NET, al voto si sono recati circa l’84% degli aventi diritto. Sin dalle prime ore l’opposizione ha denunciato brogli e irregolarità: video che mostrano schede timbrate a pacchi, seggi chiusi per gli osservatori indipendenti, polizia nei pressi dei seggi nonostante la legge lo vieti. La decisione più clamorosa è stata presa proprio dall’Ente Superiore per le Elezioni (YSK). Durante la giornata elettorale si sono moltiplicate le segnalazioni di schede prive... Leggi tutto
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