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Il governo è la causa, non la soluzione

Il governo è la causa, non la soluzione
L’Internazionale del 27 marzo riporta un articolo pubblicato sul New York Times, dal titolo “I Passi Falsi dell’Italia”, in cui viene fatta un’analisi impietosa del comportamento dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte di fronte all’emergenza provocata dallo scoppio dell’epidemia di coronavirus. Dall’inizio del contagio, secondo l’autorevole quotidiano, le autorità centrali e locali hanno esitato, cercando di salvaguardare l’economia. Con le misure prese per fermare il coronavirus, adottate isolatamente e tenendo conto solo in parte del parere degli esperti, il governo italiano si è limitato a rincorrere il propagarsi dell’epidemia. Le migliaia di morti di questo tragico periodo sono persone contagiate in... Leggi tutto

100 miliardi di debito

100 miliardi di debito
Tito Boeri, presidente dell’INPS, ha affermato che introdurre nel sistema previdenziale la quota 100 con un minimo di 62 anni di età e 38 di contributi insieme allo stop all’indicizzazione alla speranza di vita per i requisiti contributivi nella pensione anticipata porta a un “incremento del debito pensionistico destinato a gravare sulle generazioni future nell’ordine di 100 miliardi”. Questa affermazione ha provocato la replica piccata di Salvini, attuale ministro dell’interno. Con il solito tono arrogante, il capo della Lega ha invitato Boeri a presentarsi alle elezioni e ha affermato di avere più a cuore le condizioni dei lavoratori prossimi alla... Leggi tutto

Il legame indissolubile

Il legame indissolubile
Era davvero difficile prevedere che, dopo dieci anni di feroce austerità – con annesso aumento della disoccupazione – e di tagli alla spesa sanitaria ed alle pensioni, l’aspettativa di vita degli Italiani aumentasse. E infatti quell’aumento non c’è stato. I dati pubblicati dal Rapporto Osserva Salute nel 2016 hanno indicato che, per la prima volta, la vita media è diminuita, ovviamente con un calo più pronunciato dove maggiori sono stati i tagli, cioè al Sud. Era invece facilissimo prevedere che l’ISTAT avrebbe imbrogliato sui calcoli per spacciare un presunto aumento dell’aspettativa di vita in modo da giustificare un aumento dell’età... Leggi tutto

Una piccola storia infame

Una piccola storia infame
In un ideale dizionario delle nuove, vergognose forme di sfruttamento un posto d’onore (insieme al tirocinio formativo a cui abbiamo dedicato un precedente articoloi) lo meritano sicuramente i buoni lavoro (comunemente noti come voucher); anche in questo caso troviamo una perfetta sintonia tra governi di destra e di sinistra, avvicendatisi negli ultimi venti anni, nello smantellamento totale delle garanzie a tutela dei lavoratori. I voucher sono stati istituiti formalmente con la legge Biagi (governo Berlusconi, D. L.vo 276/2003) che li riservava alla retribuzione di lavori “di natura meramente occasionale” di soggetti marginali (“lavoretti” di studenti, pensionati, casalinghe, disoccupati o disabili)... Leggi tutto

Maggior delitto maggior profitto

Maggior delitto maggior profitto
Ogni tanto qualcuno si distrae e per abitudine superstiziosa ricomincia a credere all’esistenza dello Stato.‭ ‬Meno male che ogni tanto arrivano anche le sentenze della sedicente magistratura a riportare tutti alla realtà.‭ ‬La recente sentenza della Corte di Cassazione che legittima il licenziamento motivato dal‭ “‬maggiore profitto‭”‬,‭ ‬è indicativa non solo e non tanto perché santifica il valore del profitto rispetto a quello del lavoro,‭ ‬ma soprattutto perché sposta la motivazione del licenziamento su un piano del tutto ipotetico ed oggettivamente indimostrabile all’atto del licenziamento stesso.‭ ‬A meno che il risparmiare su uno stipendio non venga di per sé considerato‭... Leggi tutto

Nell’Italia dei voucher

Nell’Italia dei voucher
I dati forniti dall’INPS sono secchi ed impietosi. Calano le assunzioni a tempo indeterminato, c’è stata un impennata nell’utilizzo dei vaucher. Molti ancora non sanno di che si tratti, anche se il meccanismo è da decenni lo stesso: una maniera legale per avere al proprio servizio lavoratori formalmente autonomi in realtà dipendenti precari e senza alcun diritto. Un collaboratore esterno non necessario licenziarlo: basta comunicare che le sue prestazioni non erano più richieste. Prima dei vaucher c’erano i co.co.co e i co.co.pro. Il “pro” sta per progetto. Se il progetto è finto, ed era sempre finto, il lavoratore poteva impugnare... Leggi tutto

Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi

Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi
A quanto si apprende dalla stampa,‭ ‬sulla questione dei buoni lavoro qualcosa di grosso sta improvvisamente bollendo in pentola‭! ‬Il Governo ha infatti annunciato per bocca del Ministro Poletti l’emanazione in tempi brevissimi di un Decreto Legislativo che modificherà radicalmente la procedura di utilizzo dei vouchers. Secondo le prime indiscrezioni,‭ ‬le nuove norme imporranno al committente‭ (‬il datore di lavoro‭) ‬di segnalare preventivamente all’Ispettorato del lavoro via Sms o via mail i dati anagrafici del lavoratore,‭ ‬il suo codice fiscale,‭ ‬il luogo e la durata dell’impiego‭; ‬una vera novità dato che fino ad oggi la segnalazione era quanto mai sommaria... Leggi tutto