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Sangue, petrolio e buoni affari

Sangue, petrolio e buoni affari
Le truppe del Belpaese fanno la guerra in Niger, Libia, Golfo di Guinea, stretto di Ormuz, Iraq, nel Mediterraneo ed in tanti altri luoghi del pianeta.Nel silenzio e nell’indifferenza dei più il parlamento ha approvato il rifinanziamento delle varie avventure neo-coloniali delle forze armate italiane. Il focus è sull’Africa, dove sono concentrate 17 delle 40 missioni tricolori, due in più dello scorso anno.Le missioni all’estero costano un miliardo e 200 milioni di euro, 9.449 i militari impiegati: un secco aumento rispetto alle cifre già da record dello scorso anno. Si delineano in modo sempre più netto i contorni di una... Leggi tutto

Assemblea per una campagna antimilitarista. Via le truppe italiane dall’Africa! No al militarismo, no alla guerra!

Assemblea per una campagna antimilitarista. Via le truppe italiane dall’Africa! No al militarismo, no alla guerra!
Di fronte a una sempre maggiore presenza di truppe italiane in Africa non basta prendere posizione, serve rilanciare l’iniziativa antimilitarista, lottando per il ritiro di tutte le missioni di guerra. Il Parlamento ha recentemente votato, con approvazione quasi unanime di tutti i partiti, il rifinanziamento delle missioni militari all’estero. Tra queste la contestata missione a supporto della Guardia costiera libica, responsabile delle stragi di migranti nel Mediterraneo. Sono state lanciate anche due nuove missioni, una in Somalia e una nello stretto di Hormuz, dove la tensione con Iran e Cina è molto alta. Sono in tutto 40 missioni, di cui... Leggi tutto

Un mondo di guerre. Contro un immaginario di rassegnazione al militarismo

Un mondo di guerre. Contro un immaginario di rassegnazione al militarismo
Da poco l’ennesima tregua israelo-palestinese ha rimesso a tacere le cronache mediatiche in una delle guerre più asimmetriche che si conoscano da almeno 70 anni. Eppure l’apartheid dello stato israeliano prosegue senza soste significative e le autorità palestinesi, ufficiali o autonominatesi, proseguono sia negli interessi della borghesia nazionale sia nell’arruolamente integralista della disperazione di molte e molti. In realtà altri conflitti nel mondo appaiono occasionalmente, raggiungono una certa visibilità per poi tornare nella loro “utile” e ordinaria dimensione silenziata. Generalmente a rintuzzare i media sono scandali, coinvolgimenti rovinosi o drammi che riguardano l’occidente, o ancora seguono le dinamiche della tattica... Leggi tutto

Le relazioni inconfessabili

Le relazioni inconfessabili
Il confronto tra Armenia e Arzebaijan ci offre l’opportunità di riavvolgere il filo della matassa del Risiko mediorientale ed in particolare nella regione del Caucaso, che sta assumendo e sempre più lo assumerà, un ruolo strategico fondamentale, non solo a livello locale ma anche sul piano geopolitico globale. La regione caucasica, periferia estrema del continente euroasiatico è un bimillenario punto di incontro tra l’Asia e l’Europa, un esempio di “archeologia etnica” che rende di non semplice valutazione sia il passato sia soprattutto il presente. Per dare una lettura (tra altre possibili) della situazione attuale occorre partire da valutazioni che mettano... Leggi tutto

4 novembre: boicottiamo il militarismo!

4 novembre: boicottiamo il militarismo!
Varie le iniziative antimilitariste che si sono svolte attorno alla data del 4 novembre: oltre alle varie iniziative locali, è stato anche prodotto e diffuso il volantone “Pandemia di guerra” nonché un numero di Umanità Nova dedicato in particolar modo agli approfondimenti sul tema delle spese militari e del militarismo tricolore. Di seguito i resoconti delle iniziative a Torino, Trieste, Livorno e Roma. Vi è stato anche un presidio a Reggio Emilia. La redazione web TORINO I militari che ogni anno invadono piazza Castello per celebrare la “giornata delle forze armate”, hanno disertato il centro cittadino per la caserma Montegrappa. Nel giorno... Leggi tutto

Sardegna. Confinamenti, rivolte e solidarietà

Sardegna. Confinamenti, rivolte e solidarietà
Un giorno chiesi al fabbro che stava lavorando in casa cosa ne pensasse della delibera del Comune che faceva del centro storico di Orani un unico progetto di pergolato tra le case. La risposta che mi diede vale per ogni legge, delibera o norma sancita da una autorità “Vale se la sentiamo, altrimenti rimane li'”. Era sentita la pandemia: mettersi la mascherina, stare a casa, mantenere, qui in Barbagia, quegli scambi interni davvero a km O, baratti, accordi e comportamenti di paese che non sono mai cambiati nella sostanza – ma solo nella forma. Non era sentita l’apertura di luglio... Leggi tutto

La piaga del militarismo

La piaga del militarismo
Ci troviamo a sfogliare le ricerche dell’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (SIPRI – Stockholm International Peace Research Institute), un istituto internazionale indipendente che dal 1966 si occupa di peace studies pubblicando un rapporto annuale che rende accessibili i dati sugli armamenti, le spese militari, la produzione e commercio di armi, i conflitti e l’industria della difesa a livello globale. Puntualmente possiamo verificare, dati alla mano, quanto le analisi, le ricerche e gli spunti che come antimilitaristi ci diamo per sostenere il nostro attivismo contro guerre e militarismo siano confermati. Mentre la propaganda governativa, indipendentemente dalle casacche partitiche... Leggi tutto

Guerra e controllo sociale al tempo della peste

Guerra e controllo sociale al tempo della peste
Bombardieri F35? Valgono centocinquantamila terapie intensive. La portaerei Trieste? Cinquantamila respiratori polmonari. Una manciata di blindati ed un elicottero? Trecentotrentamila posti letto oppure dieci miliardi di mascherine. La produzione bellica non si è mai fermata. In pieno lockdown l’AIAD, la Federazione delle Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza, membro di Confindustria, scriveva ai propri associati che c’era “l’opportunità per le società e le aziende federate, di proseguire la propria attività, concentrando l’operatività sulle linee produttive ritenute maggiormente essenziali e strategiche”. Essenziale e strategico per chi e per cosa? Per i governi e per le agenzie di sicurezza... Leggi tutto

La Rete con la mimetica

La Rete con la mimetica
Il 16 e 17 ottobre del 2003 si tenne in un Hotel romano il TechNet Europe, un incontro annuale organizzato da AFCEA, una associazione che si occupa di Comunicazioni, Sistemi Informatici, Elettronici e di Comando e Controllo nell’ambito della Difesa, della Sicurezza e dell’Industria che opera in tali settori. Il tema era “Internet: amica o nemica?” ed il primo oratore (un ammiraglio a capo della forza navale statunitense in Europa) suggerì che “Internet è sicuramente un’amica, ma una amica immatura”, Evidentemente l’alto ufficiale non dava molto credito alla leggenda che vuole che la Rete sia nata all’inizio degli anni ’70... Leggi tutto

Pandemia e militarizzazione

Pandemia e militarizzazione
Se ne sono accorti pure sul quotidiano cattolico Avvenire, con l’articolo di Lucia Capuzzi del 21 marzo scorso significativamente intitolato: “I militari per strada: il vero rischio è che poi ci restino”. La cronista osserva che “a preoccupare è l’impiego disinvolto della narrativa bellica da parte dei governi per descrivere l’attuale emergenza (…). La questione non è meramente linguistica. Di fronte all’estendersi rapido dei contagi, i vari esecutivi del mondo stanno adottando misure proprie di una situazione di conflitto, dalla chiusura allo schieramento dell’esercito. Il coronavirus, oltretutto, arriva in un momento di infatuazione collettiva verso l’autoritarismo populista, considerato più efficiente... Leggi tutto

A casa l’esercito!

A casa l’esercito!
Cercando di non trascendere nella retorica, sarà utile restituire alcune cronache passate e recenti che oggi, a mio avviso, ci vedono costretti/non costretti a una condizione di quarantena volontaria/involontaria come superamento/contenimento del coronavirus/covid 19, un’epidemia/pandemia annunciata al mondo a partire dal mese di gennaio 2020. Il vaso di Pandora dell’attuale “quarantena bis domestico”, applicato in Italia dal mese di marzo, sta mostrando nella sua interezza le diverse criticità radicali di una crisi annunciata, e il virus attuale è ancora una volta il pretesto per perpetuare pratiche inefficaci da parte di un sistema statale e capitalista che non si occupa del... Leggi tutto

Il legame tra capitalismo e guerra

Il legame tra capitalismo e guerra
Al di là del legame altamente tecnologico esistente fra capitalismo e guerra, non vi é alcuna caratteristica specifica che accomuni o separi i due. La scoperta dei metalli (rame, bronzo, ferro e simili) per forgiare strumenti ha portato invariabilmente al loro uso come armi. II capitalismo, in quanto storia della competizione, ha talmente accelerato lo sviluppo dell’industria bellica che risulta difficile credere che l’Età del Ferro sia realmente iniziata solo 5000 anni fa circa e che l’Età del Bronzo, prima ancora, sia durata solo pochi secoli – con aumenti colossali del numero delle guerre. Nel giro di un solo secolo,... Leggi tutto

Cultura militarista e immaginario collettivo

Cultura militarista e immaginario collettivo
Pubblichiamo di seguito uno degli interventi tenuti al Convegno Antimilitarista di Milano dello scorso giugno. Tutti gli interventi sono stati raccolti in un testo recentemente pubblicato da Zero in Condotta. Care compagne e cari compagni, in premessa a quanto andrò a breve ad esporre nei 20 minuti a disposizione, mi sia concesso fare una chiarificazione epistemologica: chi sostiene che il linguaggio è modalità espressiva caratterizzata in modo neutro, mente sapendo di mentire. La comunicazione attraverso il linguaggio, prescindendo dalla forma che si dà, che sia verbale, scritta, visiva, iconica, è sempre orientata, è partigiana. Il linguaggio non rappresenta la realtà... Leggi tutto

Fermiamo il militarismo

Fermiamo il militarismo
La difficile scommessa iniziata lo scorso giugno di un campagna antimilitarista autunnale nel Friuli-Venezia Giulia lanciata dal Coordinamento Libertario Isontino e poi fatta propria da tutto il Coordinamento Libertario Regionale è pienamente riuscita. L’idea era di portare una voce nostra nelle strade e nelle piazze che contrastasse le celebrazioni ufficiali per la “vittoria” nella prima guerra mondiale, avendo chiaro che il militarismo e il nazionalismo di ieri alimentano quelli di oggi. Infatti il giorno successivo il presidente Mattarella ha guidato grandi celebrazioni istituzionali per la vittoria, sia a Trieste che a Gorizia. Si voleva quindi sia raccontare la storia di... Leggi tutto

Lo stupro come arma di guerra

Lo stupro come arma di guerra
Durante le guerre sono stati commessi stupri per seminare il terrore tra la popolazione, per disgregare famiglie, per distruggere intere comunità e, in alcuni casi, per modificare la composizione etnica della generazione successiva nonché contagiare deliberatamente le donne con il virus dell’HIV o rendere le donne appartenenti alla comunità, presa di mira, incapaci di procreare. In Ruanda, durante il genocidio, protrattosi per tre mesi nel 1994, furono stuprate tra le 100.000 e le 250.000 donne e più di 60.000 sono state stuprate durante la Guerra civile in Sierra Leone (1991-2002), più di 40.000 in Liberia (1989-2003), fino a 60.000 nella... Leggi tutto
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