Sotto una crollata di cemento
Numeri. A questi numeri la città di Firenze forse, dicono, non era abituata. Certo è che li ha presto metabolizzati, questi numeri, e non ha fermato le sue attività. Giornali, televisioni e social ci hanno prontamente via via sepolto sotto una caterva di numeri: numeri di vittime, di età delle vittime, di quanti kilometri erano lontane da casa, delle ditte in appalto, delle ditte in subappalto, di metri lineari, di metri cubici, di tonnellate, di ore che passavano, di mezzi impiegati, di bambini che non c’erano, di tempi di consegna, di irregolarità, di norme non rispettate, di quanto fanno comodo...
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