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Antimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l’ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell’Italia

Antimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l’ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell’Italia
L’assemblea antimilitarista fa proprio l’appello dei compagni e compagne di Torino per la costruzione di uno spezzone antimilitarista al corteo di domenica 28 aprile contro il G7 ambiente ed energia, che si terrà alla Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile. Negli anni si sono moltiplicate le missioni militari italiane all’estero, che, soprattutto in Africa, difendono gli interessi dell’ENI, testa di ponte del neocolonialismo italiano. La bandiera con il cane a sei zampe dell’ENI sventola a fianco di quella tricolore in luoghi in cui la desertificazione e la predazione delle risorse macinano le vite di tanta parte di chi... Leggi tutto

“False flag”. I pretesti del colonialismo europeo.

“False flag”. I pretesti del colonialismo europeo.
La locuzione “ha stato Putin” è diventata popolare, addirittura proverbiale, e indica il vezzo occidentalista di ritrovarsi un colpevole già pronto per l’uso, in modo da coprire le proprie responsabilità. Sarà difficile però spiegare la quasi unanime adesione del parlamento italiano alla missione navale “Aspides” nel Mar Rosso con un “ha stato Biden”, cioè nascondendosi dietro la consueta denuncia della servile fedeltà italica all’alleato americano. Una linea politica può non essere nelle condizioni di prevalere, ma deve comunque reggere sul piano comunicativo, cioè non smentirsi da sola. Se dico che sono contro ogni imperialismo compreso il nostro, e quindi anche... Leggi tutto

Piromani folli

Piromani folli
La dichiarazione di Veterans For Peace sul gesto esemplare di Aaron Bushnell Aaron Bushnell non ne poteva più… Non poteva sopportare di vedere altre persone eviscerate e incenerite dalle bombe americane sganciate dagli israeliani su palestinesi innocenti. Così, nella sua uniforme dell’Air Force, si è diretto con determinazione all’ambasciata israeliana a Washington, DC e si è dato fuoco. Cosa possiamo dire di un giovane che lo avrebbe fatto per protestare contro gli atti di crudeltà e di genocidio del suo governo? Ascoltiamo prima le sue parole finali pronunciate con calma al mondo. “Sono un membro attivo dell’Aeronautica degli Stati Uniti... Leggi tutto

Un drone puntuale

Un drone puntuale
Il governo punta a rendere opaca la gestione delle missioni all’estero Lo scorso 26 febbraio il Consiglio dei Ministri ha deliberato in merito alle missioni militari all’estero. In tempi record, neanche 10 giorni, il Parlamento ha discusso e approvato la delibera. 12000 militari saranno impegnati all’estero tra nuove missioni e missioni prorogate, per 1,5 miliardi di spesa. Negli anni scorsi tra la delibera del governo e l’approvazione parlamentare trascorrevano diverse settimane, anche mesi. Tempi che il governo ha cercato ulteriormente di accelerare, provando – senza riuscirci – a far passare l’approvazione in procedura di urgenza, per evitare la discussione nelle... Leggi tutto

L’affinità elettiva tra lobbying e cleptocrazia militare

L’affinità elettiva tra lobbying e cleptocrazia militare
Il Sacro Occidente non ha mai preteso di essere perfetto e immune da critiche; si accontenta più modestamente di stabilire di essere meglio dei regimi dittatoriali che lo circondano e lo minacciano. Non è vero che noi pretendiamo di essere i buoni, è solo che gli altri sono cattivi e ci dobbiamo difendere, quindi siamo costretti a spendere per le armi. Andando al sodo, a questo si riduce l’essere occidentali: comprare armi. Potevano dirlo subito senza tanti preamboli inutili. Chissà quante armi ci siamo fatti sfuggire con queste perdite di tempo. Il governo tedesco finalmente si è svegliato accorgendosi della... Leggi tutto

La CIA in Ucraina

La CIA in Ucraina
La guerra delle spie e i media della guerra Da un commento di ScheerPost. Adattamento di Lona Lenti Il New York Times ha pubblicato numerosi pezzi nelle ultime settimane sulla necessità di mantenere la guerra in corso e sull’urgenza di un voto della Camera che autorizzi i 61 miliardi di dollari che i collaboratori per la sicurezza nazionale di Biden vogliono inviare l’Ucraina. Domenica 25 febbraio è uscito con il suo grande colpo giornalistico: la guerra delle spie (https://www.nytimes.com/2024/02/25/world/europe/cia-ukraine-intelligence-russia-war.html), testo lungo, numerose fotografie. Queste ultime mostrano il solito scenario: auto, condomini, case coloniche, una strada sterrata innevata fiancheggiata da mine.... Leggi tutto

Cannoni italiani contro i palestinesi di Gaza

Cannoni italiani contro i palestinesi di Gaza
La conferma giunge adesso direttamente dalla Marina Militare di Israele: alle operazioni di guerra contro Gaza partecipano le unità navali armate con i cannoni di OTO Melara del gruppo italiano Leonardo SpA. In un’intervista al sito specializzato Israel Defense, il tenente colonnello Steven in forza alla 3^ flotta della Marina Militare israeliana, si è soffermato sulla tipologia e l’armamento delle unità navali impegnate nelle operazioni di guerra contro Gaza. “Nella 3* flotta ci sono attualmente 15 corvette missilistiche della classe Sa’ar – modelli 4.5, 5, e 6, le ultime arrivate”, ha dichiarato l’ufficiale israeliano. “Le corvette di classe 4.5 sono... Leggi tutto

Disertiamo le guerre!

Disertiamo le guerre!
Il 24 febbraio in tutta Italia ci saranno iniziative contro tutte le guerre. Serve un immediato cessate il fuoco dall’Ucraina a Gaza, dal Sudan al Kurdistan, dallo Yemen al Congo… Sono passati due anni dall’invasione russa dell’Ucraina e, nonostante l’affievolirsi dell’attenzione mediatica, il conflitto si inasprisce sempre di più. Guerre e conflitti insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. Con il riaccendersi della terribile guerra in Medio Oriente, l’aprirsi del conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse... Leggi tutto

Fermare le guerre, fermare il militarismo

Fermare le guerre, fermare il militarismo
Il 24 febbraio sono passati due anni da quando l’Ucraina è stata invasa dalla Federazione Russa. Due anni di guerra, centinaia di migliaia di morti da ambo le parti, immani distruzioni e risorse sperperate nell’inutile strage; le sanzioni volute dalla NATO sono state usate dalle oligarchie europee per l’ennesimo attacco alle condizioni dei ceti popolari. Gli effetti delle sanzioni sono l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, del gas e dell’energia, la recessione in Germania e prospettive nere per l’intera economia europea. L’imperialismo angloamericano, i suoi alleati europei, i suoi manutengoli ucraini hanno la responsabilità di aver delegittimato gli... Leggi tutto

Nazionalismi assassini

Nazionalismi assassini
Con i disertori e gli obiettori di tutte le guerre Per un mondo senza eserciti e frontiere Contro tutti i nazionalismi   Sabato 24 febbraio Giornata di lotta antimilitarista Sono passati due anni dall’invasione russa dell’Ucraina e, nonostante l’affievolirsi dell’attenzione mediatica, il conflitto si inasprisce sempre di più. Guerre e conflitti insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. Con il riaccendersi della guerra in Medio Oriente, l’aprirsi del conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente... Leggi tutto

Dal Convegno FAI: mozione antimilitarista

Dal Convegno FAI: mozione antimilitarista
Sosteniamo la giornata di lotta antimilitarista del 24 febbraio Mentre le tensioni militari tra gli stati si intensificano e si estendono gli scenari di guerra, il governo italiano lancia nuove missioni militari come quella navale nel Mar Rosso, approva un nuovo invio di armi all’Ucraina, incrementa gli effettivi delle forze armate e propone la costituzione di una riserva. A due anni dall’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, il 24 febbraio diviene una giornata di alto valore simbolico per consolidare l’iniziativa antimilitarista, contrastare la politica guerrafondaia del governo, sostenere i disertori e gli obiettori di tutte le guerre. Per questo... Leggi tutto

Manifestazione per la Palestina a Roma

Manifestazione per la Palestina a Roma
La repressione è sempre più surreale. C’è un presidente del Senato, che rivendica di avere a casa un busto dell’infame che ha firmato le leggi razziali. C’è il partito di maggioranza, che ha nel simbolo “la fiamma tricolore che esce dalla tomba stilizzata di Mussolini”, fatto di fanatici che rivendicano Almirante, segretario di redazione de “La Difesa della Razza”, il giornale che esortava allo sterminio dei non ariani. Ci sono un ministro dell’interno e una presidente del consiglio che non vedono i saluti romani di quella marmaglia neofascista che attacca le stelle di David accanto ai negozi delle persone di... Leggi tutto

Ucraina: due anni di guerra

Ucraina: due anni di guerra
Bloccare il militarismo Il 24 febbraio è il secondo anniversario dell’aggressione russa all’Ucraina. Due anni di guerra che hanno visto governi italiani di diverso colore impegnati in modo crescente nella guerra. L’Italia ha versato 11 miliardi di euro all’Ucraina, stando ai dati aggiornati al 31 ottobre 2023 dell’Institute for the World Economy di Kiel. Si tratta in piccola parte di contributi diretti e in gran parte (oltre 9 miliardi) di contributi al “Fondo europeo per la pace” attraverso cui l’Unione Europea finanzia la guerra in Ucraina. A questi sono da aggiungere le missioni militari in Europa Orientale, a sostegno dei... Leggi tutto

Da Gaza allo Yemen

Da Gaza allo Yemen
Il Mar Rosso è probabilmente la via di mare più trafficata al mondo: il 12% del commercio mondiale e il 30% del traffico marittimo di container (per tacere dei trasferimenti petroliferi) passa dallo stretto mare compreso tra il Canale di Suez e lo stretto di Bab el Mandeb (in arabo, la porta della lamentazione). Da quest’ultimo il Mar Rosso permette di accedere al Golfo Persico e all’Oceano Indiano e, quindi, alle rotte che connettono Asia ed Europa. Lo stretto è chiuso a sua volta tra Gibuti nel continente africano e l’estrema punta dello Yemen nel sud della penisola arabica. Lo... Leggi tutto

La terra delle atrocità dimenticate

La terra delle atrocità dimenticate
Gli attacchi delle forze aeronavali degli USA e del Regno Unito alle basi yemenite continuano, e segnano un allargamento della crisi al di fuori della Palestina. Di fronte agli attacchi mirati provenienti dallo Yemen del Nord nei confronti di navi israeliane o dirette in porti israeliani nel Mar Rosso, gli Stati Uniti hanno lanciato l’operazione “Guardiano della Prosperità” a cui partecipa la fregata italiana Fasan, nell’ambito dell’operazione “Mediterraneo sicuro”. La radice di questa crisi è ancora una volta l’attivismo dell’imperialismo angloamericano nell’area. La guerra civile yemenita è la causa di fondo – le sue dimensioni e intensità sono amplificate dall’intervento... Leggi tutto
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