Perché non abbiamo bisogno di miti. Sul fraintendimento del “Modello Riace”.
Un’altra volta, siamo tutti Mimmo Lucano. Ieri palestinesi, ieri l’altro curdi, domani zapatisti, stamane LGBTQ+ ma oggi ci caleremo la maschera del primo cittadino riacese condannato a 13 anni di reclusione. La maschera sì, perché Mimmo pagherà (speriamo di no) sulla sua pelle il tentativo di rendere più umano il sistema ministeriale dei Cas e degli Sprar. I fans di Lucano, al contrario, faranno l’ennesima manifestazione di solidarietà, acquisteranno l’ennesima maglietta e poi torneranno alle loro case, pensando alle loro cose. Dal momento che non è nostro interesse incensare o lapidare nessuno – non è nelle nostre corde – optiamo...
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