Militarizzazione e conflitto
Il G7 di Taormina del 26 e 27 maggio si è concluso con l’unanime giudizio di un semi-fallimento; in realtà si è chiuso con una evidente affermazione della politica statunitense, che non ha concesso nulla o quasi in materia di ambiente, protezionismo, migranti e ha confermato i legami tra economia dei paesi più ricchi e guerra. Non che ci fosse molto da concedere, visto che quel che chiedevano, soprattutto gli europei, rientrava sempre all’interno di visioni e pratiche neoliberiste e guerrafondaie, ma, insomma, agli Stati Uniti di Donald Trump non interessano accordi o patti cui poi devono attenersi ma tirare...
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