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25 Novembre. Basta violenza! Rompere l’ordine patriarcale!

25 Novembre. Basta violenza! Rompere l’ordine patriarcale!
Il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana vengono torturate, stuprate e uccise tre attiviste politiche, las Mariposas, le sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa) dai servizi segreti dominicani per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo. Nel 1981, in memoria di questo crimine diventato simbolico, durante il primo Incontro femminista latinoamericano e caraibico a Bogotà, in Colombia, si decide di celebrare il 25 novembre la Giornata internazionale della violenza contro le donne. Nel 1999 l’Onu dichiara ufficialmente il 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne. Da decenni quindi abbiamo una data ufficiale a livello internazionale in cui... Leggi tutto

Ci vogliamo vive e libere. Fermare la violenza di genere.

Ci vogliamo vive e libere. Fermare la violenza di genere.
L’Italia è tra i 5 paesi in Europa, insieme a Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna, con il più alto numero di femminicidi. Secondo i dati di Unodc-United Nations Office on drugs and crime, nel 2021 in Germania ci sono stati 337 casi, in Francia 228, in Gran Bretagna 207, in Italia 119, in Spagna 97. Seguono la Polonia con 79 femminicidi, la Romania con 76, l’Austria con 40, i Paesi Bassi con 37, la Lettonia con 36 e la Grecia con 33. Si tratta di dati non sempre attendibili, perché il sistema di rilevazione dei femminicidi nei singoli paesi... Leggi tutto

Ancona, 6 maggio. Interruzione volontaria di patriarcato.

Ancona, 6 maggio. Interruzione volontaria di patriarcato.
Il 6 maggio circa 2.000 persone hanno riempito le strade di Ancona per rivendicare la libertà di potere abortire in modo libero e sicuro. Dopo 50 anni si deve ancora scendere in piazza per l’accesso all’ivg, garantito, sicuro, gratuito, per l’autodeterminazione, contro le discriminazioni di genere e l’imposizione dell’obbligo riproduttivo, per una sanitaà che risponda ai bisogni di tutt@ senza distinzioni. Oltre a gruppi facenti parte della rete NUDM, hanno partecipato alla manifestazione anche collettivi, associazioni, realtà transfemministe attive sul territorio marchigiano, dove portano avanti proprie esperienze e prospettive. Un levarsi di voci ricco e vario, con un comune filo... Leggi tutto

Donna Vita Libertà. 8 Marzo: donne libertarie al Circolo”Berneri” di Reggio Emilia.

Donna Vita Libertà. 8 Marzo: donne libertarie al Circolo”Berneri” di Reggio Emilia.
Come Donne Libertarie, l’8 marzo scorso, abbiamo organizzato un collegamento con Giacomo Sini (fotoreporter, attivista militante della FAI di Livorno, collaboratore dell’Espresso e di altre testate) e con una compagna e giornalista freelance iraniana, fuoriuscita e che vive in Europa. Abbiamo cercato così di comprendere un po’ di più, grazie ad entrambi, la situazione delle donne e non solo, attualmente in Iran. Le notizie che a noi giungono sono incredibilmente difficili da credere e invece sono reali: sono vietate alcune delle più normali attività di relazione sociale della vita umana. Anche il rapporto col corpo della donna a cui si... Leggi tutto

25 Novembre: Flash mob al Giardino degli aranci

25 Novembre: Flash mob al Giardino degli aranci
Ancora un 25 novembre di rabbia e di denuncia. Il 23° da quando, nel 1999, uomini dell’AG delle nazioni unite hanno tentato di lavarsi la coscienza attraverso il pinkwashing, proclamando una giornata internazionale di lotta contro le violenze sulle donne, un atto di capitalismo borghese senza alcun risvolto reale! Infatti continuano a morire donne, a centinaia… solo in Italia almeno una donna ogni tre giorni… forse un pò di più (o di meno) altrove; ma la realtà è circa la stessa. Anzi, è anche peggio se si pensa alle persone LGBTIQ+! Perché si sommano le vulnerabilità intersezionali: dai sessismi ai... Leggi tutto

La violenza come sottocultura del patriarcato

La violenza come sottocultura del patriarcato
Noi (donne) siamo l’apocalisse. Vorrei che chi leggesse questo articolo tenesse ben presente questa mia prima affermazione durante tutta la lettura. Il 26 novembre scenderemo nuovamente in piazza contro la violenza sulle donne. Questa data sarà l’occasione per tutti i media mainstream per snocciolarci dati fino a nausearci. 116 sono stati i casi di femminicidio nel 2021, 51 nel primo semestre di quest’anno. Una donna muore per mano di un uomo ogni tre giorni, mentre prima moriva ogni 3/4 giorni. In qualche strada o in qualche piazza verranno messe le solite scarpe rosse e qualche comune più “sensibile” metterà o... Leggi tutto

Ungheria. Anche le donne sono persone e questo dà molto fastidio al governo

Ungheria. Anche le donne sono persone e questo dà molto fastidio al governo
a cura di Gruppo Anarchico Galatea – FAI Catania Da quando Viktor Orbán è salito al potere nel 2010, il suo governo ha promosso i “valori tradizionali della famiglia”, introducendo una serie di misure volte ad incrementare la natalità in Ungheria. Nonostante il governo ungherese avesse finanziato una campagna contro l’aborto, fino all’inizio di questo 2022 non aveva posto dei limiti all’attuale legge “sulla protezione fetale” del 1992. L’interruzione volontaria di gravidanza presente in questa legge si applica nelle prime 12 settimane di gravidanza se: – è giustificata da un grave rischio per la salute della gestante; – è probabile... Leggi tutto

Come si uccide un essere umano

Come si uccide un essere umano
di Gruppo Anarchico Galatea – FAI Catania L’omicidio di Alika Ogorchukwu da parte di Filippo Ferlazzo avvenuto a Civitanova Marche il 29 Luglio, riapre uno scenario che in Italia si è visto più volte nel corso degli ultimi 40 anni. Nel caso di Ogorchukwu non abbiamo solo un problema razzista, ma anche patriarcale e sociale in generale. Bisogna tenere in considerazione, quindi, non solo l’omicidio a sfondo razziale, ma anche una molestia (smentita successivamente) verso la donna che era in compagnia di Ferlazzo e le persone presenti che hanno filmato l’aggressione fino alla morte dell’uomo. Gli omicidi e le violenze... Leggi tutto

Stupro. La violenza dei tribunali

Stupro. La violenza dei tribunali
A Torino l’ennesima sentenza in un processo per stupro, dove un giudice ha assolto un uomo, negando la validità di una chiara prova materiale, ha riportato al centro della pubblica attenzione dinamiche processuali in cui la donna che denuncia la violenza viene trasformata in imputata. La dichiarazione della ragazza, i suoi abiti strappati sono stati giudicati insufficienti dalla corte di appello di Torino, che ha cancellato la condanna inflitta in primo grado, facendo leva sui vestiti indossati, sui bicchieri bevuti, sulla porta di un bagno soltanto socchiusa, sulla qualità della cerniera dei suoi jeans, così debole da cedere alla prima... Leggi tutto

Contro la cultura dello stupro. La guerra è anche una questione di genere.

Contro la cultura dello stupro. La guerra è anche una questione di genere.
La guerra alle porte di casa fa tremare le nostre certezze e i nostri punti di riferimento, mette in discussione le nostre priorità, quelle che fino ad un attimo prima sembravano inscalfibili, come se ci potesse essere una gerarchia di battaglie da combattere in una vita che è limitata sotto tanti aspetti. La guerra alle porte, la guerra guerreggiata, non quella sottile dell’economia e dello sfruttamento, non quella escludente, mascherata, dello stato burocratico e nazionale, dei documenti, della razza, della provenienza geografica; la guerra delle bombe, dei soldati per le strade e dei rifugi antiaerei, degli ospedali evacuati, della fuga... Leggi tutto

Destra nazionale in salsa gender friendly

Destra nazionale in salsa gender friendly
Gli algoritmi di Google fanno brutti scherzi… mi è capitato alcuni giorni fa di scorrere i risultati di una ricerca fatta inserendo alcune parole chiave: femminicidio, violenza di genere, 2021. Il risultato mi ha riservato alcune sorprese. La prima brutta notizia, di cui ero in parte a conoscenza, è stata il drammatico elenco delle donne ammazzate da uomini con cui erano legate da relazioni affettive o sessuoaffettive. Il numero è agghiacciante: in questi due primi mesi dell’anno, il computo delle vittime oscilla da 11 a 15 a seconda dei siti. Gli ultimi tre sono avvenuti nel giro di pochi giorni... Leggi tutto

Ancora otto marzo

Ancora otto marzo
Ancora otto marzo. Ancora una giornata che vede animarsi in tutti i modi possibili le piazze e le strade. Un otto marzo che vede marcare la data anche con azioni di sciopero, come da qualche anno avviene in vari paesi del mondo, a voler segnare, pure tra mille difficoltà, un momento di rottura. Perché una giornata di convergenza attiva sulle questioni di genere serve a marcare la necessità di spezzare una catena di giornate in cui la furia patriarcale e sessista non cessa. Qualcuno continua ad arricciare il naso e parla di ritualità, dicendo che una giornata non conta niente,... Leggi tutto

Per una pandemia femminista

Per una pandemia femminista
“Finalmente…femministe fuori combattimento. Liberi dalla retorica dell’8 marzo”.(1) Così titolava Libero all’indomani del DPCM del 4 marzo 2020 (entrato in vigore l’8 marzo) che prevedeva tra le misure restrittive anche la sospensione su tutto il territorio nazionale di manifestazioni, eventi, spettacoli e assembramenti sia pubblici che privati di qualsiasi natura. La Commissione di Garanzia ha vietato anche lo sciopero generale del 9 marzo indetto dal movimento transfemminista globale,(2) impedendoci così di attraversare una delle date per noi simbolicamente più significative. Certo, l’articolo (scritto per giunta da una donna) di un quotidiano di destra, tristemente noto per essere misogino e per... Leggi tutto

Contro il patriarcato  per la libertà

Contro il patriarcato      per la libertà
Il 24 novembre in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne c’è stata a Roma una manifestazione che ha attraversato le vie della città, da piazza Esedra a piazza s. Giovanni. Si è risposto all’appello da diverse parti del paese con innumerevoli striscioni e slogans di protesta. La manifestazione insieme all’assemblea nazionale, che si è svolta domenica 25 novembre, sono  state promosse dalla rete Non Una Di Meno e apriva il corteo lo striscione con scritto “Stato di agitazione permanente”. In 150mila hanno partecipato a Roma secondo le stime delle partecipanti e sono arrivati pulmans autorganizzati da diverse... Leggi tutto

Introduzione ad una geografia [De]genere

Introduzione ad una geografia [De]genere
«Donna non si nasce, si diventa». Così scriveva Simone de Beauvoir ne Il Secondo Sesso (1949), uno dei manifesti del movimento femminista novecentesco, prefigurando in tal modo l’idea che le differenze fra uomini e donne siano delle costruzioni sociali, piuttosto che delle ‘naturali’ conseguenze della diversità biologica. Nonostante l’intuizione di de Beauvoir, questo convincimento ha iniziato ad essere scardinato, anche nell’ambito della ricerca, relativamente tardi e solamente negli anni Settanta si è iniziato a distinguere tra il dato naturale, biologico, considerato come ‘oggettivo’, e quello sociale, inerente al ‘genere’. Da quel momento in poi il genere è divenuto una categoria... Leggi tutto
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